Certo, sappiamo che comunicare attraverso questi canali, per figure come avvocati, commercialisti, e consulenti del lavoro, è tutt’altro che facile. Il professionista, oltre al codice deontologico, deve curare la propria affidabilità e serietà.
Aprire degli account social significa presidiare sia la qualità dei contenuti condivisi online, che la loro attrattività da un punto di vista grafico. Queste attenzioni sono necessarie per ottenere dei buoni risultati in termini di visualizzazioni, like e commenti.
Comunicare sui Social network è la nuova sfida che ogni professionista dovrà affrontare nei prossimi anni. Se fatto con qualità e strategia è possibile accrescere la propria reputazione riuscendo a cogliere le “necessità” dei potenziali clienti e di conseguenza fidelizzarli.
Secondo “We Are Social”, che ogni anno pubblica uno dei più importanti report sulle abitudini digitali dell’Italia, si registra un aumento del 6% dell’uso dei social network: oltre 2 milioni di nuovi utenti, rispetto all’anno precedente, raggiungendo quota 41 milioni. Gli italiani infatti passano quasi due ore al giorno sui social e il 98% lo fa da dispositivi mobili. Un altro dato sul quale riflettere riguarda il nostro coinvolgimento nelle relazioni da remoto: sono incrementate di 4 punti percentuali le persone che dichiarano di aver partecipato attivamente a dialoghi online, saltando dall'81% del 2020 all'85% registrato quest'anno.
È veramente possibile per un professionista lanciare le proprie competenze sui social? Si, e le ragioni sono sotto i nostri occhi quotidianamente: i social ci permettono di farci trovare dalle persone che sono alla ricerca di consigli che solo un professionista competente è in grado di offrire. Se saremo in grado di produrre contenuti che li aiutino nei loro problemi quotidiani, riusciremo a “generare gratitudine” nei nostri potenziali clienti.
I Social Network per un professionista oggi sono soprattutto Linkedin, Facebook e Instagram. Proprio quest’ultimo è il social del momento, con milioni di utenti che lo navigano dai loro smartphone tutti i giorni. Ma non è facile confrontarsi, come professionisti, con un social che predilige immagini e video. Anche se le soluzioni creative sono molte e ancora inesplorate. Un esempio di valore è quello fornito dalla pagina instagram @ilconsulente_del_lavoro.
Grazie a questo account quindi, la comunità dei consulenti del lavoro può far conoscere il proprio punto di vista, aumentando la “reputazione” della categoria oltre a creare relazioni virtuose con i propri follower. Un seguito composto da esperti e appassionati della materia tanto quanto imprenditori e lavoratori che hanno bisogno di capire meglio la giurisprudenza che disciplina la tematica del lavoro.
L’account, per guadagnare autorevolezza su Instagram, è solito condividere news giornaliere, guide e tutorial, offrendo contenuti che abbiano una valenza informativa di qualità.
Questa nuova sfida per i professionisti dove ci porterà? Probabilmente ad un uso più consapevole e professionale dei social network, ancora oggi popolati da account che non sembrano aver compreso come “adattare” il linguaggio professionale ai contenitori digitali. Pubblicare post non è sufficiente, bisogna saperlo fare nel modo giusto. Per trovare le giuste modalità comunicative al professionista è richiesto uno sforzo in più rispetto al passato: formarsi su tematiche che sono al di fuori della sua sfera professionale, attraverso corsi di aggiornamento, e-learning sulla comunicazione digitale e letture di testi che diano consigli operativi su come raccontarsi sui social.
I nuovi strumenti digitali possono aumentare la portata dei propri contenuti per indirizzare gli utenti ad interessarsi alla loro attività consulenziale. Ricordandoci sempre che la nostra reputazione online parte dalla costruzione di una solida base di relazioni offline.
Il fine ultimo è sempre lo stesso: costruire reti di relazioni per aumentare la propria riconoscibilità e attrattiva nei confronti dell’utente finale. Ed è per questo che ho creato “academy disclose”. Le attività digitali per un professionista devono necessariamente far parte di una strategia comunicativa che abbiamo una visione più ampia. Come, per esempio, promuovere la lettura dei propri articoli del blog, aumentare i visitatori del proprio sito web piuttosto che invitare chi è interessato ad iscriversi alla sua newsletter. I social network sono una parte, importante, dell’ecosistema di comunicazione che il professionista deve costruire e far crescere per restare in auge nel medio e lungo periodo.
A cura di Daniele Gregori.