Ed è proprio dal concetto ‘prevenire, è meglio che curare’ che è partita l’idea di Federalberghi di mettere a disposizione dei propri associati, in collaborazione con il Centro di formazione management del terziario (CFMT), un vero e proprio manuale sull’AI che in realtà è un percorso di riflessione sull’impatto dell’intelligenza artificiale all’interno degli hotel.
Tra le tante curiosità e informazioni contenute nel manuale, la descrizione di una nuova figura professionale destinata a farsi strada: quella definita promptionist, pensata per affiancare e magari sostituire il receptionist. Un’evoluzione della specie per sfruttare l’intelligenza artificiale, ricevere da questa nuova frontiera dell’hi-tech risposte semplici in grado di rispondere appieno e talvolta di anticipare le esigenze del cliente. È il nuovo professionista al servizio dell’albergo che interroga la macchina in modo mirato per ricevere risposte per perfezionare l’accoglienza al cliente.
Il manuale è stato presentato in anteprima nel corso della recente assemblea nazionale della federazione degli albergatori svoltasi a Viareggio, e nel commentare questa iniziativa il presidente Bernabò Bocca ha osservato: «L’AI può essere un alleato formidabile per l’albergatore. Ma occorre saperla utilizzare, saper mettere la macchina al servizio dell’uomo. Dobbiamo imparare a formulare le domande giuste, per ottenere risposte che creano valore».
In parallelo, il presidente degli albergatori italiani ha voluto ricordare come una cattiva interpretazione di una rivoluzione tecnologica, che è inarrestabile e incontrastabile, porti al rischio di creare asimmetrie che si sono già verificate con internet nel rapporto tra le strutture ricettive e le grandi online travel agency: «L’AI può aiutarci a farci scegliere dai clienti, ma potrebbe anche essere utilizzata per condizionare le loro decisioni, limitandone la libertà di scelta».
Questo instant-book contiene una dettagliata analisi di scenario e una rassegna concreta di applicazioni che possono aiutare le imprese a migliorare le proprie performance. E a chiusura della presentazione Bocca ha voluto anche ribadire che «La bussola, nell’hotellerie come nel turismo in generale, rimane l’intelligenza umana, emotiva e relazionale, grazie alla quale continuare a garantire l’essenza del servizio alberghiero, fatto dalle persone per le persone. Per dirla con le parole dell’autore, se saremo capaci di mantenere la nostra identità, di rimanere speciali, l’intelligenza artificiale farà cose speciali per noi. Altrimenti farà cose uguali per tutti. Semplice automazione».
I soci di Federalberghi potranno ottenere gratuitamente la versione e-book del volume facendone richiesta alle associazioni territoriali degli albergatori.