La saggezza dell’universo unita a quella della terra ha dato vita alla creazione delle piante, e questa vita ha da sempre curato e protetto l’uomo. L’anima e il cuore delle piante sono gli oli essenziali, che oltre a curare il lato fisico dell’uomo attraverso le loro svariate proprietà, agisce sul lato mentale ed emozionale attraverso i loro profumi. |
Il potere dei profumi non si limita alla sfera della psiche e del corpo, ma coinvolge l’energia. Tutto è energia, noi siamo energia. Il suono, il sole, gli animali, le piante e i minerali sono energia ed essa scorre continuamente sublimando il nostro vivere e mutandolo di conseguenza.
Dell’ultimo processo di materializzazione dell’energia fa parte il corpo fisico e nei suoi gradi intermedi vi sono i corpi sottili. Esiste un fortissimo legame tra il corpo fisico e i corpi sottili. Un’alterazione dei corpi sottili può avvenire per un’esperienza negativa che non riusciamo ad accettare, un’emozione difficile da sostenere, un ricordo ricco di sofferenza, il non perdono. Tutto questo porta ad una serie di pensieri negativi verso noi stessi, il mondo in cui viviamo, le persone che circondano la nostra vita, chiudendoci sempre di più e ciò si ripercuote sull’organismo dando forma ad una serie di malesseri. Se l’alterazione nel livello sottile raggiunge una certa intensità si avrà l’insorgenza di una malattia. Nelle culture orientali si sostiene che i malesseri siano un avvertimento e la malattia un insegnamento atti a riequilibrare il nostro essere. Quando il corpo ci parla attraverso un disturbo o una malattia, lo fa perché è consapevole che questo nostro modo di pensare (per lo più inconscio) non è benefico e che fa male a tutto il nostro essere. Ci sta dicendo di risvegliare la nostra mente. Il nostro corpo è il riflesso di quello che accade dentro di noi e da solo non può essere la causa di tutto quello che ci succede perché viene alimentato dalla mente, dall’anima.
Essendo la salute lo stato naturale del corpo, quando questo è malato, cerca di tornare alla sua forma di benessere e vuole tornare ad essere equilibrato e questo vale anche per il corpo mentale e emozionale. Prendersi cura dei corpi sottili è la chiave del benessere e della salute.
Gli oli essenziali rappresentano la parte più sottile delle piante. Sono un dono immenso che ci è stato fatto dalla natura e usandoli con amore, rispetto, gratitudine ed attenzione, arrivano a riequilibrare i corpi sottili e ci donano uno stato di salute e benessere. Lavorando sulle nostre emozioni, convinzioni e pensieri ci portano verso una nuova consapevolezza.
Gli oli essenziali portano gioia e benessere e fanno entrare nella nostra vita il cuore della natura.
Non scatenano mai emozioni negative, dipendenza o malessere. Sono estremamente concentrati, classificati da un punto di vista biochimico, di semplice utilizzo e dalle varie applicazioni ed hanno una grande efficacia in numerose patologie fisiche sia a livello curativo che preventivo.
Ritornando ad uno stile di vita che verte verso il naturale, da qualche anno si è ripreso ad utilizzarli, ma l’aromaterapia esiste da più di 5.000 anni. Per migliaia di anni numerose civiltà li hanno utilizzati per diverse occasioni, dall’aspetto medico a quello spirituale, dalla cucina all’arte dei profumi, dalla cosmetica ai massaggi. Occultate durante il secolo scorso dalla nascita delle medicine sintetiche, ritornano a vivere grazie alle opere dei chimici francesi René-Maurice Gattefossé nel 1937 e del medico Jean Valnet nel 1964. Ma è soprattutto grazie allo studio della scuola francese che l’aromaterapia torna ad essere considerata un rimedio fitoterapico.
Alcune scuole di aromaterapia, soprattutto di origine anglo-sassone, si stanno avvicinando allo studio degli oli essenziali concentrandosi sulle loro qualità spirituali, energetiche e vibrazionali e quest’aspetto sta avvicinando molte persone alla conoscenza degli oli essenziali perché l’interesse delle dimensioni energetiche sta tornando e continua a crescere.
