Gente in Movimento
  • Home
  • Chi siamo
  • Notizie
  • Collaboratori
  • Rivista
    • Sfoglia GM
    • Scarica GM
    • Regala GM
  • Contatti
  • Sponsor & Partner

Finanziamenti europei: PMI in difficoltà

3/12/2019

0 Comments

 
Foto
L’Italia è un contributore netto del bilancio europeo ma le piccole e medie imprese hanno difficoltà ad accedere ai fondi comunitari. 
Quando si parla di finanziamenti europei c’è un aspetto che molto spesso viene trascurato: la difficoltà di accesso ai fondi per le piccole e medie imprese. 

L’Italia è un contributore netto del bilancio europeo, versa quindi alle casse di Bruxelles più di quanto riceve attraverso i fondi comunitari per le Regioni, la ricerca, lo sviluppo e le altre politiche dell’Unione. 

Secondo i dati del 2016 lo Stato italiano ha versato 15.715 miliardi di euro, l’anno prima 16.487 miliardi, arrivando a toccare la cifra record nel 2013 con 17.161 miliardi. 

Dall’Unione europea, invece, riceve circa 11,5 miliardi. Il saldo pertanto è negativo, con una media calcolata tra il 2013 e il 2016 intorno ai 4,8 miliardi. 

I fondi europei si dividono in due categorie: diretti (assegnati direttamente dalla Commissione europea sotto forma di bandi) e indiretti (programmi finanziati sempre dall’esecutivo europeo, ma gestiti a livello locale dalle istituzioni nazionali e dalle Regioni). Attraverso questi l’Italia ha la possibilità di attingere alle sovvenzioni necessarie per lo sviluppo e l’innovazione di ricerca delle imprese.

Al di là delle cifre, quello che preoccupa è la modalità con cui questi finanziamenti vengono erogati e il fatto che le risorse comunitarie sono destinate quasi sempre ai grandi colossi: la complessità oggettiva dei regolamenti europei e l’elevata burocrazia sono i principali fattori che scoraggiano le PMI e startup italiane ad usufruirne.

Non di meno, la gravosità burocratica allontana anche aziende estere dal beneficiare dei fondi indiretti (SIE) per investire in Italia, scegliendo altrove partner internazionali. 

Ad oggi la comunicazione con le istituzioni europee non è semplice e non risolve la scarsa conoscenza dei meccanismi di attuazione e di accesso ai programmi cofinanziati dai fondi indiretti. 

Molte imprese, soprattutto a gestione familiare, con un basso grado di formazione, sono costrette ad affidare la compilazione dei bandi a costose società di consulenza, creando una condizione paradossale, il cui tentativo di accesso al credito si traduce in un indebitamento. 

I bandi sono fuori dalla loro portata, nonostante siano proprio queste a necessitare maggiormente del sostegno finanziario europeo. 

È inoltre importante sottolineare che i fondi comunitari raramente finanziano il 100% dei costi del progetto: sono escluse quindi le realtà che non hanno una sufficiente capacità economica per coprire la quota di autofinanziamento.

Non solo riscontriamo difficoltà nell’accesso ai fondi europei, ma inoltre, una volta ottenuti, non sempre siamo in grado di utilizzarli, finendo così a doverli restituire. 

L’Italia è purtroppo il fanalino di coda rispetto all’efficace impiego delle risorse europee. Nelle schede informative Small Business Act for Europe (SBA), stando ai dati della Commissione europea, i Paesi membri possono esser raggruppati in tre categorie: in linea con la media UE, al di sopra della media UE e al di sotto di tale media. 

L’Italia appartiene a quest’ultimo gruppo, insieme a Austria,  Cipro, Grecia, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna. Prendiamo ad esempio i ricercatori italiani: una volta che vincono gli ERC, prestigiosi fondi di ricerca, molto spesso decidono di utilizzare i finanziamenti all’estero, dove la burocrazia è meno asfissiante. 

Ci troviamo ora in un momento cruciale per la programmazione finanziaria europea in quanto è in discussione il quadro pluriennale finanziario che determinerà l’ammontare e gli indirizzi economici fino al 2027.

