Questa la sua storia: l’artigiano, piccolo imprenditore, si recava presso il proprio Istituto di Credito per richiedere un affidamento in conto corrente (fido) a causa delle rilevanti difficoltà economiche che vivono le imprese (soprattutto di piccole dimensioni) e… sorpresa! Il fido gli veniva negato perché segnalato come cattivo pagatore da altro Istituto Bancario.
Conseguenze della segnalazione?
Nessun istituto di credito gli eroga il prestito o affidamento.
È opportuno approfondire l’argomento. Cosa sono i S.I.C. (Sistemi di Informazione Creditizia) e perché si viene segnalati.
I sistemi di informazioni creditizie sono banche dati attraverso le quali banche e intermediari finanziari si scambiano informazioni sui finanziamenti richiesti ed erogati ai loro clienti esclusivamente per finalità collegate alla tutela del credito e al contenimento dei relativi rischi. Tali dati, pertanto, sono consultati in occasione dell’istruttoria di un finanziamento, per valutare il merito di credito di un soggetto e il suo livello di indebitamento (ad esempio, la puntualità o il ritardo nel pagamento delle rate di rimborso), o durante la vita del finanziamento per il controllo del rischio di credito. Ciò significa che altre banche o finanziarie a cui sarà chiesto un altro prestito, un finanziamento, una carta di credito, ecc., anche per acquistare a rate un bene di consumo, potranno sapere se il cliente ha presentato una recente richiesta di finanziamento, se ha in corso altri prestiti o finanziamenti e se paga regolarmente le rate.
Prestate attenzione alla segnalazione: il “segnalato” deve ricevere una comunicazione da parte dell’Istituto Bancario circa l’inserimento del proprio nominativo nella banca dati; ogni volta che la banca procede a segnalare un cattivo pagatore in centrale rischi ha l’obbligo di inviargli, prima, un preavviso, altrimenti la segnalazione è illegittima. Ancor più, se prima dell'avvento del codice deontologico, questi archivi finanziari conservavano il loro "bottino" informativo per cinque e più, adesso questo periodo va dai 12 ai 36 mesi, a seconda della gravità degli inadempimenti.
Se non vi sono ulteriori ritardi o mancati pagamenti, passato quel lasso di tempo, i dati devono essere eliminati dal sistema.
Non tutte le segnalazioni sono giuste ed è per questo che tutti gli Uffici di A.E.C.I. (Associazione Europea Consumatori Indipendenti) sono in grado di assistere i consumatori incappati in questa disavventura.
A cura di Leonardo Peruffo