Una delle categorie professionali che soffre di una notevole carenza di personale è quella degli autisti. Per cercare di contrastare questa mancanza il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha stanziato un fondo di ben 25,3 milioni di euro destinato ad erogare, per il periodo compreso tra il 1° luglio 2022 e il 31 dicembre 2026, un bonus per l’ottenimento della patente o delle abilitazioni professionali per la guida dei veicoli destinati all’esercizio dell’attività di autotrasporto di persone e di merci. A cura di Gabriele Azzi |
Il portale per inserire i dati è accessibile tramite SPID, CIE o CNS. Il buono, una volta ottenuto, lo si potrà trovare direttamente nella stessa piattaforma e sarà utilizzabile nelle autoscuole accreditate. L’attivazione dovrà avvenire entro 60 giorni dall’emissione e superato questo limite verrà annullato. In questo caso può essere chiesto una seconda volta ripetendo la stessa procedura. L’abilitazione alla guida di un mezzo pesante dovrà essere conseguita entro 18 mesi dall’attivazione del bonus.
Perché questo contributo può diventare una grande opportunità? Innanzitutto perché l’investimento per ottenere le certificazioni necessarie a svolgere la professione di autista può diventare molto oneroso (anche se occorre considerare che con la notevole necessità di queste figure professionali, diventerebbe relativamente facile essere assunti, e con circa tre mesi di stipendio si rientrerebbe del capitale investito).
Fare affidamento perciò sull’erogazione del bonus rappresenterebbe un notevole aiuto, anche perché si tratta di provvedere alla propria formazione professionale. Parallelamente a questo importante aiuto economico, a conferma del costante aumento di richiesta della figura di autista e dell’importanza di una corretta formazione in tal senso, da qualche tempo alcuni Istituti di Istruzione superiore hanno istituito percorsi didattici dedicati, che stanno riscuotendo un buon successo. Prevedono l’insegnamento di competenze trasversali quali attività di progettazione, realizzazione, manutenzione e conduzione dei mezzi di trasporto. Oppure la gestione dei servizi di logistica, magazzino, traffico merci e passeggeri; e ancora l’applicazione di nuove tecnologie ai processi produttivi e tutto quanto necessario all’ottimizzazione delle varie procedure nell’ambito del trasporto, senza dimenticare lo studio delle lingue straniere. Si può auspicare quindi che in un prossimo futuro la sinergia di questi incentivi economici e l’attenzione alla corretta formazione possano contribuire a risolvere il grave problema della carenza di personale, aumentando allo stesso tempo la professionalità delle persone coinvolte in questo importantissimo settore.