I casi di ritardi nella consegna di auto nuove (sia acquistate che noleggiate) non sono purtroppo rari, e sempre meno concessionari rispettano le scadenze al giorno d’oggi. I motivi dei ritardi sono la carenza di materie prime dovuta a pandemie e guerre, oltre all’ormai nota crisi dei chip. In queste poche righe cerchiamo di illustrare cosa fare quando i concessionari italiani non rispettano i termini di consegna e i tempi di attesa diventano biblici.
MOTIVAZIONI DIVERSE PER I RITARDI
Come già detto, i tempi di consegna sono stati ritardati a causa della carenza sempre più grave di componenti e materie prime. Questo fenomeno è proprio il risultato delle massicce serrate imposte in Asia, che hanno portato alla chiusura di molte fabbriche e a difficoltà di approvvigionamento.
L’industria automobilistica cinese e asiatica ha aumentato notevolmente la domanda di microchip e componenti elettronici e di conseguenza i produttori europei sono stati duramente colpiti. La situazione è ulteriormente complicata dallo scoppio della guerra in Ucraina, produttore di acciaio e di altri materiali utilizzati nell’industria automobilistica internazionale.
TEMPI DI CONSEGNA DELL’AUTO
Innanzitutto non sempre, nel contratto di vendita o di noleggio, è inserita chiaramente la data di consegna dell’auto. Talvolta viene omessa altre volte viene inserita in maniera furba: indicando un termine di consegna molto ampio. Partendo dalla data di consegna non indicata fa fede la sottoscrizione del contratto di vendita. Il consumatore ,quindi , per prima cosa deve pretendere che l’ordine indichi il termine per la consegna del veicolo. Da quel momento possiamo considerare un stima di consegna di 60 giorni ma il consumatore potrebbe rischiare l’addebito della penale. In questo caso è bene farsi assistere da esperti o dalla nostra Associazione di consumatori.
Il ritardo è motivo di risoluzione del contratto per grave inadempimento del venditore, e dall’inadempimento discende l’obbligo di restituire l’importo versato oltre che l’obbligo di risarcire il danno provocato all’acquirente, ad esempio per via della necessità di noleggiare un altro veicolo.
A volte l’importo versato in acconto è definito dal contratto stesso quale caparra: in questi casi il concessionario ritardatario dovrà restituire il doppio dell’importo versato dal cliente.
Nel caso il termine di consegna sia indicato si applica il Codice del Consumo. In questo caso il termine di consegna non può superare i 30 giorni dalla data indicata.
RISCHI E PERICOLI
Ovviamente il Codice del Consumo si applica ai contratti sottoscritti dai consumatori. Lo stesso diritto può valere anche per i piccoli professionisti. In ogni caso è bene farsi assistere perchè il rischio dell’addebito della penale è concreto.
CHIEDI IL NOSTRO SUPPORTO
Dove non sia possibile la class action, sarà possibile rivolgersi al Giudice di Pace o al Tribunale per ottenere una condanna del concessionario al risarcimento dell’importo dovuto.
Puoi richiedere il nostro supporto per l’assistenza. AECI è un’Associazione di Consumatori, altamente specializzata nella risoluzione delle problematiche. Trattiamo, proprio su questa tema, migliaia di pratiche annuali. Potrai affidare dunque la tua pratica ai nostri esperti che sono altamente specializzati.