La piccola distribuzione anche in questo settore è andata sparendo e si è ingigantita l’offerta generale, di conseguenza si sono trasformate le abitudini dei consumatori.
Ma davvero l’imponente offerta è stata un vantaggio?
A risponderci è Stefania Mirani, fondatrice di uno dei più visitati siti sui prodotti di bellezza: beautyplusme.com, che si occupa di fornire da un lato servizi di marketing e statistiche alle aziende e dall’altro di creare un magazzino virtuale di informazioni grazie alle recensioni volontarie delle consumatrici, fornendo così in modo veloce e soprattutto indipendente tutti i dettagli utili per facilitare gli acquisti.
Ciao Stefania! Spiegaci un po’ come è nato e come funziona “Beauty plus me”.
BPM è nato da un’idea nel 2008 perché avevo notato quanto fosse diventato frustrante fare shopping nel settore della bellezza. C’è moltissima scelta, forse troppa, i brand lanciano continuamente nuovi prodotti, la consulenza nei punti vendita è scarsa e stare al passo con le novità è praticamente impossibile.
BPM è un portale a cui è facilissimo accedere per potersi destreggiare in questo mondo: ci si registra e si lasciano recensioni e commenti. Con un sistema che agisce random si può essere anche scelte come tester, senza vincoli o imposizioni, per provare in anteprima nuovi prodotti.
A sua volta si può accedere a questo bacino grandissimo di notizie, grazie ai filtri presenti nel sito, e si possono trovare informazioni dettagliate su qualsiasi prodotto presente sul mercato, indipendentemente dal punto vendita e dal prezzo, che aiuteranno a finalizzare gli acquisti. Una marca piccola e poco conosciuta può così avere la stessa visibilità di una grande.
Chi sono le utenti Beauty Plus Me?
Le utenti sono geograficamente distribuite ovunque in un modo che si ritrova coi dati Istat. In parole semplici vuol dire che le utenti BPM rappresentano realmente la popolazione femminile presente in Italia, con un’età media, dell’80%, tra i 30 ed i 50 anni.
Spiegaci meglio cosa vogliono significare questi dati in modo da capire come si comporta la maggioranza di noi consumatrici.
Questi dati indicano la necessità per tutte le donne, di ogni provenienza geografica, età e condizione economica di avere le idee chiare prima di effettuare un acquisto nel settore e lo dimostrano i 17.000 accessi mensili al sito.
Oggi 1 donna su 2 cerca informazioni su internet e cosa più importante è che il 40% delle donne ha più fiducia delle opinioni delle altre donne che della pubblicità.
Riassumendo si cercano informazioni sul web e poi si va a fare acquisti?
Sì e no.
In realtà sempre più spesso gli acquisti si effettuano da casa perché è cresciuta l’abitudine di affidarsi al commercio elettronico, più rapido e veloce.
Dati dimostrano che in solo un anno, dal 2015 al 2016, l’e-commerce è aumentato del +17% ed il settore cosmetico in particolare del +0,7 %, un po’ meno solo per la reticenza dell’Italia rispetto all’estero di utilizzare le carte di credito, ma il trend è comunque fortemente indirizzato in quella direzione.
Annalaura Gaudino