Un’evoluzione che è riuscita ad uscire da una nicchia di mercato chiusa a molti, conquistando persino la grande distribuzione.
Sono sempre più infatti le case cosmetiche che fanno uscire intere linee di prodotti contenenti al loro interno ingredienti naturali, certificati biologici.
Elfriede Dambacher, titolare della società di consulenza Naturkosmetik Konzepte, spiega come l’evoluzione del mercato sia basata sull’aumento della domanda e sul contestuale incremento della distribuzione di questi tipi di prodotti: “I cosmetici naturali non hanno esaurito il loro potenziale. I clienti sono ben informati, in grado di discernere i veri cosmetici naturali più facilmente e decidere di conseguenza. Vi sono tuttavia ancora relativamente pochi luoghi dove effettuare acquisti dotati di un buon assortimento”.
A confermare questo trend in crescita è stato il successo del SANA a Bologna, una quattro giorni dedicata al mondo del bio e del naturale svoltasi lo scorso 12-15 settembre, dove la cosmesi ha avuto un ruolo centrale. 700 espositori (con buyer internazionali aumentati del 45% rispetto all’edizione passata) hanno mostrato a migliaia di visitatori le tendenze in tema di alimentazione, salute e benessere.
SANA ha potuto contare su una presenza internazionale di tutto rilievo grazie ai diversi progetti realizzati in collaborazione con Ministero dello sviluppo economico, ICE, Regione Emilia Romagna, Unioncamere e FederBio. Ad esempio, il Progetto di Promozione del settore agroalimentare biologico e cosmetico e naturale in Corea del Sud promosso da MiSE, in collaborazione con Federalimentare e FederBio, e il Progetto di internazionalizzazione di SANA in occasione di Expo Milano 2015 promosso in collaborazione con Regione Emilia Romagna.
SANA 2015 deve il suo successo anche all’impulso di Expo mediante le sinergie createsi con il parco della biodiversità dell’esposizione universale.
“Giocare da protagonisti a Expo 2015 - sottolinea Duccio Campagnoli, Presidente di BolognaFiere - è stato per SANA, per BolognaFiere e per tutto il settore del bio e del naturale un’occasione importante per sottolineare il ruolo strategico che questo comparto riveste in Italia e all’estero e per mettere al centro del grande dibattito internazionale l’agricoltura sostenibile e la produzione bio e naturale”.
I visitatori hanno avuto l’occasione di scoprire le novità del momento in campo biologico, lasciandosi trasportare da essenze naturali, ingredienti biologici dalle proprietà terapeutiche e trattamenti naturali.
Il successo della manifestazione è dovuto anche ad una maggiore consapevolezza del consumatore finale, che ha imparato a conoscere gli ingredienti (per gli addetti ai lavori INCI) e le loro singole proprietà benefiche.
Saper leggere le etichette infatti è molto importante per scovare prodotti “impostori” che solo all’apparenza sono di derivazione naturale.
Di seguito scopriamo alcune semplici regole per leggere l’INCI di un prodotto e scoprire se contiene realmente ingredienti naturali.
IMPARIAMO A LEGGERE LE ETICHETTE
Saper riconoscere l’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), tre semplici regole per diventare un consumatore consapevole.
1. Dal primo all’ultimo
L’INCI non è un elenco casuale di ingredienti: bisogna sapere che questi sono inseriti in ordine di percentuale di presenza, dal maggiore al minore. Pertanto, se scovate nella lista un olio pregiato nelle ultime posizioni tenete in considerazione che sarà presente in una percentuale irrisoria.
2. Vade retro paraffina e siliconi
L’acerrima nemica di ogni prodotto naturale che si rispetti. La paraffina liquidum è un ingrediente derivato dal petrolio che dà un’apparente sensazione d’idratazione in quanto crea uno strato superficiale sull’epidermide. Se al tatto la pelle risulta morbida, in realtà la crema non è penetrata nella cute.
L’effetto poi è solamente temporaneo, entro poco tempo la vostra pelle richiederà nuovamente idratazione.
Stesso discorso vale per i siliconi, facilmente rintracciabili dalla desinenza - thicone: provate ad esempio ad eliminarli dalla vostra routine di lavaggio dei capelli, noterete un notevole miglioramento.
3. Attenzione agli estremisti
Se ci si addentra nell’argomento e si approfondisce la conoscenza delle conseguenze che questi ingredienti indesiderati causano c’è da mettersi le mani nei capelli.
Il rovescio della medaglia è che spesso se ne diventa ossessionati, divenendo spesso troppo esigenti ed allarmisti.
La soluzione, manco a dirlo, sta nel mezzo: essere consapevoli e scegliere il giusto mix di prodotti naturali che da un reale beneficio al nostro benessere è sicuramente consigliabile, ma senza esagerare!
A cura di Elisa Galvagno