L’iniziativa, presentata sul portale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si inquadra nell’ambito del Piano Strategico del Turismo 2017-2022 e del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche/Piano Straordinario della Mobilità turistica.
L’obiettivo? Recuperare nel giro di tre anni più di 300 strutture pubbliche selezionate all’interno di un parco che conta 1.800 beni pubblici.
Si tratta di masserie e rifugi, case cantoniere, caselli idraulici, ma non solo: anche strutture di pregio come monasteri, castelli, ville, che si trovano lungo i cammini e i percorsi ciclopedonali e storico-religiosi che attraversano tutta l’Italia.
Questo nuovo progetto “a rete” dell’Agenzia del Demanio è promosso da MiBact e MIT, ed è stato presentato questa mattina nella “Sala Spadolini del MiBACT dal Direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, alla presenza sia del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, sia dal Capo di Gabinetto del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Giampaolo D’Andrea.
Nell’anno 2017 saranno 103 gli immobili dismessi. Di questi, 43 dello Stato, 50 degli Enti territoriali e 10 di Anas, da affidare alle imprese e attività di giovani, cooperative e associazioni, al fine di essere recuperati e trasformati in attività e servizi di supporto ai viaggiatori.
Grazie a questa iniziativa pellegrini, turisti, camminatori, ciclisti e tutti coloro che amano lo slow travel potranno dormire, mangiare, conoscere la storia locale dei tracciati che stanno percorrendo.
È partita inoltre la consult@zione pubblica, organizzata con il contributo del Touring club ed accessibile dal sito dell’Agenzia del Demanio (www.agenziademanio.it) che fino al 26 giugno prossimo raccoglierà idee e suggerimenti utili per la definizione delle linee guida dei bandi che saranno pubblicati entro l’estate.
“La consultazione permetterà di mantenere la caratteristica della proposta “dal basso” che ha accompagnato anche l’elezione a livello nazionale di tracciati già identificati dalle associazioni e dai territori”, ha spiegato il Ministro Graziano Delrio, che ha aggiunto: “Abbiamo stanziato un milione di euro per tre anni per gli itinerari turistici a piedi. A dimostrazione che anche i cammini e i percorsi ciclabili sono grandi opere infrastrutturali. Pensare quindi di fare strutture di accoglienza e di servizio per i viandanti e i cicloturisti è un altro modo di sviluppare il turismo e l’economia rispetto a quello classico. Senza sottovalutare il fatto che i tempi di ammortamento di un investimento su una ciclovia sono venti, trenta volte inferiori a un intervento su strada normale. E questo perché si innesca un meccanismo virtuoso con vantaggi socio-economici e benefici ambientali”.
Il Ministro Delrio ha ribadito quindi l’importanza di un’iniziativa che contribuirà a consolidare sette grandi tracciati - le ciclopiste del Sole, del Vento, dell’Acqua; i cammini di San Francesco e San Benedetto; la via Appia e la via Francigena, e 14 itinerari locali - con sistema infrastrutturale nazionale della mobilità dolce e sostenibile.
“Perché il nostro Paese merita di essere vissuto in maniera dolce”, ha continuato il Ministro “per visitare l’Italia è necessario prendersi il proprio tempo. Oggi stiamo assistendo ad una forte richiesta di turismo lento. È una domanda di avanguardia, che nei prossimi anni è destinata a crescere e dobbiamo quindi realizzare le infrastrutture per farci trovare pronti”.
Tutti gli immobili statali dismessi saranno assegnati in concessione gratuita di nove anni, rinnovabile per altri nove, a cooperative, associazioni e imprese costituite da soggetti sotto i 40 anni oppure in concessione di valorizzazione della durata da 6 a 50 anni a privati in grado di sostenere importanti costi di investimento per progetti di riconversione a forte impatto sul territorio e a beneficio dell’intera comunità.
A cura della redazione