Da più di quarant’anni il Club onora il celebre cantautore Luigi Tenco, tragicamente scomparso nel 1967 proprio a Sanremo, organizzando la “Rassegna della canzone d’autore”, un festival che dal 1974 va in scena ogni anno al Teatro Ariston.
Il Club Tenco è riconosciuto a livello internazionale per la sua autorevole azione nel campo musicale e sono sempre moltissimi gli ospiti del suo festival, tra cantautori e autori italiani e stranieri.
Anche quest’anno, per la 39esima edizione del festival, molti artisti che si sono distinti particolarmente nel corso della propria carriera hanno offerto una performance sul palco della rassegna. I migliori dischi italiani di canzone d’autore sono stati insigniti delle “Targhe Tenco” da un’ampia giuria di giornalisti del campo musicale.
L’edizione 2015 del festival, dal tema “Fra la via Aurelia e il West”, è stata dedicata a Francesco Guccini e si è svolta dal 22 al 24 ottobre, fra serate al Teatro Ariston, appuntamenti mattutini e pomeridiani presso la sede del Club ed eventi pre-serali nel quartiere della Pigna.
La rassegna è stata inaugurata il 21 ottobre con l’apertura della nuova sede del Club Tenco, in piazza Cesare Battisti, a Sanremo.
Protagonista dell’evento, come già detto, il cantautore bolognese Francesco Guccini, che ha anche assistito alle esibizioni di diversi artisti che lo hanno omaggiato, proponendo ognuno un suo brano durante le tre serate a teatro.
Da Vecchioni a Bersani, passando per Petrini, Consoli e Pieraccioni, molti artisti italiani hanno reso omaggio sul palco dell’Ariston al maestro Guccini, presentati e intrattenuti da Paolo Migone.
Ma questo festival non comunica soltanto attraverso la musica: durante le tre giornate, infatti, presso la nuova sede del Club Tenco è stata allestita la mostra “Fra la rete dei giardini. Canzoni di Guccini fotografate” a cura di Cosimo Damiano Motta, Elisabetta Vacchetto e Pierangelo Vacchetto, mentre all’Artiston è stata aperta la visita ai disegni umoristici “Guccini e l’infermiera” a cura di Stefano Giraldi, da un’idea di Luciano Barbieri.
È stata anche presentata la rivista del Club Tenco “Il Cantautore”, pubblicata annualmente in occasione del festival, che quest’anno dedica un inserto speciale proprio al cantautore bolognese.
La Targa per l’album dell’anno è andata a Mauro Ermanno Giovanardi con “il mio stile” mentre la Targa dedicata all’album in dialetto è stata conferita a Cesare Basile con “Tu prenditi l’amore che vuoi e non chiederlo più”.
A riguardo dei nuovi brani presentati, nella sezione “Opera prima” la vittoria è andata a La Scapigliatura, con il disco omonimo. I Tetes de Bois con l’album “Extra”, dedicato a Leo Ferrè, hanno vinto tra gli interpreti di canzoni non proprie.
La Targa per la miglior canzone, in cui gli sfidanti sono gli autori dei brani e non i loro interpreti, è stata assegnata a “Il senso delle cose” di Cristina Donà e Saverio Lanza, cantata da Cristina Donà.
Di particolare rilievo l’esibizione di Roberto Vecchioni, che ha omaggiato l’amico Guccini cantando lo storico brano “Bisanzio”.