Matericità, essenzialità e giochi di luce. Tre parole che descrivono il concept dell’edizione 2015 del Fuorisalone, la mostra-evento che ha invaso le strade milanesi tra il 14 e il 19 aprile scorso. L’evento si inserisce nel contesto della Milano Design Week, con centinaia di appuntamenti che culminano con il Salone del Mobile. |
Una forma d’arte innovativa, show ed esposizione allo stesso tempo che esce dalle quattro mura per essere accessibile a tutti nelle vie della città della madonnina, con Via Tortona e Brera come fulcro. Una serie di eventi che definiscono le tendenze per l’anno in corso.
Pensare all’arredo quando si parla di design è più che mai riduttivo. Infatti, in questi quattro giorni Milano cambia volto e apre le porte a tutti coloro che desiderano scoprire tutte le novità del design e dell’architettura, il tutto applicato a 360 gradi a tutti i campi (automotive, tecnologia, telecomunicazioni, arte, moda e food).
Elemento che più di altri ha contraddistinto questa Week Design è il focus sulle emozioni sensoriali: non solo arte bella da vedere, ma anche da sentire, odorare e gustare. Questa caratteristica assume connotati importanti, perché oggi più che mai si è continuamente bombardati da immagini e, di conseguenza, il senso che utilizziamo maggiormente è la vista.
Con l’edizione 2015 di Fuorisalone si ritorna alle origini grazie a connotati più naturali e sentimentali quali il tatto, l’udito e l’olfatto: il design del futuro dovrebbe puntare su queste sensazioni, è quello di cui la gente ha bisogno.
Un ritorno dunque a materiali "puri", poco artificiali, quasi lasciati come sono in natura. Una matericità vera, non intaccata da un mondo diventato troppo digital e poco reale.
Un’arte che si percepisce, come quella presentata da Viabuzzino con “Solis Silos, nutrirsi di luce” e progettato da Mario Nanni, un’installazione che porta il visitatore in un percorso che ha come protagonista la luce. La composizione è costituita da sette silos alti 10 m e ciascuna torre richiama un elemento naturale: terra, aria, sole (nella foto in basso la creazione da David Chipperfield), luna, acqua e fuoco.
L’esperienza di questi cilindri artistici è palpabile: caldo e freddo, luce e buio, profumi e odori e così via. Contrasti che nel loro insieme creano un’armonia perfetta nella quale il visitatore può perdersi completamente.
A cura di Monica Montanaro
Foto credits: Monica Montanaro