Scelta quindi la luce che riteniamo migliore per la perfetta resa cromatica della fotografia, passiamo ad impostare la sensibilità che potrà essere lasciata nella modalità automatica e quindi lo smartphone imposterà da solo il valore, oppure, per chi vorrà impostarlo in autonomia, potrà scegliere fra una sensibilità bassa (generalmente la si imposta quando la giornata è particolarmente luminosa, in pieno sole, sui campi di neve dove la luce è notevole) o una sensibilità maggiore che useremo in giornate nuvolose o in qualsiasi situazione di scarsità di luce.
Utilizzando la modalità avanzata della fotocamera potremo selezionare anche i tempi (indicati con la lettera S) e i diaframmi (indicati con la lettera F). Il valore indicato dalla lettera S ci permette di selezionare i tempi e quindi, con la scelta di un tempo corretto, di fermare un soggetto in movimento particolarmente utile nelle foto sportive. Un fotografo attento saprà cogliere il momento migliore per lo scatto posizionandosi nel modo corretto per ottenere un eccellente risultato (gare di bicicletta, pattinaggio, sci, calcio, motociclismo ecc.). Dovrà solo ricordare che con un tempo di un millesimo di secondo riuscirà a fermare qualsiasi soggetto in movimento con tempi più lenti 1/500, 1/250, 1/125, 1/60, 1/30 e, di conseguenza, il soggetto risulterà via via sempre più mosso. In tutti questi casi la foto può essere interessante con un tempo veloce che fermerà il movimento, risulterà a fuoco il soggetto inquadrato e otterremo un'immagine statica. L'effetto del movimento sarà dato solo dall'inclinazione del mezzo utilizzato dall'atleta. Con un tempo leggermente più lungo ed accompagnando il movimento con il telefonino otterrà un'immagine con il fondo mosso tale da rendere l’effetto della velocità.
Altra funzione presente è la selezione della priorità di diaframma indicato dalla lettera F. Dobbiamo infatti ricordarci che il diaframma è quel forellino, variabile, da cui filtra la luce prima di arrivare al sensore. Dovrebbe comportarsi come la nostra pupilla che in mancanza di luce si dilata e quando diventa eccessiva si restringe.
Al variare del diaframma corrisponde una diversa profondità di campo e cioè quella parte che risulterà a fuoco prima e dopo il soggetto fotografato. Con diaframma aperto la profondità sarà inferiore rispetto ad un diaframma più chiuso. Imposteremo quindi il telefonino secondo lo scopo per cui fotografiamo. Se fotografiamo un paesaggio potremmo usare un diaframma chiuso ed avremmo quindi un’immagine perfettamente a fuoco, mentre se invece vogliamo dedicarci ad un ritratto e concentrare l'attenzione sul modello o modella useremo una maggiore apertura e l'effetto sarà quello di ottenere uno sfondo fuori fuoco e di concentrare l'attenzione sul soggetto fotografato. La profondità di campo varia al variare della focale, un grandangolare darà maggior profondità rispetto ad un teleobiettivo, ma affronteremo questo argomento in un’altra occasione.
Un’altra funzione che troviamo e che ci consente una esplorazione visiva a distanza ravvicinata è la Macrofotografia. Restiamo concentrati sul telefonino (strumento in continua evoluzione tecnologica con funzioni sempre più avanzate). Nella fotografia professionale esistono delle ottiche che ci permettono di esplorare un mondo in modo davvero ravvicinato come ad esempio quello dei fiori, degli insetti, degli ingranaggi che danno delle immagini davvero sorprendenti e con il telefonino l'effetto è altrettanto interessante.
Come suggerimento finale vi dico di provare a fotografare una corteccia d'albero o il particolare di un frutto e rimarrete sorpresi.