Lo precisa l’INPS con una recentissima circolare del 6 maggio u.s.
Il beneficio, introdotto in via sperimentale per gli anni 2013-2015 della legge 92/2012, è stato prorogato dalla Legge di Stabilità 2016 anche per l’anno in corso.
Può essere richiesto dalle madri al termine del congedo di maternità ed entro gli undici mesi successivi, in alternativa al congedo parentale, per un massimo di sei mesi.
Nel periodo 2013-2015 il servizio è stato erogato sotto forma di voucher cartacei, che le madri potevano ritirare presso le sedi INPS.
Ma, come precisato con una circolare dell’agosto 2015, l’Istituto non eroga più voucher cartacei.
Pertanto - in applicazione di tale disposizione e in aderenza al principio di tracciabilità dei buoni lavoro - per consentire l’assegnazione dei voucher babysitting e per la successiva gestione degli stessi senza più ricorrere alla consegna dei buoni cartacei in sede è stata implementata la procedura telematica esistente, introducendo nuove funzionalità internet.
In particolare le mamme interessate alla fruizione dei voucher per l’acquisto di servizi di babysitting dovranno compiere alcuni semplici passi.
Anzitutto la mamma che vuole usufruire della prestazione dovrà richiedere il rilascio del codice PIN INPS, anche nel caso in cui la domanda di accesso al beneficio sia stata presentata tramite patronato.
In alternativa al PIN INPS la richiedente potrà accedere alla procedura anche tramite autenticazione con CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).
A questo punto la madre riconosciuta beneficiaria dei voucher babysitting dovrà:
- registrarsi come committente (datore di lavoro);
- inserire i dati del prestatore e contestualmente richiedere l’attivazione dell’INPS Card per il prestatore presso l’Ufficio Postale;
- comunicare all’INPS la data di inizio del servizio di babysitting.
Per fare questo è necessario che la richiedente acceda alla procedura per l’assegnazione del bonus, seguendo il percorso Servizi online, Accedi ai servizi, Servizi per il cittadino, Lavoro Accessorio, selezionando la voce “Committente/Datori di Lavoro” (accesso con PIN) e scegliere di procedere in qualità di committente/persona fisica.
Quindi la stessa dovrà selezionare la voce “Appropriazione Bonus”, inserire il codice fiscale della madre, del bambino, il numero della domanda e l’anno di riferimento.
Così facendo la madre entrerà in possesso del bonus che le spetta e potrà utilizzarlo per pagare le prestazioni rese dalla persona che si prende cura del bambino.
Importante ricordare che la fase di appropriazione del bonus dovrà essere effettuata entro 120 giorni dalla comunicazione di accoglimento della domanda.
Nel caso in cui una parte del bonus non venga utilizzato la madre, entro 24 mesi, dovrà procedere alla restituzione delle cifre non utilizzate tramite la stessa procedura telematica.
Anche in questo caso la richiedente dovrà aver cura di inserire, in procedura, i codici fiscali della madre e del bambino, il numero della domanda e l’anno di riferimento.
In ogni caso, per qualsiasi eventuale problema nell’utilizzo della procedura gli utenti potranno contattare l’INPS:
- al numero verde 803161 da rete fissa;
- al numero verde 06164164 da rete mobile;
- tramite il servizio online “INPS Risponde”, accessibile anche da smartphone e tablet scaricando l’applicazione gratuita INPS Servizio Mobile;
- tramite Skype contattando gli operatori del Contact Center.
A cura di Giovanni Firera