Per spiegare in modo semplice di cosa stiamo parlando, useremo l’esempio del diapason: messi uno di fianco all’altro due diapason, stimolando il primo, il secondo risuonerà della stessa frequenza dopo qualche attimo.
Dal primo si propagheranno vibrazioni o frequenze tali da influenzare il secondo. Tra gli essere umani accade esattamente la stessa cosa. Una persona emette una emozione e l’altro, collegato, la percepirà. Questo può accadere per diversi motivi ma principalmente per come è strutturato il nostro corpo.
Il tutto nasce dal fatto che siamo tutti legati dalle stesse molecole, in quanto respiriamo tutti la stessa aria e beviamo tutti la stessa acqua (l’acqua che viene da noi bevuta, espulsa tramite le urine, poi filtrata e “ripulita” e infine rimessa in circolazione). Ed esistono ulteriori questioni di tipo genetico e biologico che varrebbe la pena di menzionare, ma avremo modo in altro contesto. Cosa abbiamo fatto durante l’incontro?
Abbiamo messo in collegamento, attraverso il principio della risonanza, alcune dinamiche che si svolgono nelle famiglie presenti all’incontro per comprendere a pieno quali sono le emozioni che impediscono di nutrire il proprio corpo rinunciando così alla vita sia fisica che sociale.
Le persone che non avevano mai sperimentato questa modalità comunicativa hanno avuto modo di provarne l’autenticità e l’utilità e di riscontrare emozioni e problematiche a cui non avevano prestato attenzione e, contestualmente, hanno avuto l’occasione di vedere la propria situazione da un altra prospettiva e quindi di poter mettere in atto soluzioni a cui non avevano mai pensato. Hanno riscontrato come la pazienza, la cura, l’amore, l’ascolto dell’altro e la perseveranza li aiuteranno a trovare soluzioni e un po’ di serenità in questo momento di difficoltà.
Uno dei messaggi pervenutoci in DCA cita “Incontri come questi aiutano l’essere umano a sviluppare le capacità insite in lui, danno speranza, perché grazie al coraggio e all’impegno tutto è risolvibile. Gli Esseri Umani sono speciali ma spesso ce lo dimentichiamo.”
Per questo motivo continueremo nel perseguimento della nostra mission mettendo sempre di più in campo le nostre competenze e ricordando che la priorità è sempre e comunque il benessere della persona.
A cura di Elisa Amelia.