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Che pensione avrai? Ecco il calcolo online

13/11/2015

 
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​Prende avvio il nuovo strumento INPS con cui ciascuno può simulare l’importo della propria futura pensione.
Con l’operazione trasparenza, attuata dal nuovo Presidente dell’Inps Marco Boeri fin dal suo insediamento, l’Istituto Previdenziale Italiano sta fornendo una serie di informazioni utili ai cittadini italiani, che mette l’Inps veramente in una casa di vetro. La trasparenza è diventata uno degli elementi importanti del nuovo corso dell’INPS.
Tra le informazioni e tra i progetti importanti si può annoverare il progetto innovativo chiamato “La mia pensione”.
Negli anni passati si era parlato più volte di questa possibilità di informazione e più volte l’Istituto Previdenziale aveva parlato della famosa “busta arancione”, che si identificava con il servizio di conoscenza del proprio futuro pensionistico. Oggi tutto ciò è diventato realtà.
“La mia pensione” è il nuovo servizio di Inps che permette di simulare quella che sarà, presumibilmente, la pensione che si riceverà al termine dell’attività lavorativa. Il calcolo della pensione tiene conto della normativa attualmente in vigore e si basa su tre fondamentali elementi: l’età, la storia lavorativa e la retribuzione/reddito.
Possono usufruire di questo nuovo servizio dell’INPS i lavoratori con contribuzione versata al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, alle Gestioni Speciali dei Lavoratori Autonomi (Artigiani e Commercianti, Coltivatori diretti, coloni e mezzadri), e alla Gestione separata, con rilasci successivi per fasce di età:
  • dal 1° maggio, i lavoratori sotto i 40 anni;
  • dal 1° giugno, i lavoratori sotto i 50 anni;
  • dal 1° luglio, tutti i lavoratori sopra i 50 anni.
Dal 2016, il servizio sarà disponibile anche per i dipendenti pubblici e per i lavoratori con contribuzione versata agli altri Fondi e Gestioni amministrate dall’Inps.
Per accedere a questo servizio è fondamentale che il cittadino sia in possesso del PIN INPS, con cui si può accedere tranquillamente anche da casa, per avere tutte le informazioni previdenziali necessarie.
Il servizio permette all’utente di:
  • controllare i contributi che risultano versati in Inps e accedere, eventualmente, al servizio di segnalazione contributiva per comunicare all’Inps i periodi di contribuzione mancanti;
  • conoscere la data in cui si matura il diritto alla pensione di vecchiaia o anticipata;
  • calcolare l’importo stimato della pensione “a moneta costante”, prescindendo cioè dall’andamento dell’inflazione;
  • ottenere una stima del rapporto fra la prima rata di pensione e l’ultimo stipendio (tasso di sostituzione).
Per confrontare diversi scenari e operare le scelte per costruire la propria futura pensione, il servizio consente di effettuare differenti simulazioni, modificando:
  • la retribuzione dell’anno in corso e l’andamento percentuale annuo, per verificare come retribuzioni diverse possano incidere sull’importo della futura pensione;
  • la data di pensionamento, per stimare l’effetto economico di un posticipo;
  • una combinazione delle due variabili retribuzione e data di pensionamento.
Il settore pubblico impiego, inizialmente, sarà escluso dalla campagna, in quanto l’Ente Previdenziale dovrà prima finire di meccanizzare tutte le posizioni contributive, e solo successivamente, a partire da settembre 2016 inizierà ad essere coinvolto, in forma graduale e cioè per comparti, iniziando dagli Enti Locali.
Bastano pochi passaggi per permettere a qualsiasi cittadino di arrivare al proprio estratto conto, verificare eventuali anomalie e segnalare direttamente errori od omissioni.
Andando avanti nel programma l’utente giunge alla previsione base, dove gli vengono fornite le date per l’accesso alle possibili pensioni o di vecchiaia o di anzianità. Può verificare gli importi mensili e il controllo con l’ultima retribuzione stimata.
È importante ricordare che tutto il processo è improntato come simulazione vera e propria e che la stessa può essere soggetta a cambiamenti in base ad alcuni fattori, per ogni utente, come la propria vita lavorativa (ad esempio, periodi di disoccupazione, cambio di attività lavorativa, ecc.) oppure per elementi esterni quali aspettative di vita media o andamento dell’economia in generale.
Il cittadino può modificare, successivamente, alcuni parametri come la retribuzione o eventuali periodi di sospensione del lavoro.
È importante sottolineare che le stime vengono elaborate in moneta costante ipotizzando uno scenario che possiamo considerare di base, quindi un aumento della retribuzione dell’1,5% l’anno.



A cura di Giovanni Firera
© Gente in Movimento - riproduzione riservata


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