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Contrasto alla povertà, ecco il SIA

1/9/2016

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Analizziamo le opportunità offerte dal Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA) per aiutare le famiglie in condizioni disagiate.
Il Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA) è una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un sussidio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate.
Dal 2 settembre in avanti possono essere presentate le domande di accesso al SIA presso il proprio Comune di residenza.
Il modulo di domanda potrà essere ritirato dagli interessati presso il Comune di residenza e sarà altresì scaricabile dal portale dell'Istituto Previdenziale (www.inps.it) e dal sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
È una nuova misura di aiuto e sostegno alle famiglie con l’obiettivo di aiutarle a superare la condizione di difficoltà e riconquistare gradualmente l’autonomia.
Il Sostegno prevede l’erogazione di un sussidio a quelle famiglie in precarie condizioni economiche, che abbiano i seguenti requisiti:
  • presenza di almeno un componente minorenne;
  • figli disabili o donne in stato di gravidanza accertata;
  • essere cittadino italiano o comunitario o suo familiare titolare di diritto di soggiorno e del diritto di soggiorno permanente;
  • essere residente in Italia da almeno due anni;
L’erogazione del sostegno è subordinata all’adesione ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa che sarà predisposto dai servizi sociali del Comune, in rete con i servizi per l’impiego, i servizi sanitari e le scuole nonché con soggetti privati ed enti no profit.
Inoltre, altro requisito essenziale è che nessun componente il nucleo familiare risulti in possesso di autoveicoli immatricolati la prima volta nei dodici mesi antecedenti la richiesta o di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.300 cc (250 cc in caso di motoveicoli) immatricolati la prima volta nei 3 anni precedenti la richiesta.
Dal punto di vista economico il nucleo familiare dovrà essere in possesso di un ISEE con valore inferiore o uguale a 3.000 euro.
Inoltre, se riceve altri trattamenti economici di natura previdenziale, indennitaria o assistenziale a qualunque titolo concesso dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni, questi non dovranno essere superiori a 600 euro mensili, e nessun componente il nucleo deve risultare titolare di prestazioni di assicurazione sociale per l’impiego (NASpI), assegno di disoccupazione (ASDI) o altro ammortizzatore sociale di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria o di carta acquisti sperimentale.
Una volta ricevuta la domanda si dovrà procedere alla valutazione multidimensionale del bisogno, determinato in base ai carichi familiari dichiarati, alla condizione economica risultante dall'ISEE, alla condizione lavorativa di tutti i componenti del nucleo familiare in età attiva.
A seguito di questa valutazione i nuclei familiari che raggiungeranno un indicatore superiore o uguale a 45 saranno ammessi a fruire del beneficio economico solo dopo aver aderito al progetto di attivazione sociale e lavorativa elaborato dal Comune di residenza.
I progetti di attivazione sociale saranno finalizzati principalmente alla ricerca attiva di lavoro, per mezzo di interventi quali tirocini, borse-lavoro, formazione e potranno prevedere anche percorsi attivi nella cura dei figli (scuola, salute, ecc.).
L’adesione e la partecipazione al progetto rappresenterà una condizione necessaria al godimento del beneficio.
Il sussidio economico, erogato da INPS, potrà variare da un minimo di 80 euro ad un massimo di 400 euro e sarà accreditato bimestralmente su una carta prepagata che potrà essere utilizzata per ogni tipo di pagamento (supermercati, farmacie, ecc.).
Entro 15 giorni dal ricevimento della domanda, il Comune di residenza del cittadino richiedente invierà all’INPS le richieste di beneficio in ordine cronologico di presentazione.
Sia il Comune sia l’INPS, ciascuno per propria competenza, effettueranno le verifiche per la valutazione dei requisiti necessari per l’ottenimento del beneficio.
Il cittadino potrà presentare domanda, su apposito modulo INPS, fino ad esaurimento del fondo ministeriale.
Per ogni ulteriore informazione, per il dettaglio dei criteri di valutazione si potrà consultare il sito www.inps.it.            
 
A cura di Giovanni Firera
© Gente in Movimento - riproduzione riservata

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