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Il credito d’imposta per la ricerca e sviluppo

27/8/2021

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Uno stimolo per spingere la spesa privata in ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica, favorendo la competitività delle imprese. 
Il credito d’imposta ha come obiettivo quello di stimolare la spesa privata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione tecnologica.  In questo modo sostiene la competitività delle imprese e per favorire i processi di transizione digitale nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale.

La Legge Finanziaria 2021 ha disposto la proroga, fino al periodo d’imposta in corso al 31.12.2022 dei crediti d’imposta, introdotti con la Legge .

Finanziaria 2020 per gli investimenti:
- in ricerca e sviluppo;
- in transizione ecologica;
- in innovazione tecnologica 4.0;
- in altre attività innovative.

Quali sono i soggetti beneficiari? Possono usufruire del credito d’imposta tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti. 

Questo indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali. 

Sono escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale.  

Sono inoltre escluse le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.

La determinazione e la misura del credito d’imposta variano a seconda della tipologia di investimenti agevolabili:
- attività di ricerca e sviluppo: per le attività di ricerca e sviluppo il credito d’imposta spetta in misura pari al 20%, aumentata rispetto al 12% previsto lo scorso anno, della relativa base di calcolo nel limite massimo di 4 milioni di euro (con un aumento quindi di 1 milione di euro rispetto lo scorso anno);
- innovazione tecnologica: il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 10%, aumentato quindi rispetto al 6% previsto per lo scorso anno, della relativa base di calcolo o al 15% (lo scorso anno 10%) in caso di obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0. Il limite massimo di spesa previsto è pari a 2 milioni di euro (lo scorso anno 1,5 milioni);
- attività innovative di design e ideazione estetica: il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 10%, aumentato quindi rispetto al 6% dello scorso anno, della relativa base di calcolo (lo scorso anno 6%) nel limite massimo di 2 milioni di euro (lo scorso anno 1,5 milioni).

Come può essere utilizzato il Credito d’Imposta? La modalità di fruizione del Credito d’imposta avviene come specificato di seguito:
- si può utilizzare esclusivamente in compensazione tramite modello F24;
- è utilizzabile in tre quote annuali di pari importo;
- deve essere utilizzato dal periodo successivo a quello di maturazione;
- può essere utilizzato a condizione che sia stata rilasciata la certificazione ed espletati gli obblighi documentali.

Le aziende che vogliono crescere ed innovarsi per uscire dalla crisi pandemica e rilanciare la loro attività devono sfruttare al massimo queste opportunità offerte dallo Stato.  

Naturalmente mettendosi nelle mani di persone esperte saranno guidate in questo percorso facilitando le questioni burocratiche, azzerando il margine di errori e facilitando l’ottenimento della certificazione. 

A cura di Davide Spitale.
© Gente in Movimento - riproduzione riservata

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