Durante queste uscite la comitiva iniziò a notare situazioni di costante degrado ambientale. Così, giorno dopo giorno, maturò in loro la volontà di costituire un’associazione di “cavalieri” volontari disposti a impegnare parte del proprio tempo libero per la protezione dell’ambiente e civile, con l’obiettivo di contribuire alla sensibilizzazione dei cittadini al rispetto della natura e di tutto ciò che li circonda.
L’associazione, a carattere nazionale, è suddivisa in raggruppamenti regionali regolarmente costituiti, i quali possono organizzare autonomamente corsi di formazione per preparare Guardie Zoofile, Guardie Ittiche e Guardie Venatorie, chiedendo, successivamente, al Prefetto il rilascio del Decreto Prefettizio per la Guardie Zoofile o la Nomina della Provincia per le Guardie Ittiche e Venatorie. A sua volta, i raggruppamenti regionali sono suddivisi in gruppi locali radicati sul territorio, coordinati e supportati dall’organizzazione regionale stessa.
In questo modo viene garantita una diffusione capillare dei volontari, che permette un controllo efficace dell’ambiente e la tempestiva segnalazione alle autorità competenti delle irregolarità individuate.
Uomini e donne delle Giacche Verdi, infatti, svolgono diversi tipi di attività di protezione civile, strettamente legate al territorio in cui operano. Ad esempio, ogni qualvolta una Giacca Verde esce a cavallo, monitora il territorio circostante, collaborando a stretto contatto con gli enti preposti.
Inoltre, i raggruppamenti locali lavorano a stretto contatto con i servizi comunali e provinciali della Protezione Civile, sia per necessità in cui è necessario l’impiego dei cavalli, ad esempio per le operazioni di supporto alla ricerca di persone scomparse, sia in ogni altro evento calamitoso che richieda l’intervento di volontari, come durante il lockdown. Nei mesi di chiusura del Paese per il contrasto al contagio del Coronavirus, i cavalieri delle Giacche Verdi hanno supportato la Polizia locale nella perlustrazione delle città, ad esempio pattugliando i parchi e le aree all’aperto, normalmente affollate durante la bella stagione, per rammentare ai cittadini l’obbligo di rimanere a casa. A livello locale, ma anche nazionale, l’Associazione è coinvolta in attività di educazione ambientale e di sostegno ai settori più disagiati della società.
Per diventare Giacche Verdi non è essenziale possedere un cavallo, ma è fondamentale essere dotati di una forte sensibilità al rispetto dell’ambiente, interesse per il problema del degrado ambientale, forza di volontà, spirito d’iniziativa, solidarietà e senso dell’organizzazione. Sul sito web giaccheverdi.it è possibile trovare i contatti delle varie sedi regionali per trovare il distaccamento più vicino a casa tua.
La sede trentina
E' stato costituito il raggruppamento regionale Trentino, con sede a Baselga di Pinè (TN), il cui consiglio direttivo regionale è composto da: Renzo Erbisti Presidente, Claudio Rensi Segretario, Andrea Dumitrina Chirich Tesoriere, Secondo (Dino) Sandiano Vicepresidente, Gilberto Moser e Marco Signoratti Consiglieri.
L’evento di inaugurazione, con invito aperto a tutti i dirigenti nazionali e i soci delle Giacche Verdi, si terrà dal 3 al 5 luglio 2020 nella meravigliosa cornice del Lagorai. Per l’occasione saranno quotidianamente organizzate uscite di trekking a cavallo aperte a tutti i partecipanti, per scoprire insieme le montagne trentine e assaggiare i prodotti tipici del territorio. E' possibile prenotare il soggiorno per una o più giornate, compresa la sistemazione dei cavalli.