Ma Como è molto più di questo. La città, che ha dato i natali a un “vip” del calibro di Alessandro Volta, sta vivendo negli ultimi tempi una rinascita culturale e artistica di grande rilievo. A cominciare dall’eredità voltiana che la città, accanto agli innumerevoli monumenti dedicati al suo illustre cittadino, ha recentemente esaltato grazie a Life Electric, opera dell’archistar Daniel Libeskind. L’architetto polacco-statunitense ha creato, al centro del lago, una struttura, ispirata alla forza dell’energia e alla pila voltiana, che si inserisce perfettamente nel paesaggio in un dialogo tra scienza, natura e architettura di grande fascino.
Architettura che nella storia di Como ricopre un ruolo importante, già a partire dagli anni ’20, quando in città fiorisce il movimento razionalista che vede in Giuseppe Terragni uno dei suoi massimi esponenti.
Un movimento architettonico e artistico che dà nuovo lustro alla città con la costruzione di edifici che richiamano ogni anno architetti da tutto il mondo. Il Novocomum, la Casa del Fascio, l’asilo Sant’Elia: sono solo tre delle opere razionaliste sul territorio che quest’anno celebra il centenario della morte dell’architetto e artista Antonio Sant’Elia, comasco e grande esponente della corrente futurista, a cui il Comune di Como ha dedicato una mostra nel 2013, proseguendo poi con un ciclo di esposizioni sulla città terminato nel 2015 con la mostra “Com’è viva la città”, nell’affascinante cornice della neoclassica Villa Olmo.
Arte e architettura, cultura e nuove tendenze che si fondono in una città dal grande respiro internazionale che, grazie alla sua posizione geografica privilegiata, tra Milano e la Svizzera, la bellezza del suo paesaggio e la presenza di entità culturali, scientifiche e artistiche di grande valore, accanto all’etichetta glamour sta conquistando sempre di più il suo spazio tra le città d’arte e di cultura a livello internazionale.
Ne sono un esempio le mostre di giovani artisti provenienti da tutto il mondo che ogni anno si ritrovano a Como per esporre le loro opere all’interno del CO.CO.CO. Como Contemporary Contest, concorso per giovani artisti organizzato ogni anno dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Como.
Un contest di grande spessore che nell’edizione appena passata ha premiato gli artisti Tania Brassesco e Lazlo Passi Norberto che hanno avuto l’onore di esporre le loro opere, tra il mese di novembre e dicembre 2015, nello spazio espositivo di San Pietro in Atrio, ex chiesa sconsacrata, restaurata dal Comune di Como negli anni ’80 e luogo di grande interesse culturale per la città.
Un luogo, San Pietro in Atrio, che ben traduce la vivacità culturale della città che si sta esprimendo negli ultimi anni, dando ampio spazio a manifestazioni di spessore come Miniartextil, rassegna di arte contemporanea in ambito textile art, nata a Como nel 1991 e ospitata annualmente a Parigi e Venezia e che sta suscitando l’interesse di realtà spagnole, tedesche e americane.
Non solo glamour quindi, ma arte, cultura e scienza per una città giovane e vivace che nel 2016 si affaccia sulla scena internazionale con una spinta nuova e tanto “bello” da offrire.
A cura di visitcomo.eu