L’obiettivo è quello di studiare i vantaggi riguardo la diminuzione delle tempistiche di trasporto ferroviario tradizionali che, secondo una prima ipotesi, potrebbero passare dagli attuali 43 minuti a 10 minuti.
Saranno anche approfonditi i consumi energetici legati al nuovo sistema e i costi connessi all’intera operazione. I termini dell’intesa tra FNM e Hyperloop Italia sono contenuti in una lettera d’intenti che le parti sottoscriveranno.
“Le nuove forme di mobilità, soprattutto se improntate alla sostenibilità ambientale e all’impatto zero” commenta il presidente di FNM Andrea Gibelli, “sono una frontiera che vogliamo esplorare e un’opportunità che vogliamo cogliere. In questa iniziativa, le competenze ingegneristiche e infrastrutturali che da sempre caratterizzano FNM possono allearsi con le tecnologie trasportistiche più innovative per creare un nuovo e avveniristico modello di mobilità”.
“L’opportunità per la Lombardia e per l’Italia” aggiunge Gibelli “è quella di entrare a far parte, da protagonista, di un network che unisce università, imprese, ricercatori e ingegneri di tutto il mondo che stanno studiando le innovazioni legate alla tecnologia del ‘vuoto’. Questo significa sviluppare la cultura dei distretti tecnologici aperti e delle piattaforme su cui chiunque può dare un contributo di esperienza. Il vantaggio per un Gruppo come FNM è quello di essere ‘contaminato’ da tutte le innovazioni tecnologiche che saranno necessarie allo sviluppo di questa idea da un punto di vista costruttivo, di mitigazione ambientale e di integrazione dei servizi”.
“Entriamo nella quarta rivoluzione industriale” afferma Bibop Gresta, “e la porta viene aperta da qui, dalla Lombardia, la prima regione economica italiana. Il decennio 2020-2030 porterà l’uomo verso nuovi modelli economici, sociali e industriali. I cambiamenti climatici richiedono il passaggio immediato verso un modello economico basato su sistemi resilienti e sostenibili. Questa transizione dell’umanità sarà qualcosa di straordinario, paragonabile solo al passaggio dall’agricoltura alla società industriale.
Hyperloop è una infrastruttura intelligente e sostenibile che raggruppa tutti i progressi scientifici della tecnologia esponenziale. E' ideata come un’enorme infrastruttura a energia rinnovabile, una rete di comunicazione a banda larga e un sistema di trasporto efficiente”.
"Oggi” (20 febbraio 2020 NdR) prosegue Gresta, “annunciamo l’avvio del primo studio di fattibilità in Italia. Inizia la collaborazione tra i vari sviluppatori, ma solo noi possiamo vantare il diritto all’uso esclusivo del marchio e di tecnologie, tra cui la lievitazione magnetica passiva e il Vibranium, che ci consentono di far funzionare pienamente il sistema. Sarà l’occasione per mostrare le incredibili potenzialità dell’industria e dei talenti italiani. Lavoreremo con FNM e con i migliori partner italiani a stretto contatto con le istituzioni, i cittadini e con prestigiose università. Sono felice che questo sogno inizi dall’Italia. La culla del rinascimento. Il mio Paese”.
Il treno in vibranio: tecnologia wakandiana?
Hyperloop è il “treno” supersonico a levitazione magnetica passiva, in grado di raggiungere una velocità di oltre 1.223 km/h. Le capsule che comporranno le cabine dei passeggeri e delle merci saranno rivestite internamente ed esternamente dal Vibranium, una nuova fibra di carbonio dieci volte più resistente dell’acciaio inossidabile, che pesa cinque volte in meno dell’alluminio ma è molto più rigido.
Il nome di questo incredibile materiale non è sfuggito ai fan dell’universo Marvel, nel quale il vibranio identifica un metallo alieno indistruttibile alla base dello sviluppo della formidabile tecnologia wakandiana.
Nel mondo reale, il Vibranium è parte integrante dell’apparato di sicurezza dell’Hyperloop: dotato di microchip, il sistema a doppio strato interno ed esterno la struttura, analizza in tempo reale e in modalità wireless la capsula, monitorando i parametri di stabilità, temperatura e integrità della stessa.
A cura della Redazione - Fonte FNM e Hyperloop Italia.