Incendi che hanno depauperato il Paese, il suo patrimonio naturale, il patrimonio boschivo e faunistico, che hanno messo in crisi e in difficoltà tante famiglie e tante aziende e tolto il lavoro a tante persone.
Credo, quindi, che sia giusto, utile e necessario avere presentato un decreto legge, come ha fatto il Governo, per affrontare l’emergenza e per provare a mettere in campo un sistema di interventi di prevenzione che impedisca già in un prossimo futuro di dover constatare e contare i danni che abbiamo dovuto contare la scorsa difficile estate.
Quello abbiamo votato e approvato in Parlamento, quindi, è un provvedimento giusto e necessario e valido non solo per l’emergenza.
Credo che sia molto importante il fatto che si sia scelto di chiarire bene e meglio quali debbano essere le forme di coordinamento degli interventi di prevenzione e di lotta agli incendi: chiarire bene che il coordinamento deve avvenire tra tutti i soggetti interessati; chiarire bene che il coordinamento si deve fondare su piani precisi triennali che censiscano la situazione che si verifica anno per anno.
Nello stesso tempo penso che sia molto importante che questo decreto stanzi 40 milioni di euro del PNRR per consentire di rafforzare gli strumenti di prevenzione e di lotta agli incendi, i mezzi e tutti gli strumenti tecnologicamente avanzati per poter evitare che gli incendi colpiscano ancora il Paese.
Credo che sia importante anche il fatto che, in sede di discussione della legge, si sia approvato un emendamento che prevede l’utilizzo di droni e altre tecnologie per prevenire gli incendi e scovare anche i piromani. Moltissimi incendi boschivi, infatti, sono originati dall’intervento umano e da interessi diversi che convergono sull’idea di lucrare sugli incendi.
Questo è un altro tema importante di contrasto insieme all’altro tema che pure è contenuto nel decreto che è quello delle sanzioni per chi provoca gli incendi e dell’aggravante per chi, pur dovendo stare dentro al sistema di prevenzione e lotta agli incendi, in qualche modo tradisce e si mette nelle condizioni di originare incendi o lo fa direttamente.
Il provvedimento, inoltre, chiarisce alcune questioni rispetto alla delimitazione dei terreni colpiti dagli incendi, che vanno messi in sicurezza e che vanno in qualche modo - come dice anche la legge precedente - tenuti fuori per 15 anni da qualunque interesse, concessioni edilizie, pascoli o altre vicende che spesso hanno originato l’interesse a lucrare sugli incendi.
Si tratta di un provvedimento utile e importante, insomma e auspichiamo che approvandolo, già dal prossimo anno, si creino le condizioni per ridurre questo fenomeno drammatico che depaupera quotidianamente il nostro Paese.
A cura dell'On. Franco Mirabelli