Gente in Movimento
  • Home
  • Chi siamo
  • Notizie
  • Collaboratori
  • Rivista
    • Sfoglia GM
    • Scarica GM
    • Regala GM
  • Contatti
  • Sponsor & Partner

La sicurezza nella Supply Chain

22/2/2021

0 Comments

 
Foto
Nella situazione economica e nella globalità degli scambi commerciali che contraddistingue l’attuale economia mondiale, la problematica della security, intesa come resistenza a uno o più atti intenzionali non autorizzati progettati, per causare incidenti o danni alla catena di fornitura detta supply chain, è di grande attualità.
Essa costituisce una sfida importante per le imprese che operano in una catena di fornitura articolata e che si estende in tutto il mondo, collegando un'ampia gamma di fabbriche, produttori di materie prime, luoghi di stoccaggio e partner di trasporto e logistica.

La globalizzazione offre molti vantaggi in ambito di mercato e produttivo, ma espone la supply chain anche a rischi difficili da controllare come ad esempio incendi, disastri naturali, attacchi informatici e terrorismo, che potrebbero compromettere lo stato delle merci creando gravi ritardi o disagi nella consegna ai clienti finali con conseguenti perdite economiche e d’immagine dell’azienda stessa.

La Certificazione della norma ISO 28000: 2007_Specification for security management system for the supply chain, è un utile strumento per le organizzazioni, in grado di portare vantaggi alle aziende di tutte le dimensioni, aiutandole a rispondere alle crescenti richieste dei clienti per una gestione sistematica della security.

Un sistema di gestione conforme alla norma ISO 28000 può migliorare la fiducia, la reputazione e la crescita futura dell’azienda, creando i seguenti vantaggi:

  • monitorare e gestire i rischi per la security in tutta l'azienda e nella catena di fornitura
  • attirare nuovi clienti per le aziende di trasporti e di logistica
  • aiutare le aziende a proteggere i propri processi operativi all'interno della catena di fornitura.
  • rassicurare le parti interessate all'impegno dell’organizzazione verso la security delle persone, dei beni e servizi.
  • consentire alla direzione di concentrare risorse nelle aree di maggiore rischio.
  • confrontare le pratiche di gestione della security dell’organizzazione con le best practice internazionali
  • ridurre i costi attraverso una mitigazione degli incidenti di sicurezza e una potenziale riduzione dei premi assicurativi aziendali.
  • migliorare l'efficienza delle pratiche lavorative
 
La norma ISO 28000 è uno standard internazionale che soddisfa i requisiti di un sistema di gestione della security (SCS) per la catena di fornitura. Specifica gli aspetti per aiutare l'organizzazione ad identificare e valutare le minacce alla sicurezza e a gestirle man mano che si presentano nella catena di fornitura. La gestione della sicurezza della supply chain è perfettamente integrabile ad altri aspetti dell’organizzazione aziendale sia in termini di gestione operativa che di rischi, inclusi quelli della salute e sicurezza sul lavoro.

Attraverso il sistema di gestione come proposto dalla ISO 28000, le organizzazioni possono determinare se sono state individuate misure di sicurezza appropriate in grado di proteggere la proprietà e i prodotti da vari rischi e minacce, sia interne che esterne.
 
La norma ISO 28000 è applicabile a tutte le organizzazioni indipendentemente dalle dimensioni e attività: dalla piccola azienda alla multinazionale, in produzione, assistenza, stoccaggio o trasporto, in qualsiasi fase della catena di produzione o di fornitura che desideri migliorare la propria Supply Chain Security.
 
Lo Standard ISO28000:2007 come tutte le norme ISO riferite ai sistemi di gestione si basa sul principio del miglioramento continuo PDCA (Plan, Do, Check, Act) che rappresenta un metodo riconosciuto di miglioramento dei propri processi.
 
Nella fase “Plan” l’azienda dovrà:
  • individuare la Politica per la Supply Chain Security
  • definire le risorse per l’implementazione e il mantenimento del sistema ISO28000
  • valutare il rischio tenendo conto dei possibili scenari a cui l’organizzazione potrebbe essere esposta anche in accordo alle norme e leggi che l’azienda deve rispettare.
  • definire contromisure al fine di ridurre il rischio
  • definire Programmi, obiettivi e target
 
Nella fase “Do” l’azienda dovrà:
  • definire la struttura organizzativa e relative competenze
  • implementare le azioni necessarie per mitigare il rischio
  • sviluppare la necessaria documentazione operativa a supporto
  • monitorare le attività e dare attuazione al sistema
  • identificare un piano di gestione delle emergenze
 
Nella fase “Check” l’azienda dovrà:
  • monitorare e misurare
  • gestire le non conformità, gli incidenti di security, i reclami dando seguito a opportune azioni correttive e preventive
  • effettuare periodici Audit interni al fine di monitorare lo stato del sistema e la sua corretta applicazione  

Nella fase di “Act” l’azienda dovrà:
  • eseguire il riesame della direzione tenendo conto dei programmi, obiettivi e traguardi raggiunti insieme al risultato degli audit interni e alle performance del sistema SCS
  • valutare e definire ulteriori azioni e decisioni che possano portare ad un miglioramento del sistema della SCS
 