Queste scuole considerano l’aromaterapia come terapia energetica prima di tutto e gli oli essenziali vengono usati associandoli all’olfatto, senso importantissimo. L’uomo viene visto nella tua totalità. È un corpo, ma non solo, egli è mente e anima, e lo si cura in tutto il suo essere dove le malattie fisiche vengono considerate uno squilibrio emotivo, di uno stato dell’anima.
L’aromaterapia sottile, olistica ha bisogno di questa sensibilità. Si può considerare l’aromaterapia, sia come semplice strumento fitoterapico a base di biochimica, sia come strumento di sviluppo olistico fondato sulla conoscenza dei chakra e dei corpi sottili. Ognuno di questi due approcci porta ad una comprensione del soggetto e ad un’angolazione differente. Questi due aspetti non sono contrapposti, ma al contrario sono complementari e si fondono insieme. Avvicinarsi in questo modo permette alla persona di conoscere l’olio nella sua totalità senza escludere le sue vibrazioni e le sue proprietà.
Conoscerne le proprietà permette di affrontare i problemi di tutti i giorni: disturbi stagionali, piccoli contrattempi, malesseri emozionali: le essenze aromatiche hanno la capacità di attivare le nostre difese organiche e di stimolare il nostro potenziale di guarigione. Quando ci si avvicina a questa disciplina è importante tenere a mente che solo un uso appropriato degli oli essenziali può evitare complicazioni ed effetti collaterali. Gli oli essenziali sono una medicina naturale, ma pur sempre una medicina. Non esiste sostanza vegetale più potente, attiva e concentrata degli oli essenziali che rappresenta una grandissima risorsa di salute, ma che per via della sua straordinaria attività, comporta delle responsabilità nel loro impiego. Bisogna conoscerli a fondo. Essere ben consapevoli che alcuni oli essenziali hanno delle controindicazioni che bisogna conoscere. Non bisogna usare un olio essenziale al posto di un altro perché non è la stessa cosa: il “rosmarino verbenone” (rosmarinus officinalis verbenoniferum) non è il “rosmarino a canfora o borneone” (rosmarinus officinalis camphoriferum o borneon) o il “rosmarino pyramidalis” (rosmarinus pyramidalis), o ancora il “rosmarino al cineolo” (rosmarinus officinalis cineoliferum) perché pur appartenendo alla stessa famiglia, hanno delle differenze e controindicazioni notevoli.
È importante conoscere il loro nome latino e il loro chemotipo (il profilo biochimico), per essere sicuri delle proprietà e di stare utilizzando l’olio essenziale adeguato.
Bisogna rispettare il tipo di somministrazione e le posologie, non bisogna moltiplicate le assunzioni e i dosaggi. Bisogna essere prudenti quando si cura un bambino, perché un bambino non è un adulto in miniatura e se un olio è per adulti è destinato a loro, inoltre bisogna prestare molta attenzione anche alle donne incinta o che allattano ed ai soggetti epilettici. Quando un olio viene applicato sulla pelle bisogna sempre diluirlo in oli vegetali. Gli oli essenziali agiscono in modo estremamente rapido. Se non si ottengono risultati è perché probabilmente non si sta utilizzando l’olio corretto, in questo caso bisogna rivolgersi ad un aromaterapeuta molto esperto.
Ma una volta imparato a conoscerli e a usarli, gli oli essenziali entrano nella nostra vita in maniera tanto delicata quanto profonda che non possono che portare pura gioia e serenità.
Una considerazione importante. Gli oli essenziali non vogliono scavalcare la medicina tradizionale, ma vogliono essere di aiuto per il benessere della persona. Quando si hanno problemi di salute, bisogna rivolgersi al proprio medico l’unico in grado di garantire una diagnosi corretta e al minimo dubbio bisogna assolutamente consultarlo. Non interrompere mai una cura medica per sostituirla con gli oli essenziali.
A cura di Irene Campisi