Sono onorato di questo riconoscimento alla mia persona e al lavoro di anni svolto in favore delle piccole attività commerciali, turistiche e dei servizi e sono ancor più soddisfatto perché il Molise, la mia Regione, ottiene così un riconoscimento nazionale per il lavoro sindacale svolto a tutela della piccola impresa.
Ci attende un lavoro durissimo, visto lo stato di crisi in cui versa il settore, l’inasprirsi della tassazione e della vessazione fiscale, il clima di sfiducia che sta colpendo gli operatori, l’insensibilità dei governanti, nazionali e locali, fino alla problematiche della piccola impresa. Ma sono fiducioso.
Federcomtur - e Cepi-Uci di cui fa parte - è un’associazione di servizi e di servizio, lontana da logiche burocratiche, che non ha come unico scopo eleggere qualche Presidente di Camere di commercio o acquisire quote associative per pagarsi i rimborsi spesa.
Siamo motivati, convinti e determinati a portare avanti le ragioni della piccola impresa, senza se e senza ma. Per me è una grande soddisfazione, dopo anni trascorsi a difendere i piccoli imprenditori e le loro ragioni, anche entrando in rotta di collisione con le burocrazie dei sindacati datoriali tradizionali. Sono per questo ancor più motivato e voglio dimostrare che si può fare sindacato in modo pulito, trasparente, utile alla società.
È già ricco il carnet di iniziative che Federcomtur intende portare avanti.
Pensiamo alla costituzione di un portale nazionale con le eccellenze dei territori e sarà un ulteriore momento di incontro delle imprese aderenti, alle quali sarà dedicata un’assistenza legale, bancaria e notarile gratuita, per uscire dalle secche della burocrazia italiana.
Stiamo inoltre già lavorando alla risoluzione delle difficoltà di accesso al credito, attraverso convenzioni bancarie mirate per gli imprenditori, le anticipazioni, i fidi, il miglioramento dei rating, la costituzione di garanzie attraverso i confidi. Sono le proposte che faremo alle imprese del Meridione e del Sistema Paese, per cercare di alleviare una crisi che, minando i nostri settori primari, sta distruggendo il Paese.
Se il 90% delle PMI ad oggi non è iscritto ad un’Associazione di categoria, qualcosa vorrà pur dire, e allora proprio per questo noi vogliamo che la nostra struttura sia diversa dalle altre al servizio dell’utente, che ne è parte integrante, e dovrà essere il primo interlocutore per creare una struttura ad hoc da utilizzare per i propri servizi e le proprie esigenze.
Puntiamo, come già detto, a raccogliere la fiducia di cittadini e imprese, in modo da creare business per far aumentare i consumi. Vogliamo far rinascere la fiducia nelle associazioni di categoria formate da imprenditori veri. Sarà difficile, certo, ma sono sicuro che Federcomtur ce la farà.
A cura di Paolo Santangelo