Ad iniziare dalla salute e dal benessere di chi usa la bici, ad ogni età. Attraverso l’attività fisica legata all’uso delle due ruote a pedali si riducono le patologie cardiovascolari e le altre conseguenze debilitanti per la salute umana legate alla sedentarietà.
Il settore della bicicletta ha poi anche importanti risvolti economici: questo mezzo di trasporto consente, infatti, di incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti, creando più posti di lavoro in relazione agli investimenti rispetto a qualsiasi altro veicolo. Con questo mezzo di trasporto garantiamo modelli sostenibili di produzione e di consumo perché il suo utilizzo e l’ampia diversità delle produzioni locali sono un binomio perfetto: quasi in tutti i centri abitati almeno la metà di tutta la logistica di ultimo miglio può essere fatto mediante la bici.
La bicicletta, dunque, aiuta concretamente l’economia, l’occupazione, la salute, il turismo e l’ambiente. Per questo, nonostante l’emergenza sanitaria Covid-19 e le sue ripercussioni economiche, abbiamo fortemente voluto una misura – inserita nel cosiddetto Decreto Rilancio – in grado di ampliare il bonus mobilità adottato nel decreto di contrasto ai cambiamenti climatici.
In aggiunta alle modifiche al Codice della strada contenute in quest’ultimo decreto, questa misura conferma la nostra volontà concreta di realizzare altri decisivi passi per un cambiamento più rapido delle abitudini quotidiane. Abbiamo sempre pensato, infatti, che incentivare le persone a camminare e a pedalare sia la strada da seguire per migliorare la salute, l’economia, la mobilità e la vivibilità delle nostre città e del Paese. Per farlo, bisogna investire in percorsi diretti, veloci e sicuri, incoraggiando i cittadini a utilizzare mezzi di trasporto alternativi all’auto privata.
I primi riscontri dicono che il bonus mobilità risulti essere molto apprezzato dai cittadini e sta dando un impulso importante alla filiera produttiva. Ma in cosa consiste? Si tratta di un buono il cui valore può arrivare sino ai 500 euro e può coprire il 60% del costo sostenuto, valido per tutti gli acquisti effettuati a partire dal 4 maggio scorso e che resterà in vigore sino al 31 dicembre 2020.
Sostenuto da un fondo di 120 milioni di euro del Ministero dell’Ambiente, il bonus consentirà ai cittadini di acquistare una bici, classica o a pedalata assistita, un monopattino, un segway o un monowheel. Possono accedere a questo “buono mobilità” i residenti maggiorenni nei capoluoghi di Regione, nelle Città metropolitane, nei capoluoghi di Provincia nonché nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti.
L’obiettivo è quello di cambiare marcia rispetto al passato negli spostamenti delle persone. Ogni politica messa in atto si muove in questa direzione. Crediamo fortemente, infatti, che la mobilità green sarà la più grande alleata delle nostre città nella ripresa post Covid-19 per quanto riguarda la mobilità.
Inoltre, con questa misura diamo un sostegno concreto ad una filiera virtuosa della nostra industria: l’Italia, infatti, rappresenta il secondo produttore di bici al mondo. Sebbene molti pensano che nel nostro Paese sia un mezzo di trasporto minimale, la biciletta è utilizzata da oltre 2 milioni di italiani; la metà di questi la usa per il tragitto casa-scuola.
Numeri significativi che ci fanno capire in quale direzione conviene andare. Tutti gli indici economici dicono che questo è un trend in espansione che crescerà ancora di più se ai cittadini vengono date le risorse per accelerare questo processo. E per rendere sostenibile la ripartenza post Covid-19, siamo fortemente intenzionati a mettere in campo tutte le politiche necessarie per raggiungere questi obiettivi.
Solo attraverso una mobilità attiva e sostenibile, infatti, possiamo contrastare l’aumento di povertà, l’aumento delle emissioni inquinanti, a migliorare la qualità dell’aria e la sicurezza stradale, a tutelare i risparmi delle famiglie italiane e dello Stato. E diventa ancor più importante in un periodo come questo, nel quale le nostre abitudini di spostamento devono necessariamente cambiare per rispettare le norme di distanziamento sociale previste per il contenimento dell’epidemia di coronavirus.
Per ottenere questi risultati, sarà condizione imprescindibile il coinvolgimento delle amministrazioni locali e delle aziende per incentivare l’uso, oltre che l’acquisto e il noleggio di questo straordinario mezzo, dando loro strumenti di defiscalizzazione e risorse per attuare politiche virtuose di mobilità per il benessere e la qualità della vita dei cittadini italiani.
Diviene una priorità colmare le differenze con gli altri Paesi europei – come Spagna, Francia e Regno Unito – che da almeno 15 anni investono grande energia e attenzione nel promuovere concretamente la bicicletta come veicolo di spostamento giornaliero, seguendo le orme delle scelte tracciate da Danimarca e Olanda, Stati pionieri che hanno iniziato oltre 40 anni fa.
Il principale sostegno alle politiche che stiamo portando avanti ci viene proprio dai cittadini, i quali stanno acquisendo sempre maggiore consapevolezza: utilizzare più spesso la bici, infatti, conviene a tutti e ci aiuterà in questo periodo di emergenza sanitaria a evitare affollamenti e, nel medio-lungo periodo, a ridurre le emissioni inquinanti e climalteranti che mettono a rischio la nostra sopravvivenza sul Pianeta.
Da questa crisi usciremo facendo passi avanti sotto il profilo economico e occupazionale e al tempo stesso avremo maggiori strumenti per salvaguardare la nostra salute e il nostro futuro, ad iniziare dal privilegiare un modo di muoversi quanto più ecocompatibile possibile.
A cura dell'On. Emanuele Scagliusi.