Oltre a limiti di esposizione professionale più stringenti, nel caso del nichel e dei suoi composti è stata introdotta l’importante distinzione tra frazione inalabile e frazione respirabile, dove la prima interessa le alte vie respiratorie e la seconda quelle basse. La proposta della Commissione prevede inoltre un congruo periodo di adattamento ai nuovi limiti di esposizione per le aziende dei settori coinvolti. Ho tuttavia ritenuto importante sottolineare nel mio report la necessità di prevedere un approccio specifico per le piccole e medie imprese, le quali, dato il limitato capitale umano ed economico, avranno bisogno di strumenti consoni al fine di adattarsi ai nuovi valori adottati.
Inoltre, rispetto alla proposta della Commissione Europea, ho ritenuto fondamentale affrontare due problematiche: la prima riguarda i prodotti medicinali pericolosi, la seconda le sostanze reprotossiche. I tre principali gruppi di farmaci pericolosi riguardano i medicinali antineoplastici, immunosoppressori e antivirali, utilizzati principalmente per il trattamento del cancro, dei trapianti, dell'artrite e di altre patologie. Ogni anno, più di 12,7 milioni di operatori sanitari in Europa, sono potenzialmente esposti a questi farmaci. La manipolazione, la preparazione e la loro somministrazione espone medici, infermieri e altri operatori sanitari a elevati rischi per la salute, che infatti, secondo gli studi, hanno una probabilità tre volte superiore di contrarre tumori maligni. Per queste ragioni, ho optato per emendare l’Allegato 1 della direttiva, al fine di includere i farmaci pericolosi, e per richiedere l’introduzione di linee giuda che consentano lo scambio di informazioni e buone prassi fra gli Stati Membri.
Le sostanze reprotossiche, invece, consistono in sostanze che sono pericolose per la riproduzione umana. Anche in questo caso, le reprotossine interessano soprattutto gli operatori del comparto sanitario, i quali possono manifestare problematiche legate all’apparato riproduttore: riduzione della fertilità, aborti spontanei, disfunzioni erettili, solo per citarne alcuni.
La quarta proposta di revisione della Direttiva si inserisce nel più ampio piano “Europe’s Beating Cancer Plan” lanciato dalla Commissione Von der Leyen ad inizio 2020. Prevenzione è la parola chiave: l’obiettivo di ridurre i limiti di esposizione professionale a sostanze cancerogene va proprio in questa direzione, prevenire l’esposizione ad agenti pericolosi, ridurre i casi di cancro legati ad una professione, proseguire insieme nella strada della lotta contro il cancro. È su queste cose che l’Europa può fare concretamente la differenza!
A cura di Stefania Zambelli.