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Bonus Sanatoria Ricerca & Sviluppo

14/11/2022

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La Sanatoria su Progetti di Ricerca & Sviluppo è una misura rivolta a tutti quei contribuenti che hanno erroneamente portato in compensazione il Credito d’Imposta Ricerca & Sviluppo tra il 2015 e il 2019. 
​
A cura di Davide Spitale
Questa misura è nata perché il legislatore resosi conto dello stato di incertezza che regna in tale ambito applicativo, ha deciso di gettare la spugna e non sanzionare i contribuenti che hanno agito in buona fede.
​
Come si aderisce alla Sanatoria Ricerca & Sviluppo?
Per aderire alla sanatoria, bisogna inviare domanda all’Agenzia delle Entrate entro il 30 settembre 2022. Inoltre, bisogna restituire le somme entro il 16 dicembre 2022, in un’unica soluzione, oppure in tre rate annuali di pari importo:
• la prima entro il 16 dicembre 2022
• la seconda entro il 16 dicembre 2023
• la terza rata entro il 16 dicembre 2024. Il mancato pagamento di una delle rate entro la scadenza prevista fa decadere la sanatoria e comporta l’iscrizione a ruolo dei residui importi dovuti.

Chi può accedere alla Sanatoria Bonus Ricerca & Sviluppo?
Possono beneficiare del ravvedimento gratuito coloro che:
• nei periodi d’imposta compresi tra il 2015 e il 2019 hanno realmente svolto attività e sostenuto le relative spese in tutto o in parte non qualificabili come attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta secondo i requisiti prescritti dalla norma;
• hanno commesso errori nella quantificazione o individuazione delle spese agevolabili oppure nella determinazione della media storica di riferimento da raffrontare con l’importo degli investimenti realizzati; La procedura è attivabile anche da chi, con riferimento al periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016, ha applicato la norma in maniera non conforme all’interpretazione autentica fornita dalla legge di bilancio 2019 (articolo 1, comma 72, legge 145/2018).

Chi non può aderire alla Sanatoria Ricerca & Sviluppo?
Restano esclusi dalla procedura di riversamento i contribuenti che abbiano compensato crediti di imposta derivanti da:
• condotte fraudolente.
• fattispecie simulate.
• false rappresentazioni della realtà attraverso l’utilizzo di documenti falsi.
• mancanza della documentazione utile ai fini della dimostrazione del sostenimento dei costi per ricerca e sviluppo. La procedura è inoltre preclusa nel caso in cui il credito d’imposta utilizzato in compensazione sia già stato contestato “con un atto di recupero crediti, ovvero con altri provvedimenti impositivi, divenuti definitivi” al 22.10.2021.

Sanatoria Ricerca & Sviluppo: come verificare se è tutto a norma?
Intraprendere in modo autonomo un percorso di verifica sui Crediti d’imposta su Ricerca & Sviluppo portati in compensazione negli ultimi 5 anni può essere alquanto rischioso e no fattibile entro i termini richiesti. È bene affidarsi a degli esperti che con strumenti e metodologie permettano di analizzare progetti e procedure intercorse per l’ottenimento del Credito, in modo tale da capire se è necessario aderire o no alla Sanatoria. Strumenti e memorie tecniche di approfondimento che se necessario permetteranno di approcciare in modo corretto alla Sanatoria. In caso contrario potranno essere comunque una base costruttiva per progetti futuri di Ricerca & Sviluppo.
© Gente in Movimento - riproduzione riservata

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