È necessario da una parte garantire che la normativa comunitaria, in approvazione presso il Parlamento europeo, dedichi la giusta attenzione alle realtà delle PMI e dall’altra prender parte alla negoziazione di finanziamenti a loro destinati, assicurando una proficua gestione di bilancio. 

In concomitanza con questo impegno, assunto dagli europarlamentari della Lega appartenenti alla commissione ITRE, che si occupa di industria, ricerca scientifica e innovazione tecnologica, non deve mancare l’attività sul territorio: incontri ed eventi organizzati per formare e informare gli imprenditori, i ricercatori e tutti i cittadini sugli strumenti finanziari che hanno a disposizione. 

In questo modo si potrà evitare il rallentamento dello sviluppo delle nostre imprese italiane, alcune delle quali sono delle vere e proprie eccellenze che tutto il mondo ci invidia. 

A cura dell’On. Paolo Borchia.
© Gente in Movimento - riproduzione riservata

0 Comments

Your comment will be posted after it is approved.


Leave a Reply.

    RUBRICHE

    Tutti
    ATTUALITÀ
    BENESSERE E BELLEZZA
    CINEMA E LIBRI
    CONSUMATORE
    COSTUME E SOCIETÀ
    DESIGN
    ECONOMIA E LAVORO
    EUROPA
    EVENTI
    EVENTI E SPETTACOLI
    FOOD & WINE
    FOTOGRAFIA
    IMPRESA
    INNOVAZIONE
    MODA
    MOTORI
    MUSICA
    POLITICA
    PREVIDENZA
    PROFESSIONI
    RASSEGNA STAMPA
    SICUREZZA
    SPORT
    TEMPO LIBERO
    VIAGGI

    ARCHIVIO

    Marzo 2023
    Gennaio 2023
    Dicembre 2022
    Novembre 2022
    Ottobre 2022
    Maggio 2022
    Aprile 2022
    Marzo 2022
    Febbraio 2022
    Gennaio 2022
    Dicembre 2021
    Novembre 2021
    Ottobre 2021
    Settembre 2021
    Agosto 2021
    Luglio 2021
    Giugno 2021
    Maggio 2021
    Aprile 2021
    Marzo 2021
    Febbraio 2021
    Gennaio 2021
    Dicembre 2020
    Novembre 2020
    Ottobre 2020
    Settembre 2020
    Agosto 2020
    Luglio 2020
    Giugno 2020
    Maggio 2020
    Aprile 2020
    Marzo 2020
    Febbraio 2020
    Gennaio 2020
    Dicembre 2019
    Novembre 2019
    Ottobre 2019
    Settembre 2019
    Agosto 2019
    Luglio 2019
    Giugno 2019
    Maggio 2019
    Aprile 2019
    Marzo 2019
    Febbraio 2019
    Gennaio 2019
    Dicembre 2018
    Novembre 2018
    Ottobre 2018
    Settembre 2018
    Agosto 2018
    Luglio 2018
    Giugno 2018
    Maggio 2018
    Aprile 2018
    Marzo 2018
    Febbraio 2018
    Gennaio 2018
    Dicembre 2017
    Ottobre 2017
    Settembre 2017
    Luglio 2017
    Maggio 2017
    Marzo 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Settembre 2016
    Agosto 2016
    Luglio 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016
    Febbraio 2016
    Gennaio 2016
    Dicembre 2015
    Novembre 2015
    Ottobre 2015
    Settembre 2015
    Agosto 2015
    Luglio 2015
    Giugno 2015
    Maggio 2015
    Aprile 2015
    Marzo 2015
    Febbraio 2015
    Gennaio 2015
    Dicembre 2014

Copyright © 2019 GENTE IN MOVIMENTO. Tutti i diritti riservati
Testata giornalistica iscritta nel Registro della Stampa del Tribunale di Aosta - aut. n° 3/2014
Proprietario ed Editore: DGConsulting s.c. (P.IVA 05034680966), con iscrizione al ROC n° 24934.
​Direttore responsabile: Secondo Sandiano
Per qualsiasi comunicazione: redazione@genteinmovimento.com -  Collabora con noi
Iscriviti alla Newsletter