Le attuali condizioni di mercato sono favorevoli per questi progetti e lo saranno anche nel prossimo futuro grazie alle risorse del PNRR che, gradualmente, serviranno a finanziare nuove linee di sostegno agli investimenti e prorogare quelle in atto.
In primo piano, i tassi di interesse reali a livelli minimi rendono finanziariamente profittevole l’accensione di nuovi prestiti e riducono i tempi di recupero degli investimenti, sia quelli tradizionali, sia quelli più innovativi. Dal punto di vista fiscale e nell’ambito degli aiuti pubblici, il Mise ha, attualmente, in corso più linee di incentivazione, in particolare il credito d’imposta “Industria 4.0” e la nuova Sabatini.
Il primo prevede un credito d’imposta del 50% (che scenderebbe al 40% dal 2022) per investimenti fino a 2,5 milioni in beni materiali ed immateriali che favoriscano una transizione tecnologica in linea con il piano 4.0 del Mise, a titolo esemplificativo un’interfaccia uomo-macchina, il coordinamento dei processi aziendali con sistemi ERP, un utilizzo dell’intelligenza artificiale, ecc. Per un’indicazione esaustiva delle caratteristiche che un bene deve possedere per essere configurabile come 4.0 si rinvia all’allegato A del Mise. Il credito d’imposta è utilizzabile in tre quote annuali e riguarda anche i beni non 4.0; per i quali l’importo è del 10%, utilizzabile in un’unica soluzione.
La Sabatini, cumulabile con il credito d’imposta, è un sostegno determinato in base agli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento,
ad un tasso d’interesse annuo pari al 3,575% (2,75% per quelli non rientranti in Industria 4.0).
Ad esempio per un investimento di euro 100.000, il contributo erogato per la Sabatini (attualmente in un’unica soluzione al termine dell’investimento) è di euro 10.092, ossia il 10% circa. La cumulabilità delle due misure consente di coprire il 60% dell’intero investimento, rendendo quindi profittevole la scelta strategica ed anche percorribile per imprese con problemi di liquidità (ovviamente non tali da pregiudicare la solvibilità dell’impresa).
La Sabatini, essendo un aiuto di Stato, non è cumulabile con altre agevolazioni pubbliche non fiscali, quali contributi regionali e comunitari e sarà cura della società valutare quali ulteriori agevolazioni abbinare al credito d’imposta “Industria 4,0”.Infine, l’agevolazione complessiva non può superare il 100% del costo agevolabile; nonché va prestata attenzione alla natura dell’agevolazione e ai tetti massimi degli aiuti di Stato, invero elevati e difficilmente raggiungibili dalle piccole imprese.
A cura di Paolo Ferraris.