Così Rolando Marciano, Presidente Cepi-Uci, ha commentato il provvedimento governativo. “Il Governo semplicemente non poteva non tenere conto della sentenza della Corte Costituzionale. Il rimborso è ineludibile. Può però calibrare modi e tempi, anche in considerazione dei vincoli europei cui il nostro Paese è soggetto".
"Bene ha fatto Renzi a cominciare dai redditi più bassi, venendo incontro a più che comprensibili esigenze sociali - aggiunge Marciano - Sia chiaro però che questo non dovrà incidere in alcun modo sul carico fiscale delle imprese e delle famiglie. Non siamo disposti a pagare un solo centesimo di tasse in più a causa di un errore commesso dallo Stato”.
Dati parzialmente incoraggianti sono invece giunti dall’ISTAT sulla disoccupazione e dal Cerved (il più grande Information Provider in Italia e una delle principali agenzie di rating in Europa) sulla diminuzione dei fallimenti.
“I dati resi pubblici dall’Istat sulla disoccupazione, insieme a quelli diffusi dal Cerved sulla diminuzione dei fallimenti in Italia, sembrano far vedere un barlume di luce in fondo al tunnel. Certo è che particolarmente significative sono le diminuzioni dei fallimenti per quel che riguarda le piccole e microimprese, in particolar modo le imprese individuali”.
Così Rolando Marciano, Presidente della Confederazione Europea Piccole Imprese, commenta i dati diffusi da Istat e Cerved. “Questo conferma - prosegue Marciano - che è necessario puntare su una fiscalità differente per le microimprese. Se non vogliamo perdere, come rischiamo di fare, il treno della ripresa dobbiamo mirare ad un diverso approccio nei confronti di quelle che da sempre sono la spina dorsale della nostra economia: le piccole e le microimprese”.
“Da queste può venire una risposta forte anche sul piano occupazionale. Le microimprese e le imprese individuali non possono essere lasciate sullo stesso livello fiscale e burocratico dei loro competitori più grandi. Spesso la fiscalità insieme alla burocrazia sono i principali avversari di questa straordinaria forza produttiva del nostro Paese. Dobbiamo intervenire - conclude Marciano - altrimenti continueremo ad avere, negli anni, tassi di crescita decimali alternati a tassi di decrescita purtroppo molto più sostanziosi”.
A cura di L.P. – Ufficio stampa Cepi-Uci