A queste si aggiungono i film presentati fuori concorso in proiezioni speciali, il concorso di cortometraggi e la selezione di film scolastici della Cinéfondation. Il Concorso accoglie le opere degli autori più affermati e rivela i talenti emergenti. Un Certain Regard presenta una selezione di opere originali per contenuti o estetica, a rinnovamento dell’espressione cinematografica.
Il premio della sezione è consegnato alla vigilia della cerimonia di premiazione ufficiale. Il concorso di cortometraggi presenta una dozzina di essi, riuniti in un’unica proiezione. Si segnala inoltre la sezione Cannes Classic, con capolavori restaurati e redistribuiti in sala.
Quest’anno si è tenuta la 75ª edizione, dal 17 al 28 maggio, e la giuria era composta da Vincent Lindon, presidente, con Noomi Rapace, Jeff Nichols, Ladj Ly, Rebecca Hall, Deepika Padukon, Jasmine Trinca, Joachim Trier e Asghar Farhadi.
Questi i premi assegnati:
• La Palma d’Oro a “Triangle of Sadness” di Ruben Östlund
• Il giovane regista belga Lukas Dhont ha ricevuto il Grand Prix della giuria per “Close”, ex aequo con la francese Claire Denis.
• “Le Otto Montagne” di Charlotte Vandermeersch, film belga tratto dal romanzo premio Strega di Paolo Cognetti, ha vinto il Premio della giuria ex aequo con “EO” di Jerzy Skolimowski.
• Zar Amir-Ebrahimi ha ricevuto il premio come miglior attrice per “Holy Spider” del danese-iraniano Ali Abbasi. Attrice molto conosciuta nel suo Paese, nel 2008 ha dovuto lasciare l’Iran per la Francia.
Gli altri vincitori:
• Migliore interpretazione maschile: Song Kang-Ho per il film “Broker” di Kore-Eda Hirokazu;
• Miglior regia: Park Chan-Wook per “Heojil Kyolshim” (Decision To Leave); • Premio per il 75esimo anniversario: “Tori et Lokita” di Jean-Pierre e Luc Dardenne; • Miglior sceneggiatura: “Boy From Heaven” (Walad Min Al Janna) di Tarik Saleh;
• Palma d’Oro alla carriera: Forest Whitaker; • Palma d’Oro d’Onore: Tom Cruise;
• Palma d’Oro al Miglior Cortometraggio: “The water murmurs” di Jianying Chen;
• Menzione speciale al cortometraggio: “Lori” di Abinash Bikram Shah;
• Menzione Speciale per un’opera prima: “Plan 75” di Hayakawa Chie;
• Caméra d’or (miglior opera prima): “War Pony” di Riley Keough e Gina Gammell.
Storia del Festival Di Cannes
Il Festival di Cannes fu istituito nel 1939 dall’allora ministro francese della Pubblica istruzione e delle Belle Arti Jean Zay, indignato per le ingerenze del governo fascista italiano e di quello nazista tedesco nella selezione dei film per la Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, e in contrapposizione alla stessa. Il primo appuntamento si sarebbe dovuto tenere nel settembre dello stesso anno, con Louis Lumière Presidente, ma l’inizio della Seconda Guerra Mondiale causò la sospensione della manifestazione. Solo nel settembre del 1946 andò in scena la vera prima edizione del Festival di Cannes, che da allora si svolge tutti gli anni, con eccezione del ’48 e del ’50, annullata per motivi di bilancio, e del 2020, a causa della pandemia.
Fu grazie al Festival di Cannes che negli anni ‘50 il neorealismo cinematografico italiano fece ingresso nel panorama internazionale. Un decennio più tardi, negli anni ’60, André Malraux divenne l’organizzatore della manifestazione, e lasciò particolare libertà alle giovani generazioni. Memorabile fu l’edizione del 1968, quando la giurata Monica Vitti si dimise a sostegno delle contestazioni e degli scioperi di lavoratori e studenti, e le sue dimissioni furono seguite da quelle di altri giurati. Il 18 Louis Malle, Francois Truffaut, Claude Berri, Jean Gabriel Albicocco, Claude Lelouch, Roman Polanski e Jean-Luc Godard, entrando nel salone chiesero l’interruzione della proiezione in solidarietà con i manifestanti, il giorno successivo il festival fu interrotto e nessun premio venne assegnato.
Dopo la crisi del ’68 venne aperta una sezione parallela (SRF) che conteneva opere senza vincoli ideologici. Nel 1972 fanno il loro ingresso al Festival la sezione Documentari, gli Studi e i film-notizie. Il Festival fa un vero e proprio balzo in avanti negli anni ‘90: il multiculturalismo cinematografico permette di assegnare nel 1993 la Palma d’Oro a due donne (Jane Campion per The Piano e Chen Kaige per Addio mia concubina). Sono di grande successo anche i film del cinema indipendente americano, tra tutti Barton Fink dei fratelli Coen e Pulp Fiction di Quentin Tarantino.
Dal 1991 al Festival di Cannes sono presenti anche le “Lezioni di cinema”, incontri tra registi ed appassionati (cinefili, critici, studenti, giornalisti) nei quali si approfondisce un’opera, la carriera di un artista ed i processi creativi. Dal 2003 questo format è stato replicato con le “Lezioni di musica” a cui partecipano compositori musicali e “Lezioni d’attore” con i protagonisti dei film.