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Filtri antiparticolato, tira una brutta aria

29/4/2016

11 Commenti

 
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​Un nuovo Dieselgate, questa volta tutto italiano, rischia di travolgere il Ministero dei trasporti.
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Il caso

Ricordate il caso Volkswagen? Vennero manipolati i dati delle emissioni inquinanti prodotte dalle auto della Casa tedesca, una vicenda che ha tenuto banco per mesi sulle pagine dei giornali.
Ebbene, ora potrebbe esserci un altro Dieselgate, stavolta tutto italiano. Protagonisti della vicenda i filtri antiparticolato (F.A.P.).
I motori diesel, si sa, sono inquinanti. Per ridurre il livello di emissioni nocive - in conformità alle leggi sulla qualità dell’aria - le Case automobilistiche hanno introdotto i filtri antiparticolato.
Ora però il funzionamento di tali dispositivi viene messo in dubbio, e c’è di più. Il rischio concreto è che sia addirittura dannoso.
Indagato per smog e inquinamento ambientale risulta addirittura il Ministero dei trasporti.
Ma andiamo con ordine. Come funziona esattamente il F.A.P? Il filtro antiparticolato, in estrema sintesi, blocca le polveri sottili all’interno del dispositivo, in modo che non vengano disperse nell’aria. Una volta saturo, distrugge le particelle accumulate e continua nel suo ciclo.
L’omologazione di efficacia del filtro antiparticolato viene concessa dal Ministero dei trasporti, tramite la Motorizzazione.
In apparenza, tutto bene. Fino a quando un’impresa italiana, la Dukic Day Dream, ha presentato un sistema alternativo e brevettato per eliminare le polveri. In che modo? Lavorando a monte. Il nuovo dispositivo interviene direttamente sulla combustione, facendo produrre meno polveri all’auto.
Il dispositivo Dukic, secondo i tecnici, funziona; diversa l’opinione del Ministero, intervenuto per bloccare l’omologazione, in quanto il dispositivo non aveva effettuato “la prova di durabilità”. Da qui la denuncia dell’azienda italiana.
Il caso esplode quando, in seguito alle indagini svolte dalla Procura di Terni, viene emessa l’ordinanza di rinvio a giudizio di cinque dirigenti del Ministero: Maurizio Vitelli (Direttore generale per la Motorizzazione del Ministero), Vito Di Santo, Alessandro De Grazia e i tecnici Antonio Di Pietrantonio e Paolo Cupini.
L’accusa è abuso e rifiuto atti d’ufficio e falso. Le carte parlano di omologazioni rilasciate in maniera tutt’altro che rigorosa alle Case automobilistiche che allora avevano il monopolio sui filtri antiparticolato.
Trattamento assai diverso - se confermato - rispetto a quello riservato al dispositivo della Dukic Day Dream, che non ha ancora ottenuto l’omologazione.
Le indagini, giunte poi a Roma nel 2014 per competenza territoriale, vanno a fondo anche sulla natura dei filtri, portando alla luce particolari sconcertanti.
Sulla base degli studi presentati, sembrerebbe che i F.A.P. non solo siano inutili, ma altamente pericolosi. Prima bloccano le polveri sottili, poi le bruciano trasformandole in particelle sottilissime (nanoparticolato), così da “ripulire” il dispositivo.
E se le polveri sottili, liberate nell’aria, finiscono il loro corso nelle nostre narici, il nanoparticolato le supera e giunge direttamente ai polmoni, concorrendo a procurare gravi patologie.
Queste particelle sottilissime non verrebbero nemmeno recepite dalle centraline di rilevamento diffuse in tutta Italia, falsando di fatto i dati relativi all’inquinamento.
Le stesse conclusioni sono state rilevate dalla trasmissione tv “Le Iene”, che - in un servizio andato in onda il 17 aprile - hanno messo a confronto un veicolo dotato di filtro antiparticolato con uno che ne era privo.
Il problema legato ai F.A.P., come si può intuire, non è di poco conto.
Le indagini ora faranno il loro corso. L’auspicio è che venga fatta al più presto chiarezza sulla questione, perché se c’è qualcosa che non può attendere, quella è la nostra salute.
 
