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Ansia e depressione: quali sono le cause?

14/5/2021

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Alla base di molti disturbi che colpiscono le popolazioni delle nazioni più industrializzate c’è un’infiammazione riconducibili a ciò che mangiamo. 
Esistono studi che evidenziano come fino a un terzo di tutte le visite nelle nazioni industrializzate sono dovuti a disturbi emotivi, come ansia e depressione.

Nonostante siano pochi i medici che oggi si battono per cercare di comprenderne la causa, senza limitarsi calmarne i sintomi, si sta iniziando a studiare il legame che esiste tra questi disturbi e l’infiammazione cronica. Ma prima di addentrarci in questo argomento, voglio presentarmi, mi chiamo Francesco Norcini e sono dottore in scienze della nutrizione e aiuto le persone a ritornare in salute attraverso il cibo.

Alla base di molti disturbi, infatti, spesso vi è proprio una condizione generalizzata di infiammazione, che è quasi sempre riconducibile a ciò di cui ci nutriamo. Sono quindi fermamente convinto che ritornare a prestare la massima attenzione su ciò di cui ci nutriamo sia fondamentale per vivere in salute.

Ma qual è, quindi, la causa di Ansia e Depressione? Dobbiamo necessariamente partire dal presupposto che disturbi emotivi di questo tipo possono essere sia una conseguenza di un sistema immunitario debilitato sia la causa.

Le prove indicano che il nostro sistema immunitario è pesantemente provato in pazienti che hanno gravi disturbi depressivi. Quando parliamo di sistema immunitario è fondamentale comprendere che stiamo parlando anche di “microbiota”.

Il “microbiota” è tutto l’insieme di batteri che “vivono” all’interno del nostro intestino, e rappresenta circa l’80% del nostro “sistema immunitario”. Già questo ti fa ben comprendere come tutto ciò che ruota intorno al nostro benessere sia legato inevitabilmente al cibo con cui scegliamo di nutrici.

Quindi è vero che uno stato depressivo è in grado di minare il nostro microbiota e il nostro sistema immunitario ed è altrettanto vero che un microbiota in scarse condizioni di salute può favorire l’insorgere di uno stato depressivo.

Si è notato come anche le biopsie cutanee in pazienti che soffrono di questi disturbi, mostrino livelli più elevati di stress ossidativo rispetto alle persone sane. In poche parole, quindi, presentano un numero maggiore di radicali liberi, che creano per l’appunto ossidazione cellulare.

E sui radicali liberi sappiamo che sono elementi che tipicamente vengono rilasciati nel nostro corpo a fronte di uno stato infiammatorio diffuso. Nel momento in cui ci troviamo di fronte ad un’infiammazione diffusa e cronica sottoponiamo il nostro sistema immunitario ad uno stress incredibile.

Questo comporta il rilascio di sostanze chiamate “citochine infiammatorie” da parte delle cellule. Ovviamente anche nel nostro cervello troviamo dei neuroni, che, essendo cellule a tutti gli effetti, producono anch’essi queste citochine, direttamente nella nostra zona cerebrale.

Ora, torniamo un attimo al microbiota. Abbiamo detto che si trova all’interno del nostro intestino, ed è quello il posto in cui dovrebbe stare, ma a causa del “impermeabilità intestinale”, che ha un legame molto stretto con il glutine, questo microbiota può fuoriuscire dall’intestino e andare in circolo. Ora, pensa alla testa di un motore, quella che contiene i cilindri. All’interno della testa del motore avviene la combustione del carburante che è in grado di dare vita allo scoppio su cui si basa il movimento dell’omonimo “motore a scoppio”.

Intorno alla testa del motore vi è un condotto di liquido refrigerante e olio che ha lo scopo di raffreddare il motore e consentirgli di lavorare senza fondere e di mantenere lubrificate le parti in movimento. A dividere il liquido refrigerante, l’olio e il carburante ci sono delle guarnizioni che sono esattamente come le pareti del nostro intestino.

Se queste guarnizioni, per qualsiasi motivo, lasciano entrare acqua o olio all’interno dei cilindri, bruciamo la testata e rimaniamo fermi ovunque ci troviamo con una bella fumata bianca dal motore. Ora se il microbiota fuoriesce dall’intestino ovviamente non comporta nulla di buono. Le ricerche si sono concentrate sulle cosiddette “Endotossine Lipo-Poli-Saccaridiche” o LPS. Si tratta della membrana esterna di alcuni batteri.

È come una “parrucca” esterna che “camuffa” i batteri, in poche parole li rende impossibili da rilevare da parte del sistema immunitario. Come puoi ben capire, se queste LPS hanno una funziona “benefica” all’interno dell’instestino, lo stesso non si può dire se viaggiano per il nostro corpo senza controllo.

Ovviamente gli esseri umani hanno almeno un grammo di LPS nell’intestino e si è visto come un aumento di LPS in circolo è statisticamente associato a obesità addominale, iper-insulinemia e insulino-resistenza, aumento di trigliceridi e colesterolo e altri marker di rischio cardiovalscolare, praticamente i sintomi di una sindrome metabolica in piena regola. 

A conferma di questa, la somministrazione sperimentale di LPS a bassi livelli, ha causato ansia acuta, sintomi depressivi, deficit cognitivi e aumenta della sensibilità al dolore viscerale. In poche parole, come successe a Polifemo, se non ci prendiamo cura del nostro microbiota e dell’equilibrio del nostro corpo, diamo la possibilità ai batteri nocivi che il nostro Polifemo (sistema immunitario) dovrebbe distruggere, di nascondersi sotto alle pecore e di accecare il nostro sistema immunitario, Polifemo, riuscendo a uscire beatamente dalla grotta.

Per aggiungere un altro simpatico elemento, possiamo anche specificare che l’infiammazione dell’intestino toglie triptofano dal processo di trasformazione della serotonina, che, guarda caso, ha proprio lo scopo di contribuire alla nostra “felicità”. E senza la serotonina, tra l’altro, si manifesta anche la fibromialgia, condizione tipica di pazienti che di certo non presentano alti livelli di felicità. Quindi posso prevenire ansia e depressione?

La mia risposta è assolutamente si, come la maggior parte dei problemi che oggi affliggono una buona percentuale della popolazione. Prima di tutto è necessario rimuovere qualsiasi situazione che ti genera stress. E queste situazioni le conosci solo tu, possono essere relazioni tossiche, a volte anche con i familiari. Cerca di rimuoverle e guarda cosa cambia nella tua capacità digestiva e nel tuo umore.

Oltre a questo riduci i farmaci limitandoti a quelli realmente essenziali. Lascia stare terapie inutili perché ogni antibiotico, gastroprotettore, statina ecc è dannosa… sempre, solo che a volte si preferisce rischiare qualcosa pur di lenire un sintomo. Cerca di concentrarti sulle cause. E ultimo, ma non per importanza, presta la massima attenzione alla tua alimentazione.

A cura di Francesco Norcini.
© Gente in Movimento - riproduzione riservata

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