La Liguria è l’unica regione in Italia ad aver messo in campo una misura di questo tipo nell’ambito degli interventi di sostegno al lavoro in un settore che ha dimostrato una straordinaria resilienza durante il periodo della pandemia. L’anno scorso, in piena emergenza sanitaria, questo Patto ha portato alla sottoscrizione di migliaia di contratti di cui oltre 200 a tempo indeterminato, in particolare legati alle attività artigianali collegate al turismo: un risultato straordinario in un settore strategico per il territorio.
Negli ultimi due anni il Patto ha aiutato tutto il comparto a riaprire dopo le chiusure obbligate legate alla pandemia. L’ultima edizione ha avuto richieste pari ad oltre 20 milioni di euro per 7.132 contratti di lavoro. Il 2022 è l’anno dell’auspicata ripartenza per questo si è ripresa la filosofia iniziale del Patto: far sì che in un comparto per sua natura stagionale i contratti di lavoro possano essere più lunghi e le aziende possano, visto il supporto per le spese del personale, tenere aperto per un periodo maggiore dell’anno, con evidenti ricadute positive sul salario dei lavoratori oltre che sul PIL della regione.
Due le categorie beneficiarie, identificate con i codici Ateco: le imprese del comparto alberghiero ed extra-alberghiero legate all’accoglienza (anche catering, agenzie di viaggio e tour operator, organizzazione di convegni, fiere, feste e cerimonie) oltre agli stabilimenti balneari che stipulino contratti di lavoro a tempo indeterminato oppure a tempo determinato di almeno sei mesi (con tre scaglioni di valore del bonus: 2.500 euro per ciascun contratto della durata tra 6 e 8 mesi, a 4 mila per ciascun contratto da oltre 8 mesi e 6 mila euro per ogni assunzione a tempo indeterminato); le attività della ristorazione, bar, pasticcerie e gelaterie che stipulino contratti di lavoro a tempo indeterminato oppure a tempo determinato di almeno nove mesi (due scaglioni di valore del bonus: da 2 mila euro per ciascun contratto della durata di almeno 9 mesi, da 6mila euro per ciascuna assunzione a tempo indeterminato).
La firma di questo Patto ha l’obiettivo di ridurre la stagionalità e incentivare le assunzioni migliorando le condizioni di lavoro in un settore come il turismo dove la caratteristica predominante è ancora la stagionalità. È la prosecuzione di un percorso che in questi anni ha dato buona occupazione: circa mille tra lavoratrici e lavoratori hanno trovato lavoro anche stabile con questa opportunità. Il testo è retroattivo e prevede degli incentivi per le aziende che a partire dal 1 febbraio 2022 e sino alla fine dell’anno procederanno ad assumere personale. I casi individuati sono diversi e prevedono maggiorazioni degli incentivi a seconda della durata delle assunzioni da un minimo di almeno 6 mesi per arrivare al contratto a tempo indeterminato.
Inoltre sarà rifinanziato per ulteriori 3 milioni di euro il budget attualmente disponibile per soddisfare le richieste pervenute del Patto per il Lavoro nel turismo del 2021. La dotazione finanziaria complessiva sale così a 9,9 milioni di euro. Si tratta di un importante passaggio, per soddisfare le richieste pervenute prima dell’uscita del bando 2022 previsto nelle prossime settimane.