Il Festival prenderà spunto dalle riflessioni avviate in questi mesi sul tema della trasformazione del lavoro in virtù di una digitalizzazione della società sempre più diffusa. La nostra manifestazione, quindi, si porrà in linea con i tavoli che caratterizzeranno il Summit internazionale torinese dedicato a “Scienza, tecnologia e lavoro” per porre l’attenzione sul rapporto lavoro-cambiamento tecnologico e sugli effetti che questo determina sulla quantità e qualità dell’occupazione, sulle competenze e sulla formazione dei lavoratori, sulla nuova organizzazione del lavoro, sulle politiche e sulle relazioni industriali e, di conseguenza, sulla crescita economica italiana.
La tre giorni torinese, gratuita ed aperta a tutti, servirà ad approfondire da un lato le grandi opportunità che la digitalizzazione può portare in funzione di una maggiore ricchezza e di un maggior benessere del nostro Paese e dall’altro lato i nuovi bisogni che si verranno a creare. Le tecnologie determineranno nel tempo la scomparsa di alcuni posti di lavoro, ma anche la nascita di nuove figure professionali, se si sapranno utilizzare bene i processi produttivi e diversificare in modo adeguato le prestazioni lavorative. Per questo è necessario ridisegnare un nuovo approccio al lavoro, che sia in grado di cogliere i vantaggi del cambiamento tecnologico e al tempo stesso assicurare dignità a tutti i componenti della società di oggi. L’obiettivo deve essere quello di puntare alla creazione di un’impresa sempre più competitiva, che possa rispondere in modo strategico alle esigenze del mercato senza far a meno del capitale umano.
Dal palco del Festival lanceremo questo messaggio e cercheremo di dare un contributo fattivo in termini di proposizioni ed idee, consapevoli del nostro patrimonio di esperienze e conoscenze che ci permette di analizzare con cura le dinamiche che caratterizzano il mercato del lavoro. A testimonianza di questo, i rapporti realizzati dal nostro Osservatorio statistico (che ogni giorno si alimenta con l’operato dei 27.000 Consulenti del Lavoro dislocati sul tutto il territorio nazionale), nati dall’analisi congiunta dei dati provenienti da fonti istituzionali accreditate come l’Istat, l’Istituto nazionale di Statistica.
Con l’evento di fine settembre, che sarà caratterizzato da dibattiti e confronti con i rappresentanti del mondo istituzionale, politico, sindacale, accademico e datoriale, ma anche con chiunque voglia comprendere più da vicino il “lavoro di domani”, individueremo e proporremo incentivi al lavoro e strumenti di politica attiva che possano avere una ricaduta positiva sull’occupazione giovanile. Discuteremo degli effetti del Jobs Act su aziende e lavoratori a più di due anni dall'entrata in vigore delle norme, ma anche delle nuove tutele per i lavoratori autonomi e della sussidiarietà delle professioni ordinistiche. Non mancheranno, poi, le riflessioni sulla previdenza, sulla disparità di genere, sul ruolo della scuola e sull'importanza di diffondere formazione, cultura ed etica del lavoro. Ci soffermeremo ad analizzare anche la diffusione del welfare aziendale nelle piccole e medie imprese ed i vantaggi sulla produttività aziendale, così come l’urgenza di concretizzare il piano investimenti per il Sud e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Temi “caldi” come quelli che riguarderanno il ruolo dell'Italia e dell'Europa in un contesto internazionale sempre più caratterizzato dal fenomeno dell'immigrazione e dal conseguente bisogno di integrazione di culture e di legalità. Come da tradizione, anche la kermesse sabauda si contraddistinguerà per il suo ampio parterre di ospiti e per un ricco calendario di eventi diversificati, che si svolgeranno in contemporanea, spaziando su quei temi che agitano l'agenda politica italiana, ma che soprattutto condizionano lo sviluppo e l'economia del nostro Paese. Una sfida avvincente e cruciale per il futuro a cui vi invito a partecipare. Vi aspetto a Torino!
A cura di Rosario De Luca