Durante questa inaugurazione si terrà un’asta benefica con lo scopo di contribuire, insieme alla Fondazione Pudens, alle necessità delle persone bisognose. Gli ospiti verranno accolti da Pierangelo Decisi ed Emanuele Buscaglione di SIGIT Spa presso cui è ospitato l’evento. L’introduzione di Antonella Graziano, Presidentessa Fondazione Pudens, precederà l’apertura della mostra di Riccardo Fissore e la presentazione del saggio della dott.ssa Anna Maria Bonanno.
Il commento critico è stato curato da Carmen Caruso di Caruso Gallery, mentre l’asta benefica a cura di Massimo Gioscia, co-fondatore della startup innovativa Artàporter. La mostra sarà visitabile su appuntamento fino al 30 giugno 2022 presso l’Innovation Square Center in Corso Orbassano 402/15 – Torino. I Valori di Fondazione Pudens Fondazione Pudens è un ente morale. Non cerca di valorizzare un brand o il nome di una famiglia specifica oppure iniziative connotate. Sotto questo aspetto è molto laica ed aperta, open source, direbbero gli informatici.
Se l’uomo è l’essere che ci rappresenta tutti ed il benessere dell’uomo stesso è anche il nostro benessere, quello che Pudens vuole raggiungere è il benessere dell’uomo. Molti uomini hanno la capacità di poter gestire da sé questo obiettivo o hanno le opportunità di poter raggiungere questo obiettivo seppur con fatica ed impegno, ma alcuni non hanno la possibilità di raggiungerlo autonomamente.
Fondazione Pudens si occupa di chi ha tali e tante difficoltà da non poter neanche lontanamente aspirare ad una vita sostenibile. Questo è il concetto di inclusione della Fondazione. Inclusione che va dall’aiuto materiale ai più disagiati, tenendo però in grande conto che bisogna aiutare anche chi ha bisogno di qualcosa per non dover finire in stato di disagio. Un piccolo esempio è l’aiutare le mense dei poveri con pasti caldi contemporaneamente all’istituzione di borse di studio per migliorare le opportunità formative dei giovani. La storia della Fondazione Pudens inizia nel 2019 durante un Cammino di Santiago di Compostela per poi arrivare all’atto notarile ad ottobre 2020. Da sempre la formula che illumina il cammino della Fondazione è Ultreia et Suseia.
Chi ha familiarità con il Cammino di Santiago ha probabilmente sentito l’espressione “Ultreia” sotto forma di un saluto da parte di un pellegrino più esperto sulle vie giacobine. È vero che sempre meno si sente questa espressione sostituita con quella più frequente “Buen camino”, ma il saluto “Ultreia” non può non essere associato alla storia di questa via di pellegrinaggio. “Ultreia” (anche “Ultreya” o “Ultrella”) è una forma di incoraggiamento tra i pellegrini, che significa “andiamo oltre” o “andiamo avanti”. Al saluto Ultreya si risponde con l’espressione “Et Suseia“, il cui significato è “andiamo più in alto”.
Tuttavia, ci sono alcuni storici che sostengono che il suo significato sarebbe lo stesso di “Alleluia”, e che più che un saluto sarebbe un’espressione di gioia per i pellegrini che finalmente arrivano vicino a Santiago de Compostela. Il sito della Fondazione Pudens: https://www.pudens.it/
Chi è Riccardo Fissore
Riccardo Fissore nasce a Torino nel 1983. Frequenta l’Atelier di pittura “Imparalarte” di Amelia Alba Argenziano a Rivoli (TO) dal 2004. Il lavoro in ambito sociale e l’interesse per la politica lo portano presto a trattare queste tematiche nelle opere, spesso utilizzando simbologie e messaggi critici e sarcastici. Col passare degli anni sviluppa sempre maggiormente tematiche più personali e introspettive, quasi una sorta di seduta terapeutica o di diario che lo spettatore può sbirciare. L’elemento fondativo, il mezzo espressivo di tutta la sua attività artistica, resta il surrealismo. Fissore pensa realmente di vivere in un mondo surreale, inteso come fuori e dentro di lui. Dal 2005 inizia ad esporre in mostre collettive e personali nel Nord Italia.
La sede della mostra: Innovation Square Center Torino
Voluto dal gruppo automotive SIGIT, questo polo di sviluppo alle porte della città ospita più realtà del settore, tutte interessate a collaborare e fare sistema per puntare all’Industria 4.0 e ai vantaggi di questo modello. A essere innovativo è anche il processo che ha portato alla riqualificazione dell’edificio dalla ampia facciata vetrata, originariamente sede di un’azienda tipografica: il concorso indetto nel 2018 vede la partecipazione della Fondazione per l’Architettura di Torino e l’interesse di decine di professionisti under 40. L’Innovation Square Center attivo oggi è frutto del progetto risultato vincitore tra i 41 presentati. Morbidi volumi in legno accolgono esperti e ricercatori, dando nuovo valore alle geometrie originarie degli anni Sessanta.