Gente in Movimento
  • Home
  • Chi siamo
  • Notizie
  • Collaboratori
  • Rivista
    • Sfoglia GM
    • Scarica GM
    • Regala GM
  • Contatti
  • Sponsor & Partner

Progetti europei a sostegno dello sport

5/4/2016

0 Commenti

 
Immagine
Lo sprint del programma europeo Erasmus+: le azioni chiave nel campo dello sport.
Le dinamiche di un’azione sono, talvolta, prevedibili; solo osservando ed approfondendo si possono tenere a mente le informazioni recepite per mettersi in luce.
Tuttavia, senza un progetto ben definito, le possibilità di cogliere appieno le opportunità si riducono sensibilmente.
Nell’ambito del programma Erasmus+, l’Unione europea apre le porte a proposte di collaborazione tra Stati nel settore dello sport, per far sì che non si arrivi al traguardo impreparati ed in solitaria.
Indirizzato non solo a studenti in mobilità internazionale, Erasmus+ (nato dalle ceneri del vecchio programma, attivo fino al 2013) abbraccia, per il settennato 2014-2020, diversi progetti nei settori della formazione, della gioventù, dell’istruzione e dello sport stesso.
L’ampia notorietà e diffusione del programma, inoltre, ha permesso di ottenere un successo in continua crescita, utile al raggiungimento degli obiettivi socio-economici fissati dall’UE.
In particolar modo, l’esigenza di favorire l’educazione, l’inclusione delle minoranze e la pratica dell’attività fisica sul territorio europeo ha consentito di mettere in evidenza la bontà delle azioni in ambito sportivo.
Il finanziamento è destinato a “partenariati di collaborazione”, “eventi sportivi senza scopo di lucro” e “piccoli partenariati di collaborazione”.
L’introduzione di questi ultimi piccoli partenariati, come una delle novità del programma nel 2016, ha permesso altresì di destinare 34,1 milioni di euro totali (rispetto ai 22,9 milioni di euro dell’anno precedente) per il complesso delle tre “azioni” attivabili nel settore sport di Erasmus+.
In un’Europa dinamica ed attiva, come riuscire allora a tenere il passo per non farsi sfuggire questo tipo di occasioni?
Innanzitutto, il requisito fondante sta nell’individuazione di coloro che sono parte attiva nella proposizione e gestione del progetto, ovvero: organizzazioni no-profit, scuole e organi pubblici attive nel settore sportivo (esempi generici: comitati o club sportivi, organizzazioni sportive a livello locale, regionale, nazionale, europeo, internazionale) degli Stati membri e dei Paesi partner.
Successivamente, la creazione di una collaborazione e di un partenariato tra i soggetti interessati di diversi Paesi, e la proposizione di una serie di attività in ambito sportivo nell’arco di un tempo limitato (che va dai 12 ai 36 mesi a seconda dell’“azione” selezionata) e con una tematica comune (si pensi ad una serie di iniziative destinate all’integrazione delle minoranze o dei disabili, o piuttosto degli studi statistici e dei convegni volti a favorire la cosiddetta “doppia carriera” degli atleti), sarà utile per raggiungere le finalità prefissate dall’Unione europea in questo settore.
Le piccole partnership hanno il vantaggio, rispetto ai partenariati di collaborazione e agli eventi sportivi senza scopo di lucro, di agevolare l’accesso ai finanziamenti, che possono arrivare fino a 60.000 euro per le piccole partnership e fino a 400.000 e 500.000 euro nel caso, rispettivamente, di partnership ed eventi sportivi senza scopo di lucro.
Come? Tramite una facilitazione in merito agli obiettivi da raggiungere ed alle attività da svolgere, oltre ad una più semplice ricerca di partner, ridotti a tre rispetto ai cinque delle partnership di collaborazione ed ai dodici degli eventi sportivi senza scopo di lucro.
La data limite, per la presentazione dei progetti, è quella del 12 maggio e lo “start” degli stessi è previsto a gennaio 2017 per entrambi i partenariati e a novembre 2016 per gli eventi senza scopo di lucro.
Come in una gara, bisogna però rispettare determinate regole per poter partecipare.
Tra le attività che non possono essere inserite nella presentazione del progetto va ricordato che le competizioni sportive professionali, o organizzate regolarmente, non possono essere finanziate (si pensi, ad esempio, al campionato di calcio di Serie A).
Raggiungere un risultato non è mai scontato ma, per entrare nel cuore dell’Europa anche attraverso questi progetti, l’unica soluzione è certamente quella di fare squadra.
 
A cura di Mario Mariella
© Gente in Movimento - riproduzione riservata

0 Commenti

Il tuo commento sarà pubblicato dopo l'approvazione.


Lascia una risposta.

    RUBRICHE

    Tutto
    ATTUALITÀ
    BENESSERE E BELLEZZA
    CONSUMATORE
    COSTUME E SOCIETÀ
    DESIGN
    ECONOMIA E LAVORO
    EUROPA
    Eventi
    EVENTI E SPETTACOLI
    FOOD & WINE
    FOTOGRAFIA
    IMPRESA
    INNOVAZIONE
    MODA
    MOTORI
    Musica
    POLITICA
    PREVIDENZA
    PROFESSIONI
    Rasesgna Stampa
    SICUREZZA
    SPORT
    TEMPO LIBERO
    VIAGGI

    ARCHIVIO

    Gennaio 2021
    Dicembre 2020
    Novembre 2020
    Ottobre 2020
    Settembre 2020
    Agosto 2020
    Luglio 2020
    Giugno 2020
    Maggio 2020
    Aprile 2020
    Marzo 2020
    Febbraio 2020
    Gennaio 2020
    Dicembre 2019
    Novembre 2019
    Ottobre 2019
    Settembre 2019
    Agosto 2019
    Luglio 2019
    Giugno 2019
    Maggio 2019
    Aprile 2019
    Marzo 2019
    Febbraio 2019
    Gennaio 2019
    Dicembre 2018
    Novembre 2018
    Ottobre 2018
    Settembre 2018
    Agosto 2018
    Luglio 2018
    Giugno 2018
    Maggio 2018
    Aprile 2018
    Marzo 2018
    Febbraio 2018
    Gennaio 2018
    Dicembre 2017
    Ottobre 2017
    Settembre 2017
    Luglio 2017
    Maggio 2017
    Marzo 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Settembre 2016
    Agosto 2016
    Luglio 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016
    Febbraio 2016
    Gennaio 2016
    Dicembre 2015
    Novembre 2015
    Ottobre 2015
    Settembre 2015
    Agosto 2015
    Luglio 2015
    Giugno 2015
    Maggio 2015
    Aprile 2015
    Marzo 2015
    Febbraio 2015
    Gennaio 2015
    Dicembre 2014

Copyright © 2019 GENTE IN MOVIMENTO. Tutti i diritti riservati
Testata giornalistica iscritta nel Registro della Stampa del Tribunale di Aosta - aut. n° 3/2014
Proprietario ed Editore: DGConsulting s.c. (P.IVA 05034680966), con iscrizione al ROC n° 24934.
​Direttore responsabile: Secondo Sandiano
Per qualsiasi comunicazione: redazione@genteinmovimento.com -  Collabora con noi
Iscriviti alla Newsletter