Il fine principale dell’iniziativa è quella di trovare una linea guida comune per poter intervenire nel migliore dei modi nel prossimo futuro. I protagonisti dei primi 10 workshop legati alla ricostruzione post-bellica sono i giovani progettisti under 35, studenti e non, sia ucraini che frequentanti le scuole italiane, che riescono a collaborare grazie al sostegno del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
I fortunati selezionati per l’effettiva realizzazione della ricostruzione ucraina di “Design for Peace” riceveranno una borsa di studio del valore di 1.500€ al mese. La prima fase è stata quella di selezione da parte dell’Ambasciata delle prime cinque aree su cui lavorare: il Palazzo comunale della cultura “Korabelnyi” di Mykolaïv; il Complesso sportivo dell’Università tecnica nazionale “Istituto politecnico di Kharkiv”; il Laboratorio del Ginnasio comunale di Korosten intitolato a Volodymyr Synhaivskyi; l’Università Pedagogica Nazionale di Kharkiv intitolata a G. Skovoroda e l’edificio accademico della Facoltà di Economia dell’Università Nazionale di Kharkiv intitolata V. N. Karazin.
Tutto questo al fine di toccare i campi della creatività, progettualità e cooperazione per arrivare ad una visione comune per la ricostruzione delle città ucraine, presentando al pubblico i progetti all’interno di una mostra dedicata all’Acquario Romano, sede dell’Ordine di Roma. “Il successo che ha riscontrato questa iniziativa con l’adesione, in tutta Italia, da parte degli Architetti PPC italiani e di studi professionali di tutte le dimensioni - sottolinea Marcello Rossi, Consigliere del CNAPPC – testimonia l’essenza della mission della nostra professione che è quella di tenere insieme competenze e capacità tecniche con una forte vocazione di impegno sociale. Tra le prossime azioni del Consiglio Nazionale vi è sicuramente quella di estendere “Design for Peace” ad atri Paesi che subiscono le conseguenze dei conflitti”.