Dal TÜV tedesco all’incontro al MIT
 
Il veicolo testato da “Le Iene” - un Jeep Grand Cherokee (classe di partenza Euro 3, gruppo 3, immatricolato nel 2002) cui è stato installato il dispositivo Dukic non riconosciuto dal Ministero - è stato portato in Germania per svolgere approfonditi test di laboratorio.
A coordinare i test al laboratorio di prova del TÜV Nord a Essen, dove c’era anche il Direttore di Gente in Movimento, è stato Giuliano Latuga, Presidente dell’Associazione Vai Sicuro, che si dice certo dei benefici prodotti dall’installazione del nuovo dispositivo: “Il Ministero non ha ancora ratificato, cosa per me incomprensibile, l’omologazione, ossia il riconoscimento a questo dispositivo dell’idoneità all’abbattimento delle polveri sottili per un veicolo da Euro 3 a Euro 4”.
Da qui la ricerca di un’altra via: “È nata l’idea di verificare se tramite enti di certificazione riconosciuti dall’Unione europea, è possibile ottenere ciò che tramite le istituzioni nazionali finora è stato negato”.
Le prove in Germania, eseguite con il dispositivo già installato, hanno prodotto risultati lusinghieri.
Il veicolo, classificato Euro 3, al termine delle prove ha prodotto un valore di emissioni di particolato pari a 0,058 g/km in PM1: un valore rientrante nel limite di un autoveicolo M1 Euro 4 gruppo 3 (veicoli con massa complessiva a pieno carico uguale o superiore a 2500 kg); nel nostro caso uguale a 2506 kg.
Non finisce qui. Il nostro Direttore, insieme con imprenditori del settore trasporti, logistica e automotive inviati in rappresentanza di FEVESS (Federazione Veicoli Speciali e Specifici), è stato ricevuto al Ministero dei trasporti dal neo Sottosegretario Simona Vicari (in foto).
La delegazione ha esposto la problematica legata ai F.A.P. e ripercorso la vicenda del dispositivo italiano disconosciuto dal Ministero. Una vicenda che non solo FEVESS, ma anche noi di Gente in Movimento abbiamo preso molto a cuore: non potrebbe essere altrimenti, quando in ballo ci sono la sicurezza stradale e la qualità dell’aria che tutti noi respiriamo ogni giorno.
Anche lo staff ministeriale ha mostrato grande interesse per la vicenda, chiedendo alla nostra delegazione ogni documentazione disponibile.
 
A cura della redazione

© Gente in Movimento - riproduzione riservata

11 Commenti
Gabriele
18/5/2016 16:11:17

Allora io sono a conoscenza di altre assurdita di cui non riuscivo a capire il significato compiute dal sig.vito di santo riguardo alla trasformazione di auto da bifuel in monofuel che il sig.vito di santo ha bloccato proprio a terni , con argomentazioni assurde, sostenute anche dal sig.marco pittaluga. A disposizione.

Risposta
Nikola
21/5/2016 23:11:44

Provate a digitare su goggle "fap 6601/2016" pdf procura Roma e prendetevi conta di persona della gravità della cosa.

Risposta
FILIPPO
26/5/2016 12:50:22

Ma oggi 26/05/2016 anche se venisse omologato questo dispositivo DUKIC che permetterebbe emissioni di particolato rientranti nel limite della normativa Euro 4, a cosa servirebbe se oggi gli standard europei sono Euro 6?

