Quando ho fatto il primo corso di Mindfulness, pochissimi conoscevano questa tecnica ora molto utilizzata anche in campo psicoterapeutico. Nasce da Jon Kabt-Zinn un medico statunitense che grazie alle sue ricerche ha contribuito a dargli una validità scientifica e portato la meditazione in occidente. A cura di Gaia Smoquina |
Il presente è un concetto astratto di cui la maggior parte della gente non è consapevole. Eppure, tutto avviene in questo preciso istante, nonostante si sia proiettati verso il futuro o verso il passato. Inoltre, la società non sta mai nel presente, è continuamente portata ad anticipare i tempi, sia a livello di marketing che in generale, stiamo sempre pensando e cercando di progettare il futuro.
A mio avviso, la Mindfulness serve innanzitutto per comprendere e capire cosa vuol dire il presente, il qui ed ora. Rende possibile passare da un concetto puramente astratto ad un qualcosa di reale in cui ci si può muovere e agire affinché si possano effettuare dei cambiamenti. È solo nell’istante in cui mi rendo conto cosa sta accadendo che posso decidere consapevolmente qual è la miglior azione da compiere per stare bene. Il corso di Mindfulness è solitamente strutturato in settimane che variano da 8 a 14 e che portano la persona a conoscersi profondamente. Ritengo che ogni strumento che si ha a disposizione finalizzato al benessere è centrato su un unico scopo: la conoscenza di se stessi. A differenza di qualche anno fa, per stare bene non è necessario andare solo ed esclusivamente in terapia, ci si può finalmente rivolgere a tante altre professioni che portano l’individuo a conoscere chi è e cosa gli piace.
La Mindfulness può essere tranquillamente uno di questi strumenti per intraprendere un cammino di conoscenza. Quando ho avuto il piacere di intraprendere questo percorso, ho avuto dei benefici solo una volta portato a termine.
Questo perché ognuno è fatto a modo suo e quello che va bene per me, non è detto che lo sia anche per te. Diffido di quei corsi che ti vendono come infallibili solo perché 99 su 100 ha funzionato. A me le cose piace conoscerle, sperimentarle in prima persona. Ritornando al corso, una volta finito mi sono resa consapevole di quanto effettivamente avesse cambiato il mio modo di vivere e di come la mia vita avesse iniziato a prendere una direzione differente.
Cosa che viene confermata in continuazione. Per me la carta vincente della Mindfulness è che ti rende di nuovo regista della tua vita.
Ti permette in modo amorevole e gentile di prendere in mano le redini e decidere a che andatura andare. Lavora sul senso di responsabilità che non vuol dire fustigarmi perché mi è successa quella cosa come se fosse colpa mia. Consente di capire che essere responsabili permette di attuare dei cambiamenti, di migliorare ciò che non va e di togliere finalmente dalle spalle questo senso di colpa che ci portiamo inutilmente addosso. Quando inizi ad osservare chi sei e cosa accade nel momento presente, succede qualcosa di magico, anche se di magia non si tratta, perché come dicevo prima si tratta di un protocollo scientificamente provato. Eppure, qualcosa succede: e sai cosa? Capisci finalmente il funzionamento dei pensieri, comprendi meglio le tue emozioni, inizi ad approcciare a qualsiasi cosa come se fosse la prima volta. Tutto quello che fino ad un istante fa non ti piaceva, ti dava fastidio, cambia, ma non si trasforma l’evento in sé, ti trasformi tu, perché torni ad essere il protagonista della tua vita. La Mindfulness è un’apertura ai 5 sensi, vuol dire rendersi consapevole di quello che sta accadendo a livello di gusto, olfatto, udito, tatto, vista e grazie a questa apertura, ti rendi anche conto di cosa accade al tuo corpo, alla tua mente e alle tue emozioni. Inizi a prendere la giusta distanza da ciò che pensi, perché è solo un pensiero, ovvero un prodotto della mente, quello che stai osservando, non sei tu.
Prendi distanza dalle emozioni per-ché anche in questo caso tu non sei quella emozione, ma stai provando quella emozione che oltretutto come è arrivata se ne sta già andando.
Diventi un osservatore non giudi-cante di quello che ti sta succedendo e questo ti permette di prendere delle decisioni in modo più chiaro, lucido e responsabile.
Come si arriva a tutto questo?
Attraverso la pratica formale, ovvero la vera e propria meditazione che consiste nella maggior parte delle volte nel portare attenzione in un determinato punto e se qualcosa ti distrae è lì che dovrai riportarti in modo gentile. Attraverso degli esercizi che ti porteranno di volta in volta nel presente, nella quotidianità. Questa è una cosa meravigliosa, perché a mio parere va benissimo meditare per quel tempo determinato, ma poi a che serve se non sono capace a riportare ciò che provo e sento nella meditazione nella mia vita di tutti i giorni? Ecco che la Mindfulness risolve questa impasse, portando l’attenzione alla vita di tutti i giorni, facendo fare degli esercizi a doc, che servono proprio a riportarti nel qui ed ora. E non solo, ma anche affrontando differenti argomenti e aspetti della vita, attraverso argomentazioni e confronti. Tutto questo porta la persona a riprendersi l’aspetto “bello” e decidere consapevolmente di vivere al meglio.
Sono sicura che se tutti dessimo una possibilità a questa pratica, il mondo sarebbe un posto migliore, perché nei peggiori dei casi, quello che può accadere è proprio nulla. Questo vuol dire che dopo un percorso di Mindfulness tu esca esattamente come sei entrato.
Non credo che questo possa accadere, perché generalmente quando ci si muove per qualcosa, quando comunque si partecipa, ci si impegna, qualcosa cambia. Come dice Jon Kabat-Zinn non si fanno magie, quello che succede e che migliora è perché lo si è voluto e si è compreso che solo attraverso una partecipazione attiva e coinvolta si ottengono dei grandi risultati. Sin da subito ti rendi conto che il cambiamento è una tua scelta responsabile e consapevole.
Spero che dopo questa lettura ti sia venuta voglia di provare la Mindfulness. Se così fosse puoi contattarmi. Svolgo in collaborazione con una mia collega naturopata, percorsi di Mindfulness tutto l’anno sia individualmente che in gruppo.