1. delirio: farneticare, dire cose fuori dalla realtà, senza senso;
2. esaltazione: animosità, euforia, eccesso dell’entusiasmo, senso di superiorità, manipolazione del Super Io (esaltazione delle convinzioni);
3. entusiasmo: entusiasmo naturale dell’Io, fierezza dovuta alla propria soddisfazione del bisogno primario. C’è anche l’entusiasmo artificiale, dovuto a manipolazione del Super Io, vale a dire quello maniacale (tipo corsi motivazionali);
4. gioia: felicità dell’Io, contentezza, gratificazione, senso di benessere, serenità, soddisfazione e piacere dei sensi (...);
5. amore: devozione, adorazione, infatuazione dell’Io, benevolenza, accettazione, affetto, tenerezza, simpatia;
6. indiferrenza: stato della mente in cui non si manifestano particolari emozioni, quiete emotiva apparente, illusorio appagamento/serenità. È l’astensione, l’andare in bolla come forma di difesa;
7. analisi critica: rifiuto della comunicazione per sentimenti, è dominata da scatti di sdegno, risentimento, indignazione, irritazione, sfiducia, ostilità, intolleranza, repulsione, invidia;
8. collera: odio, violenza patologica, ira, furia;
9. sorpresa: stupore, meraviglia, shock, confusione;
10. tristezza: dolore, mancanza di allegria, malinconia;
11. vergogna: rimorso, umiliazione, mortificazione, imbarazzo, rimorso, rammarico, senso di colpa, dispiacere;
12. disgusto: ripugnanza, schifo, disprezzo, sdegno, avversione, autolesionismo;
13. paura: preoccupazione, timore, ansia, nevrosi, apprensione, cautela, panico, tensione emotiva, esitazione, spavento, terrore, fobie varie, perdita;
14. depressione: autocommiserazione, rifiuto della realtà, noia dell’Io, sfiducia di sé, contentezza, blocco mentale all’azione;
15. abulia: abbandono del Super Io, blocco dell’Es, mortificazione totale dell’Io.
Abbiamo poi un’ulteriore catalogazione da fare rispetto alle emozioni promisque. Queste ultime possono influenzare le emozioni fondamentali. Si manifestano indipendentemente dall’ emozione fondamentale che la persona si trova a vivere. Non sussistono se non in affiancamento a una fondamentale. Possono essere di più tipi: attive: comportano il cambiamento nello stato emotivo e/o la seguente azione che si mette in campo; bloccanti: inibiscono l’azione che scaturisce dall’emozione fondamentale, con l’aggiunta di provocare un cambiamento nello stato emotivo senza produrre azione. È molto importante ricordare che le 15 emozioni fondamentali sono quelle che spingono la persona ad agire. Quando le emozioni fondamentali sono separate da ciò che la persona vive, si ha un’anomalia comportamentale (ad esempio siamo al funerale di una persona cara e ridiamo a crepapelle).
Le emozioni promiscue bloccanti sono:
1. gelosia;
2. dubbio;
3. antipatia;
4. diffidenza;
5. soggezione;
6. solitudine;
7. superiorità;
8. inferiorità;
9. invidia;
10. irritabilità;
11. umore negativo;
12. demotivazione;
13. pessimismo;
14. assuefazione.
Le emozioni promiscue attive sono:
1. speranza;
2. fede;
3. perdono;
4. coraggio;
5. compiacimento;
6. umore positivo;
7. impegno;
8. soddisfazione;
9. aspettativa;
10. motivazione;
11. ottimismo;
12. ilarità;
13. decisione.
Le bloccanti possono essere neutralizzate o attenuate da un’emozione fondamentale positiva. Questo apre a una condizione di entusiasmo naturale. Ad esempio si può rievocare un momento passato in cui si è vissuta un’emozione fondamentale positiva (“C’è stato un momento in cui ti sei sentito felice, te lo ricordi?) Le emozioni promiscue fanno parte dell’Io conscio, quindi sono identificabili (qualora non fossero espresse, è perché non le si vuole esprimere, non perché non le si conosce). Quindi, se ad esempio mi metto d’accordo con una persona per fare una cosa insieme, ma poi questa cambia idea (non ne ha più voglia) in preda a un’emozione bloccante, è necessario far ripartire il ciclo emotivo dall’ inizio, re-instaurando la fondamentale positiva per cui ha detto sì.
Cosa significa decidere? Decidere è un’emozione vissuta dall’Intelligenza Emotiva che ha inizio con il sintomo dell’intuizione che produce il pensiero che a sua volta dà vita al desiderio. Quando questo sentimento è conscio nasce il pensiero consapevole della decisione. L’intuizione nasce dalla combinazione della necessità di soddisfare il proprio bisogno e la prospettiva del come fare per soddisfarlo. Una corretta decisione avrà luogo solo se presa emotivamente. Una buona decisione si basa: 1. sui valori che attribuiamo soggettivamente alle nostre intuizioni (emotivo); 2. sulla valutazione obiettiva dei valori relativi alle informazioni che abbiamo sulla decisione da prendere (razionale). Ma avremo modo di approfondire come si muovono le nostre emozioni nell’ambito della “decisione”.