L’uomo ha continuato a progredire cercando soluzioni innovative per risolvere qualsiasi problema, soprattutto per soddisfare i suoi bisogni primari, a partire dal cibo. In quest’ottica negli ultimi anni si è sviluppato il vertical farming, un’innovativa pratica di coltivazione indoor di ortaggi: all’interno di un edificio dotato di tecnologia all’avanguardia, vengono ricreate le condizioni naturali e ideali per la crescita dei vegetali. |
L’insieme di tutti questi elementi permette coltivare qualsiasi pianta tutto l’anno. Il vertical farming nasce come alternativa alle attuali pratiche agricole che presentano varie crticità, dall’uso smodato di acqua, all’iquinamento da pesticidi, dalle conseguenze del cambiamento climatico e come soluzione per la crescita esponenziale della popolazione mondiale. I vantaggi di questa pratica sono molteplici, innanzi tutto permette di non avere sprechi di acqua, si stima addirittura che rispetto alle pratiche attuali, si utilizzi il 90% di acqua in meno. La coltivazione di ortaggi al chiuso risolve le problematiche legate ad insetti e parassiti e permette di azzerare l’uso dei pesticidi.
Esistono tre tecniche differenti di vertical farming: acquaponica, aeroponica e idroponica, ciascuna sfrutta principi differenti. Nell’idroponica verticale la terra viene sostituita da un materiale inerte, come ad esempio argilla espansa o perlite. Le piante vengono alimentate attraverso soluzioni nutritive minerali disciolte nell’acqua, così da non dover estendere le proprie radici alla ricerca dei nutrienti. Se un sistema idroponico viene inserito in una riproduzione di un ecosistema naturale con pesci e batteri che producono del fertilizzante adatto al nutrimento delle piante, è possibile ottenere l’acquaponica verticale. Infine, nell’aeroponica verticale le piante crescono e si alimentano attraverso la nebulizzazione dell’acqua e delle sostanze nutritive direttamente sulle radici e questo permette di coltivare senza utilizzare la terra.
In Italia siamo ancora agli esordi di questa pratica, anche se molti esperimenti hanno avuto un riscontro positivo. In particolare Skyland, presentato durante Expo 2015. Si presume che in un futuro, quando i costi di installazione diventeranno più accessibili, si otterrà una più ampia diffusione di queste modalità di coltivazione, anche con piccoli sistemi per uso domestico.