È questo l’obiettivo del Road Show dei commercialisti per l’internazionalizzazione, il progetto del Consiglio nazionale di categoria presentato il 26 febbraio al Senato durante una conferenza stampa.
A spiegare l’iniziativa è stato Giovanni Gerardo Parente, Consigliere nazionale dei commercialisti delegato all’attività internazionale, che ha sottolineato come la presenza capillare dei commercialisti sul territorio italiano - 116.000 professionisti raggruppati in 144 Ordini territoriali - sia fondamentale per affiancare le imprese nel processo di internazionalizzazione.
Il Road Show, che partirà ad aprile per concludersi a novembre, toccherà dieci città italiane: Bologna, Brescia, Verona, Firenze, Perugia, Caserta, Bari, Palermo, Catanzaro e Roma.
Grazie alle informazioni che fornirà agli iscritti, questi ultimi potranno interfacciarsi con le Istituzioni che si occupano di mercati esteri e offrire alle aziende che assistono una consulenza a 360 gradi sulle questioni tecnico-operative connesse alle scelte di internazionalizzare l’attività.
Scelte che sempre più spesso sono necessarie alle PMI, per mantenere alta la competitività a livello globale. Si tratta, però, di un passo difficile da compiere sia per la mancanza di specifiche competenze manageriali, sia per la difficoltà di intercettare risorse finanziarie.
Infatti, come ha evidenziato il Sen. Francesco Giacobbe, “per mancanza di conoscenze e di risorse, molte PMI sono impossibilitate ad intraprendere un processo di internazionalizzazione. Ma ciò può avvenire coinvolgendo i commercialisti che sono in grado di individuare le imprese ed accompagnarle nei Paesi stranieri”.
Il Sen. Claudio Micheloni ha rimarcato l’importanza di fare sistema coinvolgendo le nuove generazioni degli italiani all’estero e ha aggiunto che “quella dei commercialisti è un’iniziativa concreta che contribuirà senz’altro a valorizzare le comunità italiane all’estero”.
Anche il presidente dell’ICE Riccardo Maria Monti ha sostenuto l’importanza delle comunità all’estero per la promozione del Made in Italy. “Da questo punto di vista - ha spiegato Monti - è fondamentale un’interazione con il sistema delle imprese mediata dai professionisti. Il commercialista, inoltre, è utile anche per la formazione dei giovani attraverso il supporto di società professionali spesso gestite proprio da commercialisti”.
Per Gaetano Fausto Esposito, segretario generale di Assocamerestero, “il Road Show è una pratica meritoria del Governo italiano a cui si aggiunge ora una parte che mancava: l’attività dei commercialisti”.
Il Road Show del Consiglio nazionale, infatti, desidera condividere gli obiettivi del Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy e supportare il progetto del Ministero dello sviluppo economico.
Perché un’azione coordinata e condivisa tra soggetti pubblici e privati è indispensabile e necessaria per rafforzare l’intero sistema economico italiano.
A cura della redazione