Risposta
nikola
26/5/2016 18:48:56

In realta si permetterebbe a tutte le auto euro 2 di diventare euro 4 e cosi poter circolare ( le euro 4 possono circolare) e poi da un analisi informativa gli euro 6 non sono più puliti degli euro 4 tante che i limiti di sforamento degli euro 6 sono stati stabiliti in 120% oltre la soglia stabilita, la storia degli euro 5 e 6 e solo una " sola "per vendere auto ma non rispettano nessuna norma più elevata, credo che testando il dukic su un euro 6 anche lasciando il fap diventerebbe un euro 9 .Il diesel è una tecnologia Morta e Sepolta, ma ci viene imposta al solo scopo commerciale, ridurre l'inquinamento dei diesel sarebbe semplicissimo e poco dispendioso, ma non porterebbe profitto alle multinazionali, vedi Dual Fuel, Iniezione ad Acqua.
Rientra tutto in una logica di mercato incomprensibile ad una mente normale ,io non sono a favore del dispositivo della Dukic non ho mai avuto un diesel, ma volevo che le persone sapessero che siamo in mano a persone a cui non importa assolutamente nulla della nostra salute e dei nostri bisogni,conta solo il profitto, la soluzione ai problemi di inquinamento è molto semplice, ma non conveniente.
in ultima analisi se questo benedetto dispositivo , funziona su vecchi diesel con le possibilità delle case automobilistiche perchè non studiarlo e migliorarlo, anche se sono convinto che sono anni forse decenni che ci sono soluzioni a qusti e altri problemi ma noi dello zoo di Berlino dobbiamo morire nella terza guerra mondiale che la Germania ha dichiarato all'europa ,non con le armi ma in maniera molto pià subdola.

Risposta
ivan
6/6/2016 17:16:33

andatevi a leggere il rapporto del CNR sul F.A.P. e se non credete nemmeno al CNR, che ha studiato metà delle cose che usate, come potete credere ad un ente tedesco che tra l'altro, si è certificato, ma non vuol dire che le sue certificazioni garantiscano l'omologazione nei paesi membri.

http://www.mit.gov.it/sites/default/files/2016-03/studio_funzionamento-filtri-antiparticolato-3-marzo-2016.pdf

Norberto Scotti
6/6/2016 17:43:24

Qualcuno mi spiega come funzionarebbe questo fantasmagorico Dulkic, che non si assimili alla truffa dello scorso decennio Tucker? per cortesia argomentazioni tecniche, altrimenti evitate. La tecnologia NON è un opinione.

Rodolfo
6/6/2016 16:02:03

Su questo argomento:

http://www.lastampa.it/2015/09/27/scienza/ambiente/il-caso/filtri-dukic-day-dream-un-misterioso-complotto-oppure-la-solita-bufala-2K0iGpICrNjDV8eczIVl4I/pagina.html