Il cuore della certificazione è la valutazione del rischio dove l’azienda deve riflettere, fuori dai normali schemi operativi, come i suoi processi e attività aziendali possono essere minacciati da vari scenari tra cui:
  • intrudere o prendere il controllo di un bene (inclusi i trasporti) all'interno della catena di fornitura
  • utilizzare la catena di fornitura come mezzo di contrabbando
  • attuare delle manomissioni delle informazioni
  • manomettere la propria Cargo Integrity
  • effettuare un uso non autorizzato di beni, strumenti e apparecchiature
 
Durante la valutazione dei rischi l’organizzazione dovrà prendere in considerazione:
  • il Controllo dell’accesso fisico ai locali, ai mezzi e alle informazioni sensibili
  • la natura dei mezzi di trasporto (camion, ferrovia, chiatte, aerei, navi, ecc.), tenendo conto anche dei loro servizi e del possibile utilizzo improprio
  • la movimentazione e manipolazione dei beni durante le fasi di caricamento, produzione, deposito, trasferimento, scarico
  • la modalità di trasporto delle merci (aerea, stradale, rotaia e marittima)
  • il rilevamento e la prevenzione delle intrusioni applicate alle spedizioni.
  • attività di controllo, ad es. ispezioni del veicolo.
  • il livello di competenza, formazione, consapevolezza e integrità dei propri collaboratori
  • l’utilizzo di partner commerciali.
  • le prassi e il controllo delle comunicazioni interne ed esterne: gestione o elaborazione di informazioni su merci o vie di trasporto tra cui la protezione e garanzia dei dati
  • informazioni esterne tra cui legali, ordini da parte delle autorità, incidenti.

A cura di Luigi Fabbroni e Alessandro Falchi.
© Gente in Movimento - riproduzione riservata

0 Comments

Your comment will be posted after it is approved.


Leave a Reply.

    RUBRICHE

    Tutti
    ATTUALITÀ
    BENESSERE E BELLEZZA
    CINEMA E LIBRI
    CONSUMATORE
    COSTUME E SOCIETÀ
    DESIGN
    ECONOMIA E LAVORO
    EUROPA
    EVENTI
    EVENTI E SPETTACOLI
    FOOD & WINE
    FOTOGRAFIA
    IMPRESA
    INNOVAZIONE
    MODA
    MOTORI
    MUSICA
    POLITICA
    PREVIDENZA
    PROFESSIONI
    RASSEGNA STAMPA
    SICUREZZA
    SPORT
    TEMPO LIBERO
    VIAGGI

    ARCHIVIO

    Gennaio 2023
    Dicembre 2022
    Novembre 2022
    Ottobre 2022
    Maggio 2022
    Aprile 2022
    Marzo 2022
    Febbraio 2022
    Gennaio 2022
    Dicembre 2021
    Novembre 2021
    Ottobre 2021
    Settembre 2021
    Agosto 2021
    Luglio 2021
    Giugno 2021
    Maggio 2021
    Aprile 2021
    Marzo 2021
    Febbraio 2021
    Gennaio 2021
    Dicembre 2020
    Novembre 2020
    Ottobre 2020
    Settembre 2020
    Agosto 2020
    Luglio 2020
    Giugno 2020
    Maggio 2020
    Aprile 2020
    Marzo 2020
    Febbraio 2020
    Gennaio 2020
    Dicembre 2019
    Novembre 2019
    Ottobre 2019
    Settembre 2019
    Agosto 2019
    Luglio 2019
    Giugno 2019
    Maggio 2019
    Aprile 2019
    Marzo 2019
    Febbraio 2019
    Gennaio 2019
    Dicembre 2018
    Novembre 2018
    Ottobre 2018
    Settembre 2018
    Agosto 2018
    Luglio 2018
    Giugno 2018
    Maggio 2018
    Aprile 2018
    Marzo 2018
    Febbraio 2018
    Gennaio 2018
    Dicembre 2017
    Ottobre 2017
    Settembre 2017
    Luglio 2017
    Maggio 2017
    Marzo 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Settembre 2016
    Agosto 2016
    Luglio 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016
    Febbraio 2016
    Gennaio 2016
    Dicembre 2015
    Novembre 2015
    Ottobre 2015
    Settembre 2015
    Agosto 2015
    Luglio 2015
    Giugno 2015
    Maggio 2015
    Aprile 2015
    Marzo 2015
    Febbraio 2015
    Gennaio 2015
    Dicembre 2014

Copyright © 2019 GENTE IN MOVIMENTO. Tutti i diritti riservati
Testata giornalistica iscritta nel Registro della Stampa del Tribunale di Aosta - aut. n° 3/2014
Proprietario ed Editore: DGConsulting s.c. (P.IVA 05034680966), con iscrizione al ROC n° 24934.
​Direttore responsabile: Secondo Sandiano
Per qualsiasi comunicazione: redazione@genteinmovimento.com -  Collabora con noi
Iscriviti alla Newsletter