Istruttori qualificati accompagnano i partecipanti in un percorso formativo, in cui vengono illustrati i rischi che si corrono quando si conduce un mezzo e offrono soluzioni per ridurli e vivere più serenamente e con maggiore consapevolezza la guida.
Il ventaglio di argomenti proposti è davvero ampio, e va dagli insegnamenti di guida sicura, pura e semplice, a corsi per mezzi pesanti, moto o in condizioni stradali particolari.
Il comune denominatore di tutta l’attività resta sempre la sicurezza, vero punto cardine della conduzione di un veicolo.
Non pensate però che per far propria questa esperienza ci vogliano incredibili competenze tecniche o capacità fuori dal comune; la formula proposta per guidare in tutta sicurezza è alla portata di tutti, basata su alcuni precetti fondamentali ma facilmente assimilabili: una buona postura, una corretta gestione dei comandi e la tecnica visiva giusta.
Il primo corso di guida sicura in pista, organizzato dai formatori Driverpeople in collaborazione con Gente in Movimento e Assotrasporti, si è svolto lo scorso 21 settembre a Ronco Scrivia, in provincia di Genova, presso la Pista PG Ronco.
Nella prima giornata formativa, ad una parte teorica volta ad illustrare i principi di un corretto comportamento alla guida, sono seguiti gli esercizi pratici in pista, come slalom, skid-car e tecniche di frenate di emergenza, svolti dai partecipanti in prima persona alla guida delle auto messe a disposizione per il corso.
Oltre alla comprovata esperienza (e passione) degli istruttori e all’utilizzo innovativo di strutture, simulatori, autovetture e materiali formativi, punto forte di Driverpeople è l’avanguardia nel nascere in previsione del sistema ISO 39001:2012.
Per chi non lo sapesse, la norma ISO 39001 - Road Traffic Safety Management Systems - offre un approccio globale alla sicurezza stradale, individuando degli elementi di buona pratica di gestione della sicurezza stradale, con un focus chiaro sui risultati delle azioni di miglioramento.
Certificarsi secondo la norma ISO 39001 non è obbligatorio, ma è frutto della scelta volontaria dell’organizzazione che decide di mettere in opera un proprio sistema di gestione per la riduzione del rischio stradale.
È importante sottolineare come la certificazione ISO 39001 stia a dimostrare che l’organizzazione certificata ha un sistema di gestione adeguato a tenere sotto controllo gli impatti sul rischio stradale derivanti dalle proprie attività, e ne ricerchi sistematicamente il miglioramento.
Chi decide di intraprendere questo nuovo tipo di gestione attribuisce un reale valore alla salute, al tempo e alle condizioni di lavoro di chi guida.
In effetti, ridurre il tasso di incidentalità apporta benefici non indifferenti non solo per chi viaggia, ma indirettamente anche per tutti gli altri, andando ad incidere sui così detti “costi sociali”. Più in dettaglio, quali sono i costi che derivano da un incidente stradale?
Innanzitutto, la perdita di capacità produttiva, ossia la mancata produzione presente e futura delle persone infortunate e/o decedute durante il sinistro.
Ci sono poi i costi sanitari e umani, cioè le spese per le cure, il danno biologico per invalidità o quello morale ai superstiti delle persone decedute, i quali vanno ad incidere sia sulla sfera personale ed emotiva delle persone coinvolte, che sulla spesa di ogni cittadino (basti pensare, ad esempio, alle spese mediche coperte dall’INPS).
Ultimi, ma non meno decisivi, sono i costi per i danni materiali arrecati, i costi giudiziari e quelli amministrativi; si pensi ad esempio alle spese per il rilievo degli incidenti e all’aumento dei premi di assicurazione RC Auto.
Se ci soffermiamo quindi a soppesare i pro di adottare un sistema di gestione in grado di diminuire l’incidentalità, ed i contro scegliendo di continuare ad ignorare i pericoli derivanti dalla mancanza di un adeguato insieme di regole comportamentali, ci accorgeremo di quanti benefici la normativa, ISO 39001, unita ad una adeguata preparazione, possa portare.
Perché quindi non approfittarne?
Per maggiori informazioni visitate il sito www.driverpeople.com
A cura di Francesco Rossi