Oppure di degustare un calice di Chardonnay guardando il tramonto dalla terrazza come si vede fare alle star di Hollywood nei vostri film preferiti?
Ma le vostre finanze scarseggiano o, come me, non siete grandi intenditori di vino e avete paura di fare una spesa non giustificata?
Ecco, per tutti questi "problemi" il rimedio a breve ci sarà e tutto ad opera di Ava Winery, una startup di San Francisco che avrebbe iniziato a produrre vini sintetici, realizzati e imbottigliati senza mai aver visto nemmeno da lontano un chicco d’uva.
La curiosa idea arriva da due amici che dopo aver visto in un’esposizione una bottiglia di un prestigioso Chardonnay californiano - decisamente al di sopra delle loro possibilità economiche - hanno iniziato a meditare su come realizzarne una copia fedele, ma a basso costo, utilizzando le maggiori moderne tecnologie.
Così, seguendo il processo base di ogni tipo di contraffazione, hanno iniziato a sezionare il vino in ogni sua componente.
Con l’aiuto di un sommelier esperto e di una lunga serie di analisi il team ha analizzato le caratteristiche di Chardonnay, Pinot Nero e addirittura Champagne.
Le molecole che determinano l’aroma e il gusto di ognuna delle qualità di vino sono state catalogate e quantificate.
Combinando a dovere i vari aromi con le giuste quantità di acqua e alcol etilico, i fondatori di Ava Winery sono giunti a produrre una copia sufficientemente fedele anche del nostro Moscato d'Asti.
Certo al momento si tratta ancora di un prototipo, visti i riscontri non proprio naturali e precisi (in alcuni casi si è arrivati a percepire un deciso sentore plastico), ma non è da escludere che entro pochi mesi potrete festeggiare il vostro compleanno versando Champagne a destra e a manca, tanto…costa poco!
A cura di Francesco Rossi