Il santo compiva queste opere di carità davanti alla sua chiesa, ed è proprio qui e da questo gesto che nel Medio Evo nasce la Fiera, che nel tempo si è ampliata fino a occupare tutto il centro cittadino e a richiamare circa 150.000 visitatori ogni anno, italiani e stranieri.
Come già accennato durante la fiera, che nell’edizione 2015 ha ospitato circa 1.200 espositori tra artisti e artigiani, è stato possibile ammirare ogni aspetto della tradizione valdostana.
Primo fra tutti troviamo il legno, lavorato con le tecniche più diverse per realizzare piccoli oggetti di uso quotidiano, come grolle, posate, mobili e attrezzi agricoli, opere di intaglio e sculture, nelle quali spesso le competenze più antiche si fondono con le suggestioni più moderne. Inoltre si trovano lavori in pietra ollare, in ferro battuto, manufatti in cuoio e i “drap” della Valgrisenche, tessuti realizzati con lana grezza di pecora lavorata su telai di legno.
Per rifocillare i visitatori a passeggio, lungo il percorso sono presenti alcuni punti di ristoro e, per coloro che volessero conoscere meglio l’enogastronomia valdostana, vi sono appositi padiglioni in cui si possono degustare e acquistare i prodotti tipici della Valle d’Aosta, senza dimenticare che molti ristoranti aderiscono alla manifestazione proponendo menù strettamente legati al territorio.
Inoltre, per rinfrancare non solo il corpo ma anche lo spirito, spettacoli itineranti di musica tradizionale e di folklore allietano i visitatori durante tutta la giornata.
Coloro che fossero interessati a godere non solo della fiera, ma anche delle bellezze di Aosta, famosa per le vestigia romane, possono farlo semplicemente seguendo il percorso della manifestazione. L’Arco di Augusto, la Porta Pretoria, il Teatro Romano e il Criptoportico sono solo alcuni dei siti visitabili, senza trascurare la Collegiata di San Pietro e Sant’Orso con il suo suggestivo chiostro.
Quando cala la sera, giunge il momento per alcuni espositori di ritirare il proprio banco e godersi il meritato riposo, mentre per coloro che espongono all’“Atelier des métiers” l’esposizione si protrae eccezionalmente fino alle 21:00.
Ma nemmeno con l’arrivo delle stelle si esaurisce l’entusiasmo della fiera, anzi, è proprio nella notte tra il 30 e il 31 gennaio che si colloca l’evento più affascinante: la Veillà. Antesignana delle notti bianche, la Veillà è una grande festa popolare che illumina le vie sino all’alba, tra musiche e danze, coinvolgendo residenti e turisti, riscaldati dal dolce vin brûlé, il vino caldo.
In breve, visitare la Fiera di Sant’Orso, scoprire i diversi prodotti artigianali, gustare i sapori del territorio e condividere l’entusiasmo della festa è davvero un’esperienza unica, magica, imperdibile!