Nel precedente numero vi abbiamo proposto un percorso verso l’Europa delle Istituzioni dell’Unione europea. Ecco dunque che, in questa prima tappa del nostro percorso, vi proponiamo di conoscere quali sono le Istituzioni che rappresentano il nostro Paese e che interloquiscono con le Istituzioni europee di Bruxelles. |
A livello governativo, il principale punto di riferimento è il Dipartimento per le politiche europee. Il Dipartimento è la struttura di supporto di cui il Presidente del Consiglio dei Ministri si avvale per le attività inerenti all'attuazione delle politiche generali e settoriali dell'Unione europea. Il Dipartimento esercita una serie di attività di comunicazione ed informazione per rafforzare la conoscenza delle politiche dell'Unione europea e dei diritti fondamentali dei cittadini europei. Previene il contenzioso comunitario e segue le questioni riguardanti la libera circolazione delle persone, dei servizi e delle merci. Il responsabile politico del Dipartimento è il Sottosegretario di Stato, nel Governo attuale Sandro Gozi.
A livello diplomatico, a giocare un ruolo di primo piano è la Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione europea. Questa Istituzione che rappresenta ogni Stato membro dell’UE, viene comunemente definita l’Ambasciata dell’Italia presso l’UE (a Bruxelles ogni Paese membro ha due Ambasciate, l’Ambasciata presso il Regno del Belgio e l’Ambasciata presso l’UE). La Rappresentanza Permanente svolge un ruolo di coordinamento nei rapporti fra le Autorità italiane e le Istituzioni dell’Unione europea, sia nella fase di condotta dei negoziati sia nella cura delle relazioni con le altre istituzioni, in particolare il Parlamento Europeo e la Commissione europea. L’obiettivo principale della Rappresentanza Permanente è quello di promuovere e difendere nell’ambito dell’Unione europea gli interessi dell’Italia nei diversi settori (politica agricola, politica dell’immgrazione, politica marittima, ecc.).
Ora, contrariamente a quanto spesso si crede, l’Europa non ci impone unilteralmente delle decisioni, ma ogni decisione è il frutto di «trattative» a cui hanno partecipato i Rappresentanti di ogni Stato membro. Ecco dunque che la Rappresentanza Permanente svolge un ruolo particolarmente rilevante in seno al COREPER, ossia il Comitato dei Rappresentanti Permanenti dei diversi Paesi membri dell’Unione. Composto dai capi (ambasciatori) o dai vice-capi delegazione (vice-ambasciatori) degli Stati membri presso l'UE, Il COREPER è il principale organo preparatorio del Consiglio dell'Unione europea, infatti il suo compito principale è quello di preparare le discussioni ed elaborare i negoziati che anticipano le riunioni del Consiglio dell'Unione europea. Pur non avendo potere decisionale, il COREPER svolge così un ruolo fondamentale nell'elaborazione delle politiche dell'Unione europea, proprio perchè la maggior parte dei negoziati tra gli Stati membri sulle decisioni da prendere avviene al suo interno. È in questa sede che i nostri Rappresentanti devono difendere gli interessi nazionali, e ciò in armonia con l’interesse generale dell’Unione.
Per quanto riguarda la sua composizione, il COREPER può riunirsi in due formazioni differenti, secondo la materia che viene trattata. Il COREPER I, che è composto dai vice-capi delegazione degli Stati membri (vice-ambasciatori), si occupa di preparare le riunioni del Consiglio dell'Ue nelle seguenti materie: agricoltura e pesca, ambiente, competitività, istruzione, gioventù e cultura, occupazione, politica sociale, salute e protezione dei consumatori, trasporti, telecomunicazioni ed energia. Il COREPER II, invece, che è composto dai capi-delegazione (ossia dagli ambasciatori) degli Stati membri, si occupa di preparare le riunioni del Consiglio dell'Ue nelle seguenti materie: affari esteri, affari generali, affari economici e finanziari, giustizia e affari interni. Si tratta dunque di una ripartizione di competenze tra l’ambasciatore ed il vice-ambasciatore della Rappresentanza Permanente secondo la materia che viene discussa. Il cittadino ha, dunque, un interesse diretto a potere accedere all’informazione sulla posizione che la propria Rappresentanza Permanente ha assunto nell’ambito delle trattative che si svolgono nei diversi settori della politica europea (pesca, agricoltura, giustizia, ambiente, ecc). Percorrendo il sito della nostra Rappresentanza non abbiamo trovato alcuna infomazione al riguardo!
A livello territoriale, quasi tutte le Regioni italiane hanno il proprio ufficio di rappresentanza a Bruxelles. Tale Ufficio di rappresentanza interloquisce e si rapporta essenzialmente con la propria Amministrazione regionale, trattandosi dunque di strumenti di collegamento tecnico, amministrativo e operativo tra le strutture regionali e le Istituzioni europee. In base al principio di autonomia, ciascuna Regione decide l’ammontare del budget da assegnare alla propria rappresentanza e quali compiti affidargli. Il punto di vista offerto dagli uffici regionali di rappresentanza dovrebbe riuscire ad avvicinare le esigenze del territorio alle scelte politiche intraprese a livello comunitario. Vista la crescente importanza del contesto europeo, e la necessità di individuare nuove fonti di finanziamento, la maggior parte dei comuni italiani si sta dotando di appositi uffici dedicati alle politiche comunitarie.
Inoltre, ad occuparsi direttamente di Unione europea sono anche i rappresentanti di interessi particolari, associazioni di categoria, camere di commercio e sindacati. Tutte queste organizzazioni hanno propri uffici che seguono le tematiche comunitarie. Le più importanti tra esse hanno una propria struttura di rappresentanza anche a Bruxelles.
Infine, Commissione europea e Parlamento europeo hanno un proprio ufficio di rappresentanza in Italia.
Quanto sopra esposto ha come scopo quello di coinvolgere ogni cittadino nel processo della politica europea ed incitarlo a conoscere il «sistema» che gli appartiene e che dunque deve difendere i suoi interessi. Il nostro appello è dunque: l’Europa vi appartiene, occupatevene !
A cura di Mariapaola Cherchi e Giovanni Fernandes