È opinione diffusa che i consumatori siano divisi in aree: di sinistra, di destra, di centro e che così, in base ad un ordine di merito di partito, si possa ottenere giustizia e si possa quindi avere più o meno voce in capitolo sulle problematiche in discussione. Mai un’opinione è stata più sbagliata di questa. |
La comunità vive nella nostra dimensione o è la nostra dimensione che si deve allargare entrando a far parte di una vita comune? Le grandi cause trovano facilmente casa, non importa poi se chi le promuove sia di destra o di sinistra, l’importante è che sia una grande causa su cui giocare con grandi numeri e con grande attenzione dei media. Le piccole cause, i problemi giornalieri, le rogne di pochi sono lasciate alla improvvisazione, all’auto convincimento, alla mercè di avvocati, banche, assicurazioni, ecc, improvvisazioni deleterie e costose come non mai. Eppure il danno quando c’è è di tutti, non chiede la tessera a nessuno ma ci compensa con la beffa e con il metter mano al portafogli.
Consumatori si nasce e si diventa, 24 ore al giorno, in una lotta continua ed in un salasso giornaliero che tocca le tasche di tutti senza distinzione di razza, colore, identità politica. Perché allora non sentire il bisogno di una casa comune per un ordine unico delle cose senza sperperi, forzature ed appartenenze che nulla hanno a che fare con la nostra identità di consumatori?
AECI, Associazione Europea Consumatori Indipendenti, è composta da persone che, come voi, un giorno hanno deciso di dire basta alla standardizzazione di regole comunque imponibili dal buon senso e non da una tessera, di dire che la giustizia è uguale per tutti e trarne l’applicazione certa per tutte le cause grandi o piccole che siano ed aiutando così le persone a difendersi dai soprusi e dalle truffe che sono oramai di normale quotidianità.
Niente colori quindi, se non quelli naturali di un cielo azzurro per tutti sotto il quale poter vivere liberi dal pensiero che dietro ogni angolo sia pronto un trabocchetto, una truffa e un’ingiustizia, il tutto con una strategia comune per farci sentire forte e chiaro in Europa.
A cura di Leonardo Peruffo