Nel terzo trimestre anche i dati sulla domanda di lavoro da parte delle imprese hanno manifestano un
orientamento positivo.
Crescono, inoltre, le aziende iscritte nell’archivio dell’INPS (Rapporto annuale – luglio 2018) che ammontano ad oltre 1.557.000 come media mensile (record storico) mentre su base annua hanno
superato 1,8 milioni.
La dinamica di crescita è stata particolarmente rilevante per il comparto alloggio-ristorazione (oltre
il +6%), fortemente interessato dallo sviluppo della domanda turistica.
Significativa è stata pure la crescita nell’area della cultura e della ricreazione (+3%) e delle attività immobiliari (+3%).
Interessante risulta la dinamica per dimensione d’impresa. Leggendo infatti le tabelle che analizzano numero e tipologia dei dipendenti, emerge in pieno la micro-dimensione delle aziende, caratteristica storica della realtà italiana. Infatti, le aziende che occupano tra 1 e 15 dipendenti rappresentano oltre il 92% del totale.
Tutto questo incide su molte variabili nelle politiche di gestione aziendale, quali la selezione del personale, la sensibilità verso nuove tecnologie o l’elaborazione di strategie di lungo periodo. La stessa struttura organizzativa aziendale è informale e l’imprenditore ha quasi sempre un ruolo operativo oltre che gestionale.
Ne consegue, soprattutto, che non sempre ha una visione chiara dei propri fabbisogni professionali, né delle qualità delle risorse umane necessarie, preferendo privilegiare qualità generiche come la serietà, l’affidabilità e la precisione nello svolgere i compiti affidati rispetto alla reale qualificazione professionale dei lavoratori.
Grande importanza assumono, quindi, i rapporti personali, le conoscenze dirette, la garanzia di altre persone autorevoli; i processi di selezione del personale risultano così estremamente semplicistici, con un basso indice di visibilità esterna.
In questo scenario per chi non ha ancora un lavoro o lo vuole cambiare è il momento di mettersi in gioco. I dati sono più che confortanti ma é fondamentale partire con il piede giusto, perché con la giusta motivazione si possono abbattere gli ostacoli nella ricerca di un lavoro, e in questo caso é l’atteggiamento mentale che fa la differenza.
All’inizio di ogni impresa é il vostro atteggiamento, sopra qualsiasi altra cosa, che ne determina la riuscita. Prima ancora di redigere il curriculum o di esplorare le inserzioni, i siti, i bandi o di ascoltare il giro del passaparola, è indispensabile avere un atteggiamento mentale positivo.
Ciò equivale ad una forte volontà e determinazione, grande entusiasmo e motivazione nell’affrontare nuovi eventi. Sapere che non bisogna arrendersi davanti agli ostacoli, perché sono normali.
Avere un atteggiamento non passivo o remissivo, ma consapevole, di chi non subisce le situazioni ma cerca di gestirle. E se l’opportunità che si presenta non è proprio quella che attendevate, coglietela lo stesso, perché servirà da palestra, a fare esperienza ed a chiarire la vostra visione: convertite in vantaggio ogni avvenimento, anche quelli negativi.
Già dal curriculum e soprattutto dal colloquio è fondamentale essere positivi, ed esprimerlo nel racconto di sé, del proprio percorso formativo, in relazione agli obiettivi prefissati e ai risultati raggiunti, all’impegno profuso negli stessi, facendo emergere la consapevolezza dei propri punti di forza e di debolezza, guardando al futuro ed alle possibilità di cambiamento.
Nel colloquio, poi, l’atteggiamento mentale positivo traspare dal linguaggio del corpo, lo si percepisce prima ancora che dalla componente verbale, attrae le persone e si irradia al mondo che ci circonda.
Comunicate fiducia, socievolezza. Sorridete, un atteggiamento aperto moltiplica le possibilità di successo. Esprimete con la voce, con il corpo, con il volto e con il sorriso le vostre emozioni. Escludete l’auto-compatimento. Evitate le negazioni o le frasi classiche del tipo “non l’ho mai fatto ... perché non ho mai avuto l’occasione”.
L’atteggiamento rispecchia la persona, noi siamo l’effetto che facciamo, quello che abbiamo a livello interiore si riflette all’esterno. Se ne sarete consapevoli otterrete sicuramente grandi risultati, perché farete la differenza. Il segreto, per qualunque lavoro vogliate andare ad intraprendere, è sentirsi all’altezza.
A cura di Francesco Cerqueti.