Torna la nuova edizione di X-Factor, che si riconferma come un appuntamento immancabile nella programmazione televisiva italiana. Il format britannico, ideato dal celebre Simon Cowell, è arrivato in Italia nel lontano 2008, lanciando nel corso degli anni alcuni dei più grandi talenti della nostra musica pop contemporanea. |
Da Morgan che ha partecipato a ben sette edizioni, Simona Ventura e Elio a cinque, Mara Maionchi a quattro, a figure del mondo musicale internazionale, come Mika, Alvaro Soler e Skin (leader della band britannica Skunk Anansie). Quest’anno la giuria sarà composta quasi del tutto da membri nuovi, ad eccezione di Fedez che ricalca le scene del talent per la sesta edizione. Ad accompagnare il rapper milanese, ci sono Ambra Angiolini, Dargen D’Amico e Rkomi. Si percepisce già qui l’aria di novità e freschezza che i produttori hanno scelto di trasmettere.
Da sempre X-Factor segue le tendenze del momento, talvolta riuscendo anche a dettarne di nuove. Ma è proprio questa volontà di rimanere sulla cresta dell’onda che rende lo spettacolo avvincente e così ricercato anche dalle fasce più giovani. Dallo scorso anno, infatti, è stata fatta un importante modifica allo schema tradizionale di smistamento dei concorrenti. Si è optato per un approccio decisamente giovanile, che cerca di andare contro le etichette di genere che, in un programma in cui al centro vi è la musica, erano superflue. In sostanza, dall’edizione dello scorso anno, non ci sono più le categorie under 25 uomo, under 25 donna, over e gruppi/band, ma ogni giudice potrà scegliere i propri concorrenti del live in base al talento effettivo dei partecipanti.
Appassionata e sofferta, la selezione dei talenti per la sedicesima edizione di X-Factor richiede ai giudici una sola regola: includere almeno una band in ogni squadra. A differenza dalle precedenti edizioni, la prima puntata di X Factor Live è stata dedicata alle cover e non agli inediti. Questo perché la produzione ha scelto di sostenere e promuovere una musica fatta a chilometro zero, frutto di un percorso di crescita e sperimentazione, una direzione inversa al contesto discografico del momento che, invece, punta ad una accelerazione di risultati.
Ma il mondo del talent show è senz’altro un’arma a doppio taglio. I concorrenti hanno fin da subito una esposizione mediatica pazzesca e continuare a rimanere sulla cresta dell’onda, anche una volta finito il programma, non è sempre così semplice. Infatti, sono molti gli ex vincitori che sono spariti nell’ombra, così come sono molti gli artisti che, nonostante il secondo posto, sono emersi e hanno costruito una carriera coi fiocchi. Esempio più lampante e recente è il gruppo dei Måneskin, che hanno partecipato all’undicesima edizione del programma nel 2017. Pur non essendosi aggiudicati la vittoria, il gruppo romano è riuscito a fare breccia nel cuore del pubblico e ad ottenere un contratto discografico con la Sony.
Da qui il lancio verso il successo: la vittoria di Sanremo, il primo premio all’Eurovision 2021, le ospitate nei più popolari talk show d’America, l’apertura del concerto degli Stones a Las Vegas, il Coachella, il tour mondiale ed infine il premio nella categoria miglior video alternativo agli MTV VMA. Di secondi che hanno ottenuto decisamente più successo dei reali vincitori ce ne sono molti altri e ad oggi sono artisti affermati sul piano musicale italiano, come Giusy Ferreri, che partecipò alla prima edizione, oppure come Veronica Scopelliti, in arte Noemi. Un altro esempio di come la vittoria (e a volte persino l’eliminazione) in realtà non pregiudichi il successo dell’artista è il cantautore Mahmood, che partecipò al talent nel 2012. Il due volte vincitore di Sanremo all’epoca era indubbiamente acerbo, ma questa esperienza ha certamente contribuito a farlo crescere artisticamente.
Come già accennato nelle righe precedenti, X-Factor ha la peculiarità di essere un programma in grado di stare sempre sul pezzo, di seguire i trend del momento, specialmente per rimanere a contatto con i giovani. Non a caso nelle ultime edizioni lo spazio ricavato sui social è sempre maggiore, in particolare su TikTok. Ma riflettendo su queste parole, sorge spontaneo un pensiero: se i ragazzi di oggi sono sempre più catturati dal mondo web/social e, di conseguenza, guardano sempre meno la televisione, può perdurare l’attrattività di uno show del genere? È proprio in un’epoca dove TikTok è diventato l’antagonista della televisione che Simon Cowell, padre fondatore del format X-Factor, vede una nuova frontiera dei talent. In collaborazione con Samsung, Universal Music ed il social cinese, Cowell lancerà un nuovo talent globale intitolato “StemDrop - A Song for the World”.
Di base, il progetto manterrà una grossa attinenza con X-Factor, specialmente per quanto riguarda il premio (che è lo stesso, ovvero un contratto discografico). Ogni giorno, artisti e autori ancora sconosciuti si rivolgono all’ambiente social per condividere la loro musica ed è proprio qui che SteamDrop punterà i riflettori e fungerà da trampolino di lancio per aiutarli a costruire la loro carriera, così come hanno fatto fin ora i programmi del calibro di X-Factor. B) Ma come canta una certa band hard rock “è lunga la strada per il successo, se vuoi far rock’n’roll”. Noi intanto restiamo a guardare estasiati le esibizioni di questi talenti emergenti.