Se è vero che la vita dell’uomo dipende completamente dal respiro, è altresì vero che una vitalità duratura e il mantenersi esenti da squilibri derivano soprattutto da una corretta impostazione della respirazione.
L’uomo in condizioni normali non aveva bisogno di istruzioni per respirare. Come un animale o un bambino, egli respirava in modo naturale e appropriato, come la natura lo aveva predisposto a fare.
La civilizzazione, però, lo ha cambiato in questo e in altri aspetti: egli è contratto nel camminare, nello stare in piedi e seduto, abitudini dannose che lo hanno privato della respirazione corretta e naturale. Nel mondo civilizzato la percentuale di persone che respirano correttamente è molto bassa e ciò risulta evidente dai toraci contratti, dalle spalle cadenti e dall’ aumento delle malattie a carico degli organi respiratori.
Uomini, animali, piante dipendono dal fluire della forza vitale. Ogni singola cellula dell'organismo umano assorbe ossigeno e lo brucia per produrre energia.
La natura presenta un ritmo: i tempi della natura non sono casuali. Più specificamente, la natura presenta cicli di eventi scanditi da tempi o spazi con determinate proporzioni.
La quantità di sonno ideale è variabile per ognuno, ma l‘importante è che il ciclo sonno-veglia sia regolare. Se forziamo questi ritmi, il nostro benessere fisico e psicologico ne risente.
Certamente non è l’unico modo di organizzare le cose armonicamente, ma è certamente quello che più caratterizza il nostro mondo. Pensate ad esempio alle onde del mare, alla peristalsi, o ancora a tutte le forme di propagazione dell’energia, per non parlare di maree e stagioni.
L'uomo deve l'ossigeno alle piante: in questo processo un ruolo fondamentale è svolto dalle immense distese di plancton oceanico e dalle foreste pluviali tropicali, che sono essenziali per la respirazione di tutti gli esseri viventi e costituiscono il polmone del pianeta, mentre i piccoli boschi che definiamo “polmoni delle città” non sono invece che miseri resti di foreste un tempo immense.
Anche i cicli climatici sono prodotti dall’ossigeno e possiamo considerare la terra come un essere vivente che respira. Le analogie tra i problemi della terra e quelli della sua popolazione mostrano quanto sia stretto il legame che le unisce.
L'inquinamento ambientale è un problema per il nostro pianeta, proprio come l'aria malsana per ogni singolo uomo. La caduta precoce dei capelli, che colpisce soprattutto gli uomini, trova il suo equivalente nella moria degli alberi dovuta all'inquinamento.
La forza vitale e l'emanazione di energia, perché è questo che simboleggiano i capelli e gli alberi, stanno venendo meno, sia nell'uomo sia sul pianeta terra.
Molte civiltà consideravano gli alberi fonte della saggezza. Gli antichi greci ritenevano che Zeus avesse plasmato l'uomo da un albero. Nel mito egizio le divinità distribuiscono cibo e bevande dall'albero della vita; per gli aborigeni la volta celeste è sostenuta dall'albero cosmico, al quale sono appese le stelle. Nella maggior parte delle culture l'albero cosmico e l'albero della vita rappresentano il punto centrale del Miracolo della creazione. Spesso si incontra anche un albero rovesciato, l’albero della visione Naturopatica.
Le radici protese in aria rappresentano il principio, mentre i rami che si espandono nella manifestazione simboleggiano l'azione contraria: ciò che dovrebbe stare in alto cresce verso il basso e ciò che dovrebbe stare in basso cresce verso l’alto; si tratta del mondo celeste e di quello terreno che si rispecchiano l'uno nell’altro; al tempo stesso questo albero indica la necessità di ricondurre la conoscenza alle proprie radici.
Questo albero capovolto ce lo portiamo nel petto, sotto forma di albero bronchiale. I nostri antenati hanno sempre visto nell'albero il simbolo del legame umano alla forza vitale originaria.
Il respiro è un potente mezzo per la salute, per il benessere, per l’equilibrio, per l’evoluzione umana e per potenziare la positività globale se usato consapevolmente.
Risulta utile, sul piano organico, sulla nostra sensibilità emotiva, sulle funzioni cognitive ed intellettuali e sul risveglio della coscienza e della padronanza di sé.
I benefici di una buona e consapevole respirazione sono:
-A livello fisico: ossigenazione, nutrimento e rigenerazione cellulare. Riattivazione e riequilibrio del sistema nervoso ed endocrino. Rafforzamento delle difese immunitarie. Migliora l’elasticità polmonare e l’attività cardiocircolatoria.
-A livello emozionale: aumento della consapevolezza e della gestione della sensibilità emotiva. Riduce l’ansia e migliora il quadro clinico nelle sindromi depressive. Ci aiuta ad imparare a contenere ed esprimere le nostre emozioni.
-A livello intellettuale: miglioramento di tutte le funzioni psichiche: concentrazione, memoria, lucidità, acutezza percettiva, capacità di analisi, sintesi e riflessione, chiarezza e calma mentale, sviluppo della creatività, intelligenza.
-A livello della coscienza: maggiore connessione con la parte più profonda di sé.
Il respiro è un atto di fiducia che trasforma le nostre difficoltà in apprendimento e dà senso o accettazione, anche a ciò che a volte, ci pare inspiegabile.
Se impariamo a respirare quando corriamo, abbracciamo nostro figlio, guardiamo negli occhi la persona che amiamo, salutiamo il collega, lavoriamo e prima di addormentarci, saremo in grado di prendere e dare spazio ad un nuovo mondo, molto più ampio di quello che c’è ora nel nostro quotidiano.