Chiamiamo il personale, che ci informa che non tutti i treni hanno questa dotazione ma solo le frecce. Quando faccio notare che ai bimbi non interessa dell'offerta di Trenitalia e i bisogni li fanno a prescindere - soprattutto nei treni a lunga percorrenza - lui risponde che il materiale rotabile è vecchio e soggetto a normative diverse. Allibisco, strabuzzando gli occhi, normative? Per fare 4 buchi a forse 200 treni a lunga percorrenza, per una spesa forse inferiore ai 100.000 Euro?
A quel punto, non ci resta che prendere le valigie per recarci presso l'assistenza clienti, dove all'inizio il personale ci dice con tono serafico che il fasciatoio è previsto solo sui treni di fascia superiore, ovvero le Frecce. Dovevamo pensarci prima.
Caspita! Non sapevamo che il fasciatoio fosse un gadget usato per vendere un servizio.
Io e la mia compagna iniziamo ad irritarci davanti a tanta insensibilità, tra l'altro da parte di due donne che sicuramente avranno avuto figli piccoli, e chiediamo di essere autorizzati a salire sul primo treno utile che abbia una simile dotazione, ma ovviamente ci viene negato. A questo punto, io minaccio di andare alla Polizia ferroviaria per denunciare l'accaduto, ma queste gentili signore non si muovono dalle loro posizioni.
Nel frattempo la mia compagna doveva cambiare ed allattare la piccola, che iniziava a dimenarsi.
Torniamo al treno ed ci imbattiamo nel signore incontrato all’inizio di questa odissea, il quale ci dice che ci può venire incontro offrendoci un intero compartimento non prenotato, ma è un favore e non sarebbe dovuto. Io gli faccio notare - con cortesia - che non è un favore quello che ci sta facendo poiché i neonati hanno bisogni fisiologici che possono essere equiparati a quelli delle persone disabili e, quindi, visto che la carrozza da noi prenotata è una di quelle che hanno subito il revamping per attrezzarla per l'accesso agli invalidi, Trenitalia poteva anche pensare ai piccoli.
In Europa com'è la situazione? Per i nostri concittadini (anche per gli svizzeri) avere i fasciatoi sui treni a lunga e media percorrenza è la normalità. Stesso discorso in Francia, Spagna, Danimarca, Svezia, Finlandia, persino la Repubblica Ceca, un altro mondo.
In Italia il personale di Trenitalia “ti fa un favore” se ti dà un compartimento intero.
Concludendo, da buon logistico abituato a vedere le cose con gli occhi dell'efficienza, vorrei far notare ai dirigenti di Trenitalia e anche al nuovo A.D. l’Ing. Elia quanto segue:
1) i neonati (ma anche i bambini più grandi) hanno bisogni crescenti con il passare delle ore;
2) un'area dedicata ai loro bisogni non è un gadget da vendere in abbinamento al servizio, ma un diritto degno di un Paese che si definisce civile;
3) quando una famiglia prenota un treno pensando di avere delle dotazioni minime per fare un viaggio tranquillo e non le trova, il personale dovrebbe valutare secondo coscienza, “con senno e ponderatezza”, com’era scritto in passato nel vademecum del capotreno, quando i treni erano Ferrovie dello Stato ed i passeggeri non erano clienti ma viaggiatori;
4) l'area per i bimbi della carrozza 3 va creata sui treni a media e lunga percorrenza poiché, durante il viaggio, si avranno sicuramente diversi cambi;
5) i dirigenti di Trenitalia si chiedano come mai chi ha un neonato preferisce gli spostamenti con il mezzo privato.
Quindi, si rifletta su queste semplici osservazioni e cerchiamo di diventare un paese civile.
A cura di Gaetano La Legname