Risposta
Nikola
7/6/2016 20:32:21

Se leggete il pdf scaricabile gogglando "fap 6601/2016" noterete che i fatti contano più delle parole e che non è stata semplicemente respinta una richiesta di archiviazione,se gli indagati avessero preso sul serio la questione invece di parlare di durabilità e baggianate varie, visto che per altri dispositivi vedi fap NON hanno chiesto nessun test ,avrebbero dovuto richiedere ,magari andando personalmente ad assistere,altri test ,in diversi cpa,su diverse vetture ulteriori accertamenti come hanno fatto vedere le iene, in un centro accreditato tuv ( tre prove ) con e senza Dukic,e mi risulta comunque che una prova e più che nessuna prova,dove sono i test del fap compiute dai "cpa"? Per affermazione dello stesso Di Santo non esistono in quanto non NECESSARIE (basta la parola),allora se per il fap non erano necessarie ed è stato omologato, perchè a maggior ragione non omologare il Dukic che almeno di test ne aveva almeno UNO? Io non sono un sostenitore del Dukic ma mi sembra che qui qualcosa non quadri, io ho avuto a che fare personalmente con gli indagati, e posso dire che anche su almeno un altra questione il loro comportamento è alquanto sospetto specialmente se consideriamo gli interessi in gioco.
Mi sembra che il documento non sia stato letto, permettimi di contraddirti i rapporti che tu citi fanno parte di quel filone di documentazioni in cui uno non ci capisce nulla ma essendo stati scritti o studiati da enti prestigiosi saranno veri, poi che questi studi di vari enti dicano il tutto e il contrario di tutto è una realta indiscussa, nell'omologazione dei " fap " non sono stati presentati test che certifichino ( ne effettuati da nessun cpa nazionale) le necessarie prove di riduzione dei PM e di durabilità dei " FAP", fortunatamente altri leggeranno attentamente il documento e riscontreranno che quello che scrivo è vero. Sono d'accordo che un test non prova nulla ma uno contro zero a casa mia fa vincere una partita,perlomeno perchè non fare eseguire altri test per verificare se il CPA di Bari aveva preso un grosso granchio e prendere quindi i provvedimenti del caso?
nel documento "RIPETO" Di Santo dice che non era necessario che le case presentassero i test del fap, ne che il CPA dovesse convalidare le documentazioni,mentre nel caso del dukic invece ERA necessario anzi obbligatorio ( due pesi e due misure), che molte cosidette INVENZIONI siano delle bufale è una realtà indiscussa, ma da qui a fare di tutte le erbe un fascio.....
Sono i fatti che contano, e per fatti intendo dimostrazioni empiriche di cosa funziona e di cosa non funziona,gli studi che tu citi ( bisogna vedere poi chi li ha commissionati) sono talmente incomprensibili da risultare materia per pochi eletti e cosi ci infinocchiano sempre, io sono perito industriale e ti posso dire che molte volte questi studi sono specchietti per la allodole, non so se a te interessi la verita o se parli per partito preso, ma io sono stanco di farmi infinocchiare da gente che dice che ne sa più di me e usa questi roboanti documenti per prenderci per il culo, ti faccio un esempio:
io lavor_avo nel campo del monofuel ho omologato molte autovetture MONOFUEL cioè solo alimentate a gas,secondo la legge queste hanno diritto alla riduzione del bollo del75%, e secondo la normativa del ministero dei trasporti n° 1671-4102 per rendere una vettura monofuel e sufficiente far toglere il serbatoio della benzina da un'officina autorizzata, ora questa direttiva è stata di fatto cancellata perchè quelli del ministero sostengono che non si può togliere solo il serbatoio della benzina ma BISOGNA ELIMINARE TUTTA LA CATENA DI ALIMENTAZIONE,e con questa baggianata è d'accordo anche Di Santo, ogni meccanico sa che se su una autovettura a GAS togli la catena di alimentazione adella benzina ( come dicono loro iniettori,centralina, etc) l'impianto a gas non può funzionare perchè riceve le informazioni dagli iniettori della benzina e dalla centralina della benzina, quindi vedi le affermazioni di persone che pensano di saperne più degli altri molte volte sono solo fumo e niente arrosto, e ribadisco enti qualificati da chi? Vogliamo citare il caso della vw pensi che non abbiano presentato studi e certificazioni di enti QUALIFICATI?Ma erano solo BUFALE . Ripeto io non sono a favore del Dukic ma se una ditta che lavora in un tunnel afferma che con i filtri anti particolato i suoi operai vomitavano e stavano male e poi mettendo su il dispositivo Dukic non succedeva più cosa devo pensare, che la Dukic li abbia comprati, tanto più che l' ASL ha certificato che effettivamente le sostanze inquinanti erano diminuite eliminando il FAP e montando il Dukic, questi per me sono fatti non parole,io non lo so se questo aggeggio funziona per scoprirlo ho due modi o me lo compro e lo provo sulla mia auto o mi baso sui fatti.I fatti sul

Risposta
Nikola
7/6/2016 20:51:58

Per Norberto Scotti io non lo so se questo dispositivo funzioni, e francamente non me ne frega niente, se hai letto la mia precedente risposta, vedrai che io sono una persona pratica, che ha letto le argomentazioni del CNR, e quelle del CPA di Bari, e ti posso dire,c he se io per "puro culo" ( vedi Dukic) avessi scoperto un aggeggio che funziona non verrei certo a spiegare a te o a qualcun'altro come funziona, sai come è fatta la coca cola?Sai quali sono le tecnologie alla base della Ferrari?Sai come sono composte le batterie della TESLA?
Ogni casa ha i suoi segreti , la domanda vera è FUNZIONA?
Solo questo conta.Io ho inventato tecnologie innovative nel mio garage che funzionano, ma non vengo certo a dire a te come funzionano.
Allora mi ripeto comprarlo e provalo se funziona bene puoi parlare.
Ricorda Einstein disse" tutti sanno che una cosa è impossibile da fare finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
Bada non sto dicendo che il Dukic funziona" io non lo so" .
Ma sostengo sempre fatti non parole.

Risposta
rodolfo link
11/1/2017 12:00:06

Intanto c'è stato il Provvedimento AGCM P26230 per Pratica Commerciale scorretta di Tecnostrada che prometteva omologazioni 'facili' ...

Risposta
nikola
11/1/2017 14:58:38

Spero che le polveri sottili facciano il loro lavoro poi ne riparliamo